tetto /'tet:o/ s. m. [lat. tectum, der. di tēgĕre "coprire", part. pass. tectus] (pl. -i; ant. le tetta). - 1. a. (archit., edil.) [struttura che copre un edificio] ≈ ‖ copertura, lastrico, soffitto, solaio, [...] posto alla crescita di spese, retribuzioni e sim.: fissare un t. per i salari] ≈ Ⓖ limite, Ⓖ massimo, plafond. ↔ Ⓖ minimo. b. [punto di massima altezza] ≈ apice, culmine, sommità, top, vertice. ↔ base, fondo. 3. (alp.) [sporgenza in fuori, quasi ...
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esasperazione /ezaspera'tsjone/ s. f. [dal lat. exasperatio -onis]. - 1. a. [atto di esasperare qualcosa, con la prep. di: e. del dolore; e. delle passioni] ≈ aggravamento, (non com.) esacerbamento, esacerbazione, [...] estrema intensità di qualcosa: rabbia cresciuta fino all'e.] ≈ acme, climax, colmo, culmine, (non com.) esasperamento, estremo, limite, massimo. ↔ minimo. 2. (estens.) a. [assol., fatto o situazione che esaspera: è un'e. discutere con lui] ≈ martirio ...
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scadere /ska'dere/ v. intr. [lat. tardo excadēre, lat. class. excidĕre "cadere giù o fuori"] (coniug. come cadere; aus. essere). - 1. [assol., ridursi di valore, di qualità e d'importanza, o perdere credito [...] , svalutarsi. ↔ apprezzarsi, rivalutarsi, valorizzarsi. 2. a. [di tempo stabilito per compiere qualcosa, giungere al limitemassimo: domani scadono i sessanta giorni per presentare ricorso] ≈ (burocr.) caducare, esaurirsi, finire, terminare. b ...
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tutt'al più (meno com. tuttalpiù) locuz. avv. - [nel peggiore dei casi o nell'ipotesi meno favorevole, come estrema concessione: costerà tutt'al più 20 euro; non preoccuparti per i biglietti: tutt'al più [...] io non vengo] ≈ alla peggio, (fam.) al limite, al massimo, (fam.) male che vada. ...
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fido² s. m. [der. di fidare]. - (banc.) [limite di credito concesso dalla banca al cliente: f. massimo] ≈ ‖ castelletto, scoperto (di conto). ...
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medio /'mɛdjo/ [dal lat. medius]. - ■ agg. 1. a. [che sta nel mezzo, che si trova in una posizione di mezzo: punto m. di un oggetto] ≈ centrale, di mezzo, intermedio, mediano, (lett., non com.) mediocre, [...] . ■ s. m. 1. (matem.) [termine medio di una proporzione] ↔ estremo. 2. (sport.) [pugile appartenente alla categoria con limite di peso fino a 75 kg.] ≈ peso medio. > minimosca, mosca, gallo, piuma, superpiuma, leggero, superleggero, welter ...
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mettere /'met:ere/ [lat. mittere "mandare", nel lat. tardo "mettere"] (pass. rem. misi, mettésti, part. pass. mésso). - ■ v. tr. 1. a. [far sì che qualcosa occupi una determinata posizione o un determinato [...] (ø); mettere un freno (o un limite) (a qualcosa) [far sì che qualcosa non superi certi limiti: m. un freno agli abusi, alle spese fuori (da). ● Espressioni: mettercela tutta [impegnarsi al massimo] ≈ fare il possibile e l'impossibile, giocare tutte ...
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minimale [dall'ingl. minimal, der. del lat. minĭmus "minimo"]. - ■ s. m. [punto, limite minimo di una tariffa, di una retribuzione, ecc.] ≈ minimo. ↔ massimale, massimo. ■ agg. 1. [che stabilisce o costituisce [...] il minimo o i minimi: tariffa m.] ≈ e ↔ [→ MINIMALE s. m.]. 2. [semplice e limitato al minimo: unarredamento m. ] ≈ all'osso, basic, basico, disadorno, essenziale, minimalista, ridotto, stilizzato ...
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tanto [lat. tantus agg., tantum avv.]. - ■ agg. 1. a. (solo al sing.) [riferito a cose non numerabili e generalm. anteposto al sost., in grande quantità o misura: c'è t. spazio qui; ho t. fame, sonno; [...] Espressioni: non più di tanto [solo in una certa misura, non oltre un certo limite: non me ne interesso più di t.] ≈ non molto. ↑ poco. ↔ ci vuole un'ora a dir t.] ≈ a dir molto, al massimo, al più, [riferito a scadenza] al più tardi. [⍈ SCARSO] ...
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tardi avv. [lat. tarde, avv. di tardus "lento"]. - 1. [a ora tarda: la mattina mi alzo t.] ↔ di buon'ora, presto. ● Espressioni: presto o tardi [in un futuro più o meno lontano: presto o t. ci riuscirà] [...] o l'altro. ▲ Locuz. prep.: al più tardi [per indicare un limite di tempo entro il quale si svolgerà un'azione: verrò al più t. tra una settimana] ≈ a dir tanto, al massimo, tutt'al più. 2. [oltre il momento stabilito o considerato normale: arrivare ...
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massimo e minimo limite
massimo e minimo limite concetto che si utilizza nei casi in cui una funzione non ammetta limite ma, avendo per esempio un carattere oscillante, si approssimi tuttavia ad alcuni valori, diversi tra loro, senza mai “sceglierne”...