quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero [...] femm. la quarta, la potenza con esponente 4: elevare un numero alla q. potenza; 2 alla q. è 16. Per q. dimensione, in matematica e in fisica, v. dimensione (n. 1 b). f. In medicina, q. malattia, v. quarta malattia. In anatomia, q. nervo cranico, il ...
Leggi Tutto
funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso [...] e però; il timbro della e ha una funzione distintiva tra pésca e pèsca). Con sign. diverso, affine a quello della matematica (v. oltre, n. 5 a), è detta funzione, in glossematica, ogni relazione tra due termini, che possono essere entrambi costanti ...
Leggi Tutto
posizione
poṡizióne s. f. [dal lat. positio -onis, der. di ponĕre «porre», part. pass. posĭtus]. – 1. a. Il luogo, o il punto di un luogo in cui una cosa è posta o si trova, considerato e determinato [...] la tesi stessa o proposizione. Più genericam.: la p. di un problema, di un quesito, di una domanda; e in matematica, sostituzione o attribuzione di un valore a una variabile (in partic., allo scopo di semplificare i passaggi successivi): facendo la p ...
Leggi Tutto
potenza
potènza (ant. potènzia) s. f. [dal lat. potentia, der. di potens -entis «potente»]. – 1. In senso generico, l’essere potente, il fatto di potere: così ... la potenza corrispondesse alla buona [...] essa non sia costante per tutto il filone si suole in genere misurare la p. massima e la p. media). 7. In matematica: a. In aritmetica e in algebra, operazione che consiste nel prodotto di più fattori uguali: elevare (o innalzare) un numero alla ...
Leggi Tutto
simbolico
simbòlico agg. [dal lat. tardo symbolĭcus, gr. συμβολικός, der. di σύμβολον «simbolo»] (pl. m. -ci). – 1. Che ha natura e valore di simbolo: numeri, segni s.; il linguaggio s. della matematica; [...] natura più semplice (un caso tipico è la trasformata di Laplace). In un’accezione più semplice, il calcolo simbolico in matematica si identifica con il calcolo letterale e, più in generale, con ogni procedimento che richiami il calcolo aritmetico e ...
Leggi Tutto
equazione
equazióne s. f. [dal lat. aequatio -onis, der. di aequare «uguagliare»]. – Propr., uguaglianza, uguagliamento, pareggiamento. Il termine, raro con uso generico (si adopera tuttavia, a volte, [...] . 2. In chimica, notazione rappresentante quantitativamente una reazione per mezzo di simboli chimici; in analogia con le equazioni matematiche, nel membro di sinistra si scrivono le formule delle sostanze che prendono parte alla reazione e in quello ...
Leggi Tutto
predicato
s. m. [dal lat. praedicatum, part. pass. neutro sostantivato di praedicare (v. predicare), che come termine della logica e della grammatica traduce, nel lat. tardo e mediev., il gr. κατηγορούμενον [...] intorno a un soggetto; nella logica: il giudizio è composto da un soggetto e un predicato. 2. Con sign. più specifico in logica matematica, attributo o proprietà relativa a uno o anche a più soggetti (per es., «4 è un numero positivo», «le rette a e ...
Leggi Tutto
modello
modèllo s. m. [lat. *modĕllus, dim. di modŭlus: v. modulo]. – 1. a. In genere, qualsiasi oggetto reale che l’artista si propone di ritrarre, o che un artigiano, un operaio abbia dinanzi a sé [...] o, il che è lo stesso, presenta la stessa struttura logica della teoria; in partic., m. matematico, insieme di enti e relazioni matematiche che consente di descrivere in forma semplificata e controllabile i fenomeni che caratterizzano un sistema in ...
Leggi Tutto
divergente
divergènte agg. e s. m. [part. pres. di divergere]. – 1. agg. Che diverge, in senso proprio e fig.: strade d.; opinioni d.; semirette d., in geometria, quelle che partono da uno stesso punto [...] ecc.) capace di trasformare un fascio incidente di raggi paralleli in un fascio emergente di raggi che divergono. 2. agg. In matematica, di variabile ordinata che ha per limite l’infinito; oppure di un algoritmo che dà un risultato infinito; serie d ...
Leggi Tutto
scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o [...] meccanismo di adeguamento dei salarî e degli stipendî al costo della vita, noto anche col nome di indicizzazione. 9. In matematica, s. graduata, ente a una dimensione, di solito una retta, sul quale è distribuita una graduazione, cioè un sistema di ...
Leggi Tutto
Insieme delle scienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla m. applicata compete l’elaborazione di...
matematica
matematica termine che deriva dal greco mathematiché (sottinteso téchne, dove máthema significa conoscenza, sapere) e dal corrispondente sostantivo neutro plurale latino mathematica (le cose che riguardano la conoscenza), da cui,...