molto
mólto agg., pron. e avv. [lat. mŭltus agg., mŭltum avv.]. – 1. agg. Indica in genere quantità o numero notevole, e si contrappone direttamente a poco. Quindi, unito a un sost. sing., che è in grande [...] maggiore, superiore, o m. peggiore, minore, inferiore (anche migliore di m., maggiore di m., ecc.); m. più, m. meno; m. più bello, più ricco (o m. meno bello, meno ricco); oggi sto m. meglio. Con avverbî e locuz. avv.: m. prima, m. dopo, m. avanti, m ...
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sedere2
sedére2 v. intr. [lat. sĕdēre «stare seduto», diversificato da sīdĕre «sedersi, mettersi a sedere»] (pres. indic. sièdo [letter. sèggo, ant. o poet. sèggio], sièdi, sediamo [ant. o poet. seggiamo], [...] Part. pres. sedènte, di uso letter. e sempre con valore verbale, che siede, che sta seduto, in senso proprio (dov’è meno com. che seduto) e nei sign. estens. e fig.: nel quadro, la Madonna è rappresentata sedente in trono; il pontefice allora sedente ...
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sedia
sèdia (ant. sièda) s. f. [der. del v. sedere]. – 1. a. Mobile su cui può sedersi una sola persona (detto anche, spec. nell’uso tosc., seggiola), costituito da un piano orizzontale (sedile) appoggiato [...] potenziale di alcune migliaia di volt. Locuzioni: condannare alla s. elettrica; finire sulla s. elettrica. c. In usi traslati, è meno com. di seggio (parola di tono più aulico): Potea inanzi lei andarne, A veder preparar sua sedia in cielo (Petrarca ...
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carta
s. f. [lat. charta (dal gr. χάρτης), che indicava dapprima il foglio di papiro, charta papyri, usato per scrivere, poi la pergamena, charta pergamena, e infine, dal medioevo, il tipo di carta moderna]. [...] la navigazione marittima e aerea; le c. automobilistiche o stradali, sulle quali sono indicate le strade di regioni più o meno vaste con le loro caratteristiche, a uso degli automobilisti. Di complemento a studî storici, o di altre discipline, sono ...
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vecchio
vècchio agg. e s. m. [lat. tardo e pop. vĕclus per il lat. class. vĕtŭlus, dim. di vetus «vecchio»]. – 1. a. Che è molto avanti negli anni, che è nell’età della vecchiaia (contrapp. a giovane [...] Che s’aspetti non so, né che s’agogni, Italia ... Vecchia, ozïosa e lenta (Petrarca). c. Con valore relativo: essere più v., meno v., di maggiore o minore età, anche con riferimento a persona che non sia molto avanti negli anni: ha trent’anni, e suo ...
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solco
sólco s. m. [lat. sŭlcus] (pl. -chi). – 1. Apertura lunga e stretta, più o meno diritta e profonda, prodotta dal terreno con l’aratro o con altri attrezzi agricoli: tracciare, fare un s.; s. diritto, [...] s. della matita. Quindi anche grinza, ruga: i s. della fronte; i s. impressi dal tempo, dalla vecchiaia. f. Traccia, più o meno visibile e durevole: i s. dei fulmini nel cielo; la squadriglia di reattori lasciava dietro di sé tre lunghi s. bianchi; e ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della [...] bene prenda il m. come viene); il m. è fatto a scale, chi le scende e chi le sale, prov. allusivo alle varie sorti degli uomini (meno com., con lo stesso senso, il m. è fatto a scarpette, chi se le leva e chi se le mette); andare alla conquista del m ...
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spoltronire
v. tr. [der. di poltrone, col pref. s- (nel sign. 1)] (io spoltronisco, tu spoltronisci, ecc.). – Rendere meno poltrone, far diventare più sveglio e attivo: bisogna s. quei ragazzi; come [...] intr. pron., diventare meno poltrone, meno pigro: se vuoi conservare l’impiego devi spoltronirti un po’. ...
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gioco
giòco (letter. giuòco) s. m. [lat. iŏcus «scherzo, burla», poi «gioco»] (pl. -chi). – 1. a. Qualsiasi attività liberamente scelta a cui si dedichino, singolarmente o in gruppo, bambini o adulti [...] uno, prenderlo in giro, beffarlo, tentare di fargli apparire ciò che non è; mettere, volgere tutto in g., in scherzo; mettere (meno com. prendere) in g. una persona, schernirla, beffarla: Son dal volgo deriso e messo in gioco (Redi); da tutti ... era ...
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rumore
rumóre (ant. o letter. romóre) s. m. [lat. rumor -ōris]. – 1. a. Qualsiasi perturbazione sonora che, emergendo dal silenzio (o anche da altri suoni), dia luogo a una sensazione acustica: il mondo [...] sono perciò perseguibili con le pene previste dal codice. b. Voce, o insieme di voci, in quanto percepite come un suono più o meno confuso o indistinto: non fate r., abbassate la voce: c’è il bambino che dorme; I fanciulli gridando Su la piazzuola in ...
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Il segno (−) che rappresenta l’operazione di sottrazione; per es., 5−3 rappresenta la differenza tra i numeri cinque e tre. Lo stesso segno si usa per indicare un numero negativo. Analogamente, l’opposto di un numero relativo n si rappresenta...
(ted. Main) Fiume della Germania meridionale (495 km di corso e 27.378 km2 di bacino), affluente di destra del Reno. Si forma dall’unione di due brevi rami sorgentiferi, il M. Bianco e il M. Rosso, che nascono rispettivamente dal Fichtelgebirge...