criptocalvinista
s. m. e f. [comp. di cripto- e calvinista] (pl. m. -i). – Nome con cui furono designati polemicamente (in ted. Kryptokalvinisten) i seguaci del riformista Filippo Melantone (1497-1560), [...] accusati dai luterani di coperta adesione al calvinismo ...
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adiaforista
s. m. e f. [der. di adiaforia, adiaforo] (pl. m. -i). – 1. Seguace dell’ideale etico dell’adiaforia. 2. Al plur., adiaforisti, i sostenitori della concezione teologica degli adiaphora enunciata [...] da Melantone (v. adiaforo). ...
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adiaforo
adiàforo agg. [dal gr. ἀδιάϕορος, comp. di ἀ- priv. e διάϕορος «differente»]. – Termine dotto, grecismo equivalente all’ital. indifferente; in partic., nell’etica dei cinici e degli stoici, [...] decidere in base a criterî interni o con l’aiuto dello «stemma». Nell’età della Riforma, il teologo ted. Melantone e altri teologi dichiararono (22 dic. 1548) adiaphora, cioè «cose indifferenti», in quanto non decisi dalla Scrittura, alcuni punti ...
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filippino2
filippino2 agg. – 1. Che si riferisce o appartiene a un personaggio di nome Filippo; tra i cattolici, sono detti filippini i preti dell’oratorio di s. Filippo Neri; suore filippine sono le [...] nel 1620 per l’educazione di fanciulle povere; tra i luterani, filippini o filippisti sono anche detti, dal nome di Filippo Melantone, i criptocalvinisti. 2. Codice f.: compilazione privata di leggi del regno di Napoli, ordinata secondo il codice di ...
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filippista
s. m. e f. [dal fr. philippiste nel sign. 1, dal ted. Philippisten, pl., nel sign. 2] (pl. m. -i). – 1. Seguace di Luigi Filippo re di Francia (dal 1830 al 1848), soprattutto in opposizione [...] ai carlisti e ai bonapartisti. 2. Altro nome (da quello di Filippo Melantone) dato dai seguaci della stretta ortodossia luterana ai criptocalvinisti. ...
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metonomasia
metonomàṡia s. f. [dal gr. μετονομασία, der. di μετονομάζω «chiamare con altro nome»]. – Trasformazione di un nome proprio, o più spesso di un cognome, mediante traduzione in altra lingua, [...] più mediante latinizzazione o grecizzazione (per es., Forteguerri mutato in Carteromaco; Trapassi in Metastasio; Schwarzerd in Melanchthon, poi Melanthon, ital. Melantone; ecc.); fu frequente soprattutto tra gli umanisti o tra i membri di accademie. ...
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augustano
agg. – 1. Relativo alla città tedesca di Augusta (ted. Augsburg): confessione a. (o di Augusta), la redazione degli articoli fondamentali della dottrina luterana, eseguita da Melantone nel [...] 1530, così chiamata perché servì come testo alla dieta indetta da Carlo V ad Augusta nello stesso anno. 2. Della città di Aosta (il cui nome lat. era Augusta Praetoria): Carta a. (o aostana), tipo di documento ...
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sinergismo
s. m. [der. del gr. συνέργω «cooperare» (v. sinergia)]. – 1. Nel linguaggio teol., dottrina che assegna un certo valore alla funzione del libero arbitrio e delle buone opere, come segno di [...] collaborazione da parte dell’uomo, nell’economia della salvezza individuale; è propriam. la posizione assunta dal riformatore Melantone (1497-1560) al tempo delle polemiche nate in campo protestante sul valore della libertà e del libero arbitrio ...
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Umanista e riformatore (Bretten, Basso Palatinato, 1497 - Wittenberg 1560), si educò sotto l'influenza del prozio G. Reuchlin. Nel 1509 fu all'univ. di Heidelberg, nel 1512 a Tubinga ove divenne (1514) magister artium e si dedicò allo studio...
KRELL, Nicolaus
Karl Schottenloher
Giurista, seguace di Melantone, nato nel 1550. Dal 1589 cancelliere della Sassonia, che si era fino allora conservata severamente luterana, introdusse nella chiesa un indirizzo calvinistico dissimulato....