divisibilita
diviṡibilità s. f. [der. di divisibile]. – L’essere divisibile; la possibilità, per un intero, di essere diviso in due o più parti, o fra due o più persone. In partic.: 1. In matematica, [...] poco tutto quel complesso di questioni che, assai più tardi, porterà alla formulazione del calcolo infinitesimale e alla teoria matematica del continuo; dalla sua negazione si sviluppa invece la concezione dell’atomismo, basata appunto sull’idea dell ...
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divisore
diviṡóre s. m. [dal lat. divisor -oris, der. di dividĕre «dividere»]. – 1. Chi divide; oggetto, ente o valore che divide. In partic.: a. In matematica, il secondo termine dell’operazione di [...] divisione, cioè il numero per cui deve essere diviso il dividendo; massimo comun d., il numero più grande per cui sono esattamente divisibili due o più altri numeri. b. Nel linguaggio econ., d. fisso, ...
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interpretare
(tosc. o letter. interpetrare) v. tr. [dal lat. interpretari (lat. pop. interpetrari), der. di interpres -ĕtis «interprete»] (io intèrpreto o intèrpetro, ecc.). – 1. a. Intendere e spiegare [...] corrispondente nella nostra lingua: Oh madre sua veramente Giovanna, Se, interpretata, val come si dice! (Dante). d. In matematica, considerare in una teoria l’aspetto equivalente di un concetto o di un problema appartenenti a un’altra teoria: i ...
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differenza
differènza s. f. [dal lat. differentia, der. di diffĕrens -entis: v. differente]. – 1. a. L’esser differente; mancanza di identità, di somiglianza o di corrispondenza fra persone o cose che [...] d. specifica) dell’uomo da altro ente dello stesso genere animale (v. anche definizione, n. 2 b). 2. Con accezioni specifiche: a. In matematica, il risultato dell’operazione di sottrazione: la d. tra 10 e 7 è 3 (10 − 7 = 3); differenza (o ragione) di ...
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convergente
convergènte agg. e s. m. [part. pres. di convergere]. – 1. agg. Che converge, cioè si dirige a un medesimo fine o punto: linee c.; strade c.; due fasci di luce convergenti; e in senso fig.: [...] azioni, interessi convergenti. 2. agg. Con sign. particolari: a. In matematica, di variabile ordinata (i valori della quale sono cioè forniti da un insieme ordinato di operazioni) che ammetta limite finito: successione c., serie c. (quando la ...
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convoluzione
convoluzióne s. f. [der. del lat. convolvĕre «avvolgere, avviluppare», part. pass. convolutus]. – Teoria dell’analisi matematica che trova applicazioni e sviluppi in altri settori matematici [...] (algebra, probabilità, ecc.); in partic., prodotto di c., modo di comporre tra loro due funzioni (da un gruppo all’insieme dei numeri complessi); si tratta di uno strumento di teoria della misura, che ...
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coomologia
coomologìa s. f. [comp. di co-2 e omologia]. – In matematica, teoria della c., duale della teoria topologica dell’omologia, che descrive talune proprietà degli spazî topologici e che attualmente [...] ha sviluppato caratteristiche puramente algebriche così da costituire uno strumento anche in altri campi di applicazione matematica. ...
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ciclico
cìclico agg. [dal lat. cyclĭcus, gr. κυκλικός, der. di κύκλος «cerchio»] (pl. m. -ci). – Propriam., relativo al cerchio, o più esattamente a un ciclo inteso nel suo sign. più generale di linea [...] narrazione di vasto respiro che raggruppa numerosi fatti e personaggi intorno a un tema centrale: romanzo ciclico. 6. In matematica, è riferito in generale a un procedimento che, dopo un numero finito di passi, riproduce la situazione iniziale; in ...
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atomico
atòmico agg. [der. di atomo] (pl. m. -ci). – 1. Attinente all’atomo: calore a., massa a.; numero a., numero che esprime quanti sono i protoni esistenti nell’atomo di un dato elemento chimico, [...] contemporanee, è usato talora con il sign. generico di elementare, non riducibile a parti più semplici. b. Analogam., in logica matematica, è così detto un enunciato non riducibile a enunciati più semplici; per es., è un enunciato a. «Il triangolo è ...
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atomo
àtomo s. m. [dal lat. atŏmus, gr. ἄτομος «indivisibile», comp. di ἀ- priv. e tema di τέμνω «tagliare»]. – 1. a. Nella filosofia naturale dell’antichità, nell’àmbito delle dottrine della limitata [...] lo spazio e sede di movimenti ondulatorî o comunque di processi di propagazione continua: a. di Boscovich (dal nome del matematico e fisico dalmata R. G. Boscovich, 1711-1787), l’atomo concepito come punto materiale privo di estensione, circondato da ...
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Insieme delle scienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla m. applicata compete l’elaborazione di...
matematica
matematica termine che deriva dal greco mathematiché (sottinteso téchne, dove máthema significa conoscenza, sapere) e dal corrispondente sostantivo neutro plurale latino mathematica (le cose che riguardano la conoscenza), da cui,...