lìnea s. f. [dal lat. linea, der. di linum «lino2»; propr. «filo di lino»]. – 1. a. Ente geometrico che si estende nel senso della sola lunghezza, e che può essere matematicamente definito indipendentemente [...] la l. di marcia. In balistica, l. di mira, l. di tiro (v. mira; tiro). In senso fig., l. di condotta, il modo di comportarsi nella vita in generale o in determinate circostanze (seguire, scegliere, fissare una l. di condotta, ma anche più genericam ...
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coprire
(ant. o poet. covrire) v. tr. [lat. cooperire, comp. di co-1 e operire «coprire»] (io còpro, ant. cuòpro, ecc.; pass. rem. coprìi o copèrsi, copristi, coprì o copèrse, coprimmo, copriste, coprìrono [...] oggetto qualche cosa che serva a proteggerlo, a ripararlo dall’aria, dalla polvere, dalla luce, o da quanto altro possa in qualche modo recargli danno, o che abbia lo scopo o il risultato di occultarlo alla vista (usato assol. o con la prep. con, più ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli [...] d’arte, in cui si manifesta il suo valore assoluto: opera che manca, o che è ricca, di stile. 3. a. Genericam., modo abituale di comportarsi, di agire, di parlare; costume, consuetudine: Tengan dunque ver’ me l’usato stile Amor, madonna, il mondo e ...
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parte
s. f. [lat. pars partis]. – 1. a. Ciascuno degli elementi in cui un intero è diviso o può essere diviso, sia che essi siano materialmente staccati l’uno dall’altro, sia che possano essere soltanto [...] p. con sé. 7. Locuzioni: a. Avere parte in qualche cosa, parteciparvi insieme con altri, oppure averci a che fare, entrarci in qualche modo: avere p. in un’impresa, in un affare, in un intrigo; avere p. nel merito, nella colpa; ho anch’io avuto p. in ...
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passo2
passo2 s. m. [lat. passus -us, der. di pandĕre «aprire, stendere», part. pass. passus; in origine, quindi, «apertura delle gambe nel camminare; spazio compreso in questa apertura», da cui «passo» [...] per lo più specificando: per lo stupore diede due p. indietro). b. Al sing., con valore collettivo, spec. con riferimento al modo con cui si fanno i passi (lunghezza, durata), e in genere alla maniera di incedere, all’andatura: verso un rivo d’acqua ...
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legatura
s. f. [dal lat. tardo ligatura]. – 1. a. L’operazione di legare, e anche l’effetto e il modo: la l. dei sacchi, dei covoni di grano, delle scarpe; fare, sciogliere, allentare la l.; l. forte, [...] che ricopre anche il dorso del volume, sul quale di solito, a libro legato, si imprime il titolo dell’opera. Con riferimento al modo con cui il libro è legato o rilegato: l. in tela, in pergamena, in pelle (o in mezza tela, in mezza pergamena, in ...
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satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, [...] una s. dell’ignoranza, della vanità e della superstizione; questa commedia vuol essere una s. della chiusa mentalità burocratica; il suo modo di fare così affettato e cerimonioso voleva essere proprio una s. del loro ambiente frivolo e mondano. b. L ...
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quale
agg. e pron. [lat. qualis]. – Indica, con valore interrogativo e relativo, singoli elementi (cose, persone, animali, ecc.), o categorie di elementi, in relazione alla qualità per cui si caratterizzano [...] , È funesto a chi nasce il dì natale (Leopardi). Funzione di agg. indefinito ha anche nella locuz. fam. in (un) certo qual modo, in qualche modo, con valore restrittivo; mentre un certo qual (una certa qual) serve (come non so quale, di cui al n. 1 b ...
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vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della [...] ; a v. d’occhio, per quanto, fin dove l’occhio può giungere (la pianura si stendeva uniforme a v. d’occhio), oppure in modo visibile a occhio nudo (per es., in espressioni iperb.: il bambino cresce a vista d’occhio). b. A prima v., a un primo sguardo ...
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ogni
ógni (ant. ógne) agg. indef. m. e f. [lat. ŏmnis]. – 1. a. Ciascun elemento particolare di un insieme di cose, di persone, di oggetti: o. studente; o. donna; o. libro; calzature di o. tipo. Precede [...] tu desideri; con o. cura, con o. attenzione, con la massima cura o attenzione; fuor d’o. dubbio, senza alcun dubbio, in modo certissimo; oltre o. dire, oltre o. credere, più di quanto sia possibile dire o credere. b. Locuz. particolari: in o. caso ...
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Il modo è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede e al legatario (art. 647 c.c.); può essere altresì previsto a carico del donatario (art. 793 c.c.)...
La forma particolare di essere o di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e simili.
Diritto
Il m. è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede...