imperativo
agg. e s. m. [dal lat. tardo imperativus, der. di imperare «comandare»]. – 1. agg. In genere, che contiene o esprime comando: frase i.; parlare, rivolgersi in tono i.; mandato i., in diritto [...] scrivete); per le altre persone, è supplito dalle forme del presente congiuntivo. 2. s. m. Nel linguaggio filosofico, proposizione che formula un sii sobrio»). ◆ Avv. imperativaménte, in modo autoritario, con tono imperativo: esprimere imperativamente ...
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subordinazione
subordinazióne s. f. [dal lat. mediev. subordinatio -onis]. – 1. a. La condizione oggettiva di chi dipende da altre persone gerarchicamente superiori per grado e per autorità; in senso [...] dei tempi, nelle subordinate che richiedono il congiuntivo). La subordinazione, in quanto procedimento grammaticale «poiché ha lavorato molto, è stanco», può essere espresso in modo equivalente dalla frase «è stanco, infatti ha lavorato molto», oppure ...
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finito
agg. [part. pass. di finire]. – 1. a. Giunto o condotto a termine, compiuto: arrivare a spettacolo f.; sono ormai due anni f. che ha lasciato il paese. Frequente nell’uso fam. la locuz. farla [...] . b. In grammatica, modi f., i modi del verbo che distinguono la persona, il numero e il tempo (cioè l’indicativo, il congiuntivo, il condizionale e l’imperativo). ◆ Avv. finitaménte, in modo finito, cioè compiuto e quindi perfetto, oppure in ...
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sicche
sicché cong. [comp. di sì e che1]. – Serve a introdurre una proposizione consecutiva; nella tradizione letter. è per lo più scritto in due parole: Fieramente furo avversi A me e a miei primi e [...] Sì che per due fïate li dispersi (Dante); talvolta col verbo al congiuntivo (v. sì, n. 1 e). Oggi, scritto in grafia unita con il verbo all’indicativo, ha per lo più valore conclusivo, «di modo che, e perciò, e quindi»: non ho trovato nessuno che mi ...
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comunque
comùnque avv. e cong. [comp. di come e -unque]. – 1. Seguito da verbo al congiuntivo: a. In qualunque modo: c. vadano le cose, bisogna rassegnarsi; c. tu la pensi, io agisco così. b. non com. [...] questo romor fu sentito, A furia ognun si lieva da sedere (Pulci). 3. Usato ellitticamente, in frasi di tono risolutivo o conclusivo, ha valore simile a «in ogni modo, in ogni caso» o «per quanto, benché»: c., ci penserò io; c., poteva andar peggio. ...
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reggere
règgere v. tr. e intr. [lat. rĕgĕre «guidare, dirigere, governare»] (io règgo, tu règgi, ecc.; pass. rem. rèssi, reggésti, ecc.; part. pass. rètto). – 1. tr. a. Tenere su, sostenere diritto o [...] ; questa stazione dei carabinieri è retta da un brigadiere; specificando il modo: r. con mano ferma, abilmente, a lungo, con impegno e l’accusativo, il dativo; una congiunzione che regge il congiuntivo; un verbo che regge l’accusativo con l’infinito ...
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mancare
v. intr. e tr. [der. di manco1] (io manco, tu manchi, ecc.). – 1. intr. (aus. essere) a. Essere in quantità o in numero insufficiente, essere meno di quanto sarebbe necessario o conveniente o [...] che, spesso seguito da un non pleonastico) con verbo al congiuntivo: poco mancò (ci mancò poco) ch’io non cadessi; qualche cosa): mancare alla parola data; m. a sé stesso, agire in modo non degno di sé; m. ai proprî impegni, al proprio dovere; anche ...
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passato
agg. e s. m. [part. pass. di passare]. – 1. agg. a. Che è trascorso nel tempo, anteriore rispetto al momento attuale, al presente: il tempo p.; i secoli p.; nei giorni p. il tempo è stato bellissimo. [...] o considerato come presente: participio, gerundio, condizionale, congiuntivo p.; il p. dell’infinito; in partic., con sim.: tutto questo è ormai acqua p., non ne parliamo più; e come modo prov., acqua p. non macina più). b. Nel ricamo, punto p., ...
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se1
se1 〈sé〉 avv. e cong. [lat. sīc «così», incrociatosi con se2] (radd. sint.), ant. – Così. Si usava, con valore deprecativo, in principio di frase che esprimesse un desiderio o un augurio e che poteva [...] quel disio Si compia che ti tragge a l’alto monte, Con buona pïetate aiuta il mio! (Dante); deh, se Idio ti dea buona ventura ..., diccelo come tu le guadagnasti (Boccaccio). Il verbo della prop. in cui si trova il se va sempre al modocongiuntivo. ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), [...] attraverso distinzioni grammaticali classificabili nelle categorie di tempo, aspetto, modo, persona, numero, diatesi (v. le singole voci personali dei modi cosiddetti finiti (indicativo, congiuntivo, condizionale, ottativo, imperativo), talune forme ...
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PASSATO, CONGIUNTIVO
Il tempo verbale passato del modo ➔congiuntivo si forma combinando le forme del congiuntivo presente degli ausiliari avere o essere con il participio passato del verbo da coniugare
Si usa per esprimere l’anteriorità...
TRAPASSATO, CONGIUNTIVO
Il tempo verbale trapassato del modo ➔congiuntivo si forma combinando le forme del congiuntivo imperfetto degli ausiliari avere o essere con il participio passato del verbo da coniugare
io avessi temuto io fossi...