carnalmente
carnalménte avv. [der. di carnale, col suff. -mente]. – 1. In modo carnale, cioè sessualmente, ricercando piaceri della carne e dell’erotismo: unirsi c.; si sono congiunti carnalmente. 2. [...] estens., non com. In modo intimo e profondo: amo c. questa città; anche ardentemente, con grande affetto: un giovane di Firenze sì amava carnalmente una gentile pulzella, la quale non amava niente lui (Novellino). ...
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contegno
contégno s. m. [der. del lat. continere «contenere»; cfr. convegno rispetto a convenire]. – 1. Il modo con cui una persona sta o si atteggia: avere un c. grave, composto; modo di comportarsi, [...] di procedere: il suo c. non mi piace; dovresti tenere un c. più serio, più dignitoso. 2. Serietà, riserbo, attitudine composta o severa: un tempo, si chiedeva alle ragazze di avere c. in società; più com., ...
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essere2
èssere2 s. m. [uso sostantivato del verbo]. – 1. a. La condizione di aver vita, di avere realtà, esistenza, conforme al sign. primo e assoluto del verbo: l’e. e il nulla; passare dall’e. al non [...] a persona singola: sei un e. fortunato; che strano e. che sei!; è un e. spregevole; e al plur.: sono degli esseri fatti a modo loro. 3. In filosofia, esserci, usato come s. m., termine con cui è reso il ted. Dasein (cioè Da-sein «essere qui»), il cui ...
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rotolo1
ròtolo1 (ant. ruòtolo; region. ròllo) s. m. [lat. tardo rŏtŭlus, dim. di rota «ruota»]. – 1. a. Materiale sottile arrotolato su sé stesso, in modo da assumere una forma più o meno cilindrica: [...] merid. (sec. 10°-14°), recanti il testo di preghiere intramezzato da miniature disposte in senso inverso alla scrittura, in modo che, svolgendosi il rotolo dall’ambone, il sacerdote o un diacono potesse leggere le preghiere e i fedeli vedere le ...
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disposizione
dispoṡizióne s. f. [dal lat. dispositio -onis, der. di disponĕre «disporre», part. pass. disposĭtus]. – 1. a. L’atto di disporre, di collocare cioè in una determinata maniera; più spesso, [...] d. per ogni evenienza; non puoi pretendere ch’io sia sempre a tua d.; sono a vostra d. (o sim.), modo cortese di offrire i proprî servigi, di dichiararsi pronto a rendersi utile. Nel diritto amministrativo, collocamento a d., temporanea sospensione ...
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disposto
dispósto agg. e s. m. [part. pass. di disporre]. – 1. agg. Con funzione più propriam. participiale, collocato in un certo modo; detto in genere di più oggetti e con riguardo all’aspetto offerto [...] per il proprio ideale; sono d. a crederti; ero dispostissimo ad ascoltarlo; non sono d. a cedere; non sono in alcun modo d. a sopportarlo; mi sentivo poco d. ad accettare. b. Che ha una determinata disposizione d’animo nei riguardi di altra persona ...
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sbattere
sbàttere v. tr. [der. di battere, col pref. s- (nel sign. 6)]. – 1. a. Battere e agitare ripetutamente, con forza o anche solo con rapidità: s. i piedi, le ali; s. le palpebre; s. i tappeti, [...] sbattono a destra e a sinistra, dove c’è più bisogno; s. fuori (di casa, dalla porta e sim.), cacciare in malo modo. 2. fig., fam. Rendere stanco e affaticato, spec. nell’aspetto del viso: la recente malattia l’ha molto sbattuta; anche, far assumere ...
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dispotismo
(raro despotismo) s. m. [der. di despota e dispotico]. – Governo esercitato da una sola persona o da un ristretto gruppo di persone in modo assolutistico e arbitrario, senza alcun rispetto [...] Ragione, accettazione dell’assolutismo come forma di governo, ecc.). In senso estens. e fig., autorità che si esercita in modo prepotente, oppressivo; atteggiamento ispirato a estremo autoritarismo, a noncuranza o a disprezzo degli altrui diritti. ...
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procacciare
v. tr. [comp. di pro-1 e cacciare; propr. «procurare cacciando»] (io procàccio, ecc.). – Cercare o trovare il modo di provvedere qualcosa a sé o ad altri (è in genere sinon., ma molto meno [...] fama, onori; o causare, provocare a sé stessi: procacciarsi guai, noie, fastidî. Seguito da che o di, fare in modo, sforzarsi, ingegnarsi per conseguire uno scopo: procacciate che nessuno lo sappia; solo chi procaccia D’aver fratelli in suo timor non ...
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su
prep. e avv. [lat. sūsum: v. suso] (radd. sint.). – È, in generale, sinon. di sopra, rispetto a cui è più pop. e più breve, e quindi più usato; ma accanto ai sign. e agli usi che le due parole hanno [...] ; o modale: sul serio, su questo andare (cioè di questo passo, procedendo in questo modo, ecc.); dopo il verbo stare, per esprimere il modo, l’atteggiamento: stare sull’avviso, procedere con prudenza tenendosi pronto a ogni evenienza; stare sulle ...
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Il modo è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede e al legatario (art. 647 c.c.); può essere altresì previsto a carico del donatario (art. 793 c.c.)...
La forma particolare di essere o di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e simili.
Diritto
Il m. è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede...