smemorare
v. intr. [der. di memore, col pref. s- (nel sign. 2)] (io smèmoro, ecc.; aus. essere), ant. e letter. – Perdere la memoria, o anche la lucidità di mente, uscire di senno: cominciò a s. e a [...] dir seco: «Che è questo?» (Boccaccio); se io non dicesse il vero, o s’io smemorasse, fate che voi mel diciate (s. Bernardino). Con la particella pron., divenire immemore, o dimenticarsi di determinate ...
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smemorataggine
smemoratàggine s. f. [der. di smemorato]. – Condizione, per lo più abituale, di chi è smemorato, cioè di scarsa memoria, o stordito: sei di una s. imperdonabile. Meno com. con valore concr., [...] atto da smemorato: è stata una s.; è una delle sue solite smemorataggini ...
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vissuto
agg. e s. m. [part. pass. di vivere]. – 1. agg. a. Con sign. attivo, che ha vissuto, in alcune espressioni come un uomo ben v. (poco com.) o mal v. (anche in grafia unita: v. malvissuto) e, con [...] e l’equivalente fr. déjà-vu. 2. s. m. Quanto si è sperimentato nel passato, e che conserva una sua presenza attuale nella memoria e nella coscienza: un romanzo che rappresenta il v.; il v. è a volte più vivo del presente; in partic., per suggestione ...
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memorabilita
memorabilità s. f. [der. di memorabile], non com. – L’esser memorabile, degno di eterna memoria: m. di un evento; la m. delle imprese di Cesare. ...
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buonanima
buonànima (o bonànima; anche buon’ànima) s. f. (raro il pl. buonànime o bonànime). – Defunto (detto con senso d’affettuosa e rispettosa memoria): la b. di mio nonno; anche con uso assol.: mi [...] pare di aver vent’anni, quando andavo al circolo militare con la buonanima (Palazzeschi); frequente come attributo (m. e f.); il nonno b.; anche per antifrasi (ma sempre con l’intento di non mancare di ...
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memorandum
memoràndum s. m. [propr., lat. mod., gerundivo neutro sostantivato del lat. memorare «ricordare»; quindi: «ciò che si deve ricordare»] (pl. invar.; rarissimo i memoranda). – 1. Nota che espone [...] che ha per formato la metà del foglio commerciale, diviso in senso orizzontale. 4. non com. a. Foglio con appunti per memoria di qualche cosa; promemoria. b. Libriccino di appunti, taccuino in cui si segnano volta per volta le cose da farsi e da ...
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prima1
prima1 avv. [lat. tardo prīma, dall’agg. (lat. class.) prīmus «primo»]. – 1. a. Come vero e proprio avv., con valore temporale, indica anteriorità nel tempo rispetto a un fatto o a un momento [...] spec. in espressioni iperboliche proprie del linguaggio letter.: P. divelte, in mar precipitando, Spente nell’imo strideran le stelle Che la memoria e il vostro Amor trascorra o scemi (Leopardi). Ant. o letter. non (o né) prima che ..., per indicare ...
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memorare
v. tr. e intr. [dal lat. memorare, der. di memor -ŏris «memore»] (io mèmoro, ecc.; come intr., aus. avere), ant. o poet. – Ricordare (soprattutto per indicare il fatto del presentarsi di qualche [...] cosa alla memoria; meno spesso col senso di rievocare): se tu riduci a mente Qual fosti meco, e qual io teco fui, Ancor fia grave il memorar presente (Dante). ...
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memorativo
agg. [dal lat. tardo memorativus, der. di memorare «ricordare»], letter. raro. – 1. Relativo alla memoria: virtù, potenza memorativa. 2. Che ha per fine di ricordare: segno m.; iscrizione [...] memorativa. ...
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Processo legato alla genesi di una modificazione (traccia mnestica) di un substrato, organico o non, attraverso il quale un determinato effetto persiste e diviene suscettibile di rimanifestarsi nel corso di ulteriori occasioni. In particolare,...
memorizzazióne In informatica e in elettronica, registrazione di dati in un dispositivo di memoria. Qualunque dispositivo di m. informatica è organizzato in una serie finita di celle (che possono essere basate su diversi principi tecnici), ciascuna...