fellema
fellèma s. m. [der. del gr. ϕελλός «sughero»] (pl. -i). – In botanica, tessuto sugheroso prodotto dal fellogeno (meristema della corteccia), sinon. di sughero. ...
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fellogeno
fellògeno s. m. [comp. di fello- e -geno]. – In botanica, meristema intercalare di origine secondaria che, nei fusti e nelle radici, provvede alla formazione del sughero in sostituzione dell’epidermide [...] e che si forma per lo più al disotto dell’epidermide stessa; consta normalmente di un solo strato di cellule che, dividendosi tangenzialmente, producono esternamente il sughero e internamente il felloderma ...
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intercalare1
intercalare1 agg. e s. m. [dal lat. intercalaris (o intercalarius), der. del verbo intercalare: v. intercalare2]. – 1. agg. Che si intercala, che cioè si interpone o viene interposto in [...] inattive fra i tessuti definitivi; accrescimento i., tipicamente quello dovuto all’attività, limitata nel tempo, dei meristemi intercalari, come avviene, per es., in molte monocotiledoni, e anche quello di certe alghe brune filamentose ...
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istogeno
istògeno s. m. [comp. di isto- e -geno]. – In botanica, meristema primario indifferenziato dal quale si originano i tessuti definitivi dei diversi organi della pianta: sono istogeni fondamentali [...] il dermatogeno, il periblema e il pleroma, localizzati nell’apice della radice e del caule delle angiosperme ...
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promeristema
promeristèma s. m. [comp. di pro-2 e meristema] (pl. -i). – In botanica, gruppo di cellule meristematiche che negli apici del fusto e della radice occupano la posizione distale e dividendosi [...] generano le cellule meristematiche che in seguito si differenziano negli elementi dei tessuti definitivi ...
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cicatriziale
agg. [der. di cicatrice]. – Di cicatrice, che è in rapporto con una cicatrice. 1. In patologia umana: processo c., il processo di formazione di una cicatrice; tessuto c., il tessuto di tipo [...] ’uretra, in rapporto alla blenorragia). 2. In patologia vegetale, tessuto c. (o di riparazione), il tessuto che deriva da un meristema formatosi al disotto o intorno alla superficie di ferita di un organo quale reazione al trauma e che ha funzione ...
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apice
àpice s. m. [dal lat. apex apĭcis «punta»]. – 1. Culmine, cima, e sim.: a. della fiamma; più com. fig.: l’a. della fortuna, della felicità; essere all’a. della potenza, della gloria; raggiungere [...] del fusto (a. vegetativo caulinare) o della radice (a. vegetativo radicale) dove sono localizzate le cellule meristematiche (v. meristema). 3. Presso gli antichi Romani: a. Verghetta d’olivo rivestita di lana in cima al berretto bianco del flamine ...
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periderma
peridèrma s. m. [comp. di peri- e -derma] (pl. -i). – 1. In botanica, insieme di tessuti che nei fusti e nelle radici con accrescimento secondario sostituisce l’epidermide; è formato da due [...] tessuti definitivi, sughero e felloderma, e da un meristema, detto fellogeno, che li genera. 2. In embriologia, strato di cellule epiteliali, temporaneo e limitato ai primi stadî di formazione del rivestimento cutaneo, che si sviluppa normalmente al ...
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cordone
cordóne s. m. [accr. di corda]. – 1. Corda di media grossezza, di seta o cotone o lana, usata spec. per guarnizioni di cappelli, vestaglie, borse, ecc., e largamente per tappezzeria. Per altri [...] corteccia sia nel midollo di piante legnose e consta per lo più di tessuto legnoso formato da un meristema secondario. c. C. procambiale, disposizione longitudinale cilindrica di cellule meristematiche primarie, da cui derivano i fasci vascolari. d ...
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plastocrono
plastòcrono s. m. [comp. del gr. πλαστός «formato» e χρόνος «tempo»]. – In botanica, l’intervallo di tempo (variabile nelle diverse piante da due giorni a tre mesi) che intercorre tra la [...] formazione di due bozze fogliari successive, a partire dal meristema apicale. ...
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In botanica, tessuto costituito da cellule indifferenziate – che si accrescono per divisione costituendo gli istogeni, localizzati nell’apice vegetativo del caule e della radice – da cui si originano i tessuti definitivi. I m. sono considerati...
In botanica, meristema (➔) dell’apice del caule, derivato dalle cellule iniziali. Le cellule del p. occupano la posizione distale e da principio sono uguali, poi mostrano qualche differenza nella grandezza, allungamento, spessore delle pareti,...