incrudire
v. tr. e intr. [der. di crudo] (io incrudisco, tu incrudisci, ecc.). – 1. tr., non com. a. Rendere crudo, in senso fig., cioè irritare, inasprire: i. gli animi; i. le ire, gli odî. b. Sottoporre [...] acqua fredda durante la cottura, i fagioli incrudiscono (anche intr. pron., s’incrudiscono), restano duri. Per estens., di metallo, perdere duttilità e malleabilità. In senso fig.: il tempo, l’autunno incrudisce, diventa freddo e piovoso; letter., di ...
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incudine
incùdine (ant. o pop. ancùdine, poet. incude e ancude) s. f. [dal lat. incus -udis (lat. tardo genit. -udĭnis), der. di cudĕre «battere il metallo, forgiare»]. – 1. a. Attrezzo del fucinatore, [...] l’oppresso che l’oppressore. 2. Parte inferiore del maglio sulla quale, nella lavorazione per deformazione plastica dei materiali metallici, si appoggia il ferro da fucinare. 3. In anatomia, nell’orecchio medio, il secondo elemento della catena degli ...
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portabottiglie
portabottìglie s. m. [comp. di portare e bottiglia], invar. – Telaio, o anche scaffale a più piani, di legno, di metallo o di plastica, in cui si dispongono e conservano bottiglie soprattutto [...] di vino; anche il cestello di metallo o di plastica diviso in quattro (o sei o otto) scomparti, utilizzato per trasportare bottiglie. In funzione appositiva: scaffale, cesto portabottiglie. Il termine può indicare anche qualunque supporto o ...
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scatola
scàtola s. f. [prob. metatesi del lat. mediev. castula, di origine germ.]. – 1. a. Involucro di forma varia (per lo più parallelepipeda, talora cilindrica), generalm. fatto di cartone, ma anche [...] muffola (v. muffola, n. 2 b); se la scatola contiene un sezionatore o comunque consente una facile interruzione della continuità metallica dei cavi al fine di suddividere in sezioni le linee, si parla di s. di sezionamento. c. Nelle autovetture, s ...
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dimandante
agg. e s. m. e f. [part. pres. di dimandare]. – Propr., chi o che dimanda, cioè domanda. In araldica, armi d., armi irregolari (rarissime in Italia, Spagna, Francia e Fiandra, comuni in Germania [...] e Polonia) che pongono metallo su metallo o colore su colore, così dette perché possono suggerire una domanda sulla loro irregolarità, che ha peraltro una giustificazione. ...
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corazza
s. f. [lat. coriacea, femm. dell’agg. coriaceus «di cuoio»]. – 1. a. Parte dell’armatura difensiva del guerriero costituita da un vestimento di cuoio e di metallo (talora anche tutta di cuoio [...] e di molti artropodi. b. Struttura resistente atta a opporsi alla penetrazione dei mezzi di offesa bellica: può essere metallica, per la corazzatura di carri armati, navi e aeroplani, o in calcestruzzo, a protezione delle fortificazioni permanenti e ...
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idruro
s. m. [der. di idro-, col suff. -uro2]. – In chimica inorganica, composto dell’idrogeno con un metallo o con un non metallo; in partic.: i. salini, quelli dei metalli alcalini e alcalino-terrosi [...] (i. di litio, i. di calcio); i. metallici, quelli di alcuni elementi di transizione e di alcuni metalli delle terre rare (i. di titanio, i. di uranio); i. molecolari, quelli degli elementi che, nel sistema periodico, precedono (da uno a quattro posti ...
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catino
s. m. [lat. catīnus e catīnum]. – 1. a. Recipiente di forma approssimativamente emisferica o troncoconica, di terracotta, metallo, ecc., usato in origine per contenere vivande, poi per lavarsi [...] e il piatto è vuoto. 2. ant. Conca che si accosta alla bocca delle fornaci per accogliere il metallo fuso; fornello per fondere e affinare i metalli. 3. In architettura, semicalotta che copre e chiude superiormente absidi e nicchie. 4. In geografia ...
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portavasi
portavaṡi (o portavaṡo) s. m. [comp. di portare e vaso]. – 1. Sostegno o contenitore di forma varia (cassetta, trespolo, ecc.) e di materiale diverso (ceramica, metallo, legno, ecc.), atto [...] o più vasi di fiori o di piante ornamentali; anche in funzione appositiva: cassetta portavasi. In partic., vaso di porcellana, metallo, ecc., di elegante fattura, usato come contenitore di un comune vaso da fiori di terracotta (equivale al fr. cache ...
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intrinseco
intrìnseco (ant. intrìnsico) agg. [dal lat. intrinsĕcus, avv., «all’interno», comp. di *intrim (affine a intra «dentro») e sĕcus (v. estrinseco)] (pl. m. -ci, ant. o volg. -chi). – 1. Che [...] lavoro, la sua bellezza, l’antichità, la novità, il valore affettivo, ecc.); di una moneta metallica, soprattutto di metallo prezioso, il valore del metallo stesso, contrapposto al valore nominale; molto spesso sostantivato: d’i. vale poco, ma è un ...
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Elemento chimico caratterizzato da alto potere riflettente, opacità alla luce, buona conduttività termica ed elettrica (quest’ultima decrescente al crescere della temperatura), duttilità spesso elevata, e che è inoltre capace di fornire in soluzione...
metallo
Nome generico che indica diversi elementi come ferro, rame, oro, argento: Cv IV XXIX 5 la statua di marmo, di legno o di metallo; If XXIX 137 falsai li metalli con l'alchìmia; Pg IX 135 e XXIV 138.