valere
valére v. intr. [lat. valēre «essere forte, sano; essere capace; significare»] (pres. indic. valgo [ant. o poet. vàglio], vali, vale, valiamo, valéte, vàlgono [ant. o poet. vàgliono]; pres. cong. [...] spogliarti il manto e l’auree bende? (Leopardi); avere effetto, efficacia: Voce dal sen fuggita Più richiamar non vale (Metastasio). c. Avere un alto livello di competenza, di capacità e abilità (nella propria professione, nel proprio mestiere, o in ...
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giocondare
v. tr. e intr. [dal lat. tardo iucundare, iucundari, der. di iucundus «giocondo»] (io giocóndo, ecc.), letter. – 1. tr. Rendere giocondo, rallegrare, allietare, divertire: il Metastasio ... [...] vissuto in Vienna a g. la corte dell’imperatore (Carducci). 2. intr. Essere giocondo, allietarsi, vivere in allegrezza; anche con la particella pron.: [Ulisse] alla nostra Mensa ospital si giocondava assiso ...
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tacere
tacére v. intr. e tr. [lat. tacēre] (pres. tàccio, taci, tace, tacciamo, tacéte, tàcciono; pres. cong. tàccia, ecc.; pass. rem. tàcqui [ant. tacètti], tacésti, ecc.; part. pass. taciuto). – 1. [...] prov., che è prob. da interpretare: «la bellezza del saper tacere non è mai stata lodata abbastanza» (cfr. anche i versi del Metastasio: Un bel tacer talvolta Ogni dotto parlar vince d’assai). Mettere a (o in) tacere, fare in modo che non si parli ...
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interno
intèrno agg. e s. m. [dal lat. internus, der. di inter «entro, tra»]. – 1. agg. a. Di dentro, che è dentro: le parti i. del corpo umano; tasche i., d’una giacca, d’un soprabito, ecc.; scala i., [...] la voce i. della coscienza; provò un’i. vivissima gioia; Se a ciascun l’i. affanno Si leggesse in fronte scritto ... (Metastasio). In diritto canonico, fòro i. (in contrapp. a fòro esterno), il tribunale della propria coscienza. 2. agg. In matematica ...
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nessuno
(ant. o pop. tosc. nissuno) agg. e pron. indef. [lat. ne ipse ūnus]. – 1. Neanche uno; è usato solamente al singolare, per escludere in maniera assoluta l’esistenza o la presenza o altra qualità [...] scopo, ecc. Come pron. è troncato solo nell’uso letter. e toscano: Che vi sia, ciascun lo dice, Dove sia, nessun lo sa (Metastasio); dato che nessun ci va, ci vo io. Se posposto al verbo, è di solito rafforzato da altra negazione (non, né, senza, ecc ...
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prolisso
agg. [dal lat. prolixus «molto esteso», propr. «che scorre in avanti»; cfr. liquor (v. liquore) e liquere «scorrere»]. – 1. Che si diffonde eccessivamente nel parlare o nello scrivere: oratore, [...] dolore di vedersi a poco a poco mancare intorno i congiunti e gli amici più cari (Metastasio). ◆ Avv. prolissaménte, con prolissità, verbosamente, troppo diffusamente: il conferenziere si è dilungato prolissamente su particolari insignificanti ...
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sembiante
(ant. semblante) agg. e s. m. [dal provenz. semblan, part. pres. di semblar: v. sembrare]. – 1. agg., poet. ant. Somigliante, simile: un monte ... A l’acute piramidi sembiante (T. Tasso); tutti [...] che per gelo Avea di vetro e non d’acqua sembiante (Dante); in un istante Par che tutto per me cangi sembiante (Metastasio). Per indicare l’aspetto del volto, è usato talora il plur. sembianti, con sign. non diverso dal sing., spec. nella locuz. in ...
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fuggire
v. intr. e tr. [lat. fugĕre (della medesima radice del gr. ϕυγή «fuga», ϕεύγω «fuggire»), con mutamento di coniugazione] (pres. indic. fuggo, fuggi, fugge, fuggiamo, fuggite, fùggono; pres. cong. [...] E già per li splendori antelucani ... Le tenebre fuggian da tutti lati (Dante); Voce dal sen fuggita più richiamar non vale (Metastasio); mi è fuggito di mente ciò che dovevo fare (più com. sfuggire, o uscire); prov., quando Bacco trionfa il pensier ...
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fingere
fìngere (ant. fìgnere) v. tr. [lat. fingĕre] (io fingo, tu fingi, ecc.; pass. rem. finsi, fingésti, ecc.; part. pass. finto). – 1. letter. a. Formare, plasmare, modellare: la rondinella ..., [...] i pittori fingono Mercurio col caduceo. 2. fig. a. letter. Inventare con la fantasia: Sogni e favole io fingo (Metastasio); Dante finge di essersi ritrovato in una selva oscura. b. Rappresentarsi nella fantasia, creare con l’immaginazione: sovrumani ...
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senario
senàrio agg. e s. m. [dal lat. senarius «formato da sei», der. di seni «a sei a sei, sei per volta», distributivo di sex «sei»]. – 1. Verso composto di sei sillabe (o, più propriam., di sei «posizioni [...] o sdrucciola), con due accenti fondamentali sulla seconda e quinta sillaba: un inno in versi s.; gli agili s. del Metastasio. S. doppio o accoppiato, verso costituito da due emistichi di sei sillabe ciascuno, separati da una pausa, chiamato anche ...
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Poeta (Roma 1698 - Vienna 1782). Figlio di Felice Trapassi, soldato dell'esercito pontificio e poi salumiere. A 12 anni, nella bottega di un orefice, dove era stato messo per imparare l'arte, fu udito improvvisare da G. V. Gravina, che lo prese...
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tale è l’influenza di Metastasio nel teatro che molti storici della musica hanno definito il Settecento come “l’età di...