meristemameristèma s. m. [der. del gr. μεριστός «diviso»] (pl. -i). – In istologia vegetale, tessuto giovane, di solito localizzato negli apici del fusto e delle radici, costituito da cellule indifferenziate, [...] ricche di citoplasma e con parete sottile, capaci di dividersi e successivamente differenziarsi per formare i tessuti definitivi: m. primitivo o protomeristema, tessuto indifferenziato che deriva direttamente ...
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meristematico
meristemàtico agg. [der. di meristema] (pl. m. -ci). – In botanica, del meristema, che ha carattere di meristema: cellula m.; tessuto meristematico. ...
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legno
légno s. m. [lat. lĭgnum]. – 1. a. In botanica, complesso di elementi istologici che si trova nei fusti, nei rami e nelle radici delle piante vascolari; è caratterizzato dalla presenza di elementi [...] cui si forma: l. primario, quello prodotto dall’attività di meristemi primarî; l. secondario, quello prodotto per attività del cambio (meristema secondario: v. meristema); l. omoxilo, quando è costituito solo da tracheidi ed elementi parenchimatici ...
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protomeristema
protomeristèma s. m. [comp. di proto- e meristema] (pl. -i). – In botanica, tessuto meristematico (detto anche meristema primitivo) che deriva direttamente da un tessuto dell’embrione. ...
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meristemoide
meristemòide s. m. [comp. di meristema e -oide]. – In istologia vegetale, piccolo meristema, costituito da una o poche cellule, che può originare una differenziazione secondaria, come per [...] es. uno stoma o un tricoma ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia [...] e meccaniche (fibre). Viene definito l. primario quello prodotto dall’attività di meristemi primarî, e l. secondario quello prodotto per attività del cambio (meristema secondario). 5. In zoologia, la terza cavità dello stomaco concamerato dei ...
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pleroma2
pleròma2 s. m. [dal lat. tardo pleroma, gr. πλήρωμα: v. la voce prec.]. – In botanica, secondo una teoria desueta, nome dato al meristema apicale da cui prenderebbero origine i tessuti del cilindro [...] centrale ...
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generativo
agg. [dal lat. tardo generativus]. – 1. Atto a generare, che genera (anche nei sign. estens. del verbo), che concerne la generazione: l’atto g., la funzione g.; virtù, forza, potenza g., dell’uomo, [...] sessuale (contrapp. a vegetativo o somatico): cellula g.; nucleo g., nel granello di polline; tessuto g., sinon. di meristema, e zona g., la zona meristematica. 3. In linguistica, grammatica g., teoria, elaborata dal linguista statunitense N. Chomsky ...
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dermatocaliptrogeno
dermatocaliptrògeno s. m. [comp. di dermato-, caliptra e -geno]. – In botanica, meristema primario dell’apice radicale, presente nelle gimnosperme e nelle dicotiledoni, che dà origine [...] alla caliptra e contemporaneamente all’epidermide ...
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lenticellare
agg. [der. di lenticella]. – In botanica, delle lenticelle, che si riferisce alle lenticelle: fellogeno l., meristema che si differenzia nella corteccia, in continuità con il fellogeno normale, [...] e che agisce producendo verso l’esterno un gran numero di cellule di riempimento e verso l’interno abbondante felloderma ...
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In botanica, tessuto costituito da cellule indifferenziate – che si accrescono per divisione costituendo gli istogeni, localizzati nell’apice vegetativo del caule e della radice – da cui si originano i tessuti definitivi. I m. sono considerati...
In botanica, meristema (➔) dell’apice del caule, derivato dalle cellule iniziali. Le cellule del p. occupano la posizione distale e da principio sono uguali, poi mostrano qualche differenza nella grandezza, allungamento, spessore delle pareti,...