guardare
v. tr. e intr. [dal germ. wardōn] (come intr., aus. avere). – 1. Dirigere gli occhi, fissare lo sguardo su qualche oggetto (non include necessariamente l’idea del vedere, in quanto si può guardare [...] g. a spese; non g. a spese né a fatiche. b. Seguito da di e l’infinito o da che e il congiuntivo, fare in modo, cercare, procurare: guarda di arrivare in tempo; guarda di renderlo contento; guarda che non ti si rompa; anche in tono iron.: eccoti un ...
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qualita
qualità (ant. qualitate) s. f. [dal lat. qualĭtas -atis, der. di qualis «quale» secondo il modello del gr. ποιότης «qualità» da ποῖος «quale» (il calco è dovuto a Cicerone)]. – 1. a. Proprietà [...] q. che, o da, di, locuz. agg. o avv. che introduce una frase consecutiva, corrispondente a «tale che», «in modo tale che», «di modo che»: Cosimo riaggravò nel male, di q. che passò di questa vita (Machiavelli). 3. Con usi tecn. e scient. particolari ...
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esplicito
esplìcito agg. [dal lat. explicĭtus, part. pass. di explicare «disviluppare, spiegare»]. – Chiaramente espresso: parole e.; dichiarazione, promessa, condizione e.; ordine e.; con l’e. consenso; [...] poiché non seppe rispondere, tacque», mentre è implicita nella frase «non sapendo rispondere, tacque»). ◆ Avv. esplicitaménte, in modo chiaro e preciso, senza sottintesi o ambagi: dire, manifestare esplicitamente il proprio punto di vista; dichiarare ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille [...] ?; tutto ciò non è di mio g., non mi piace, non mi va a genio; secondo il mio g. farei così, secondo il mio modo di vedere le cose. d. Capacità di intendere, riconoscere e apprezzare il bello, e spec. la bellezza dell’arte: g. del bello, g. estetico ...
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torto2
tòrto2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.; propr. «ciò che non è retto, che non è giusto»]. – 1. Il contrario di diritto1, quindi azione ingiusta, ingiuriosa, colpevole: pensa ch’i’ sono [...] chi ha t. è quello che grida di più; ha il t. di credersi un grand’uomo; ha avuto t. a rispondergli in quel modo; talvolta al plur., soprattutto in frasi negative: non ha tutti i t. se è un po’ diffidente (che equivale pressappoco a dire «ha ragione ...
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via2
via2 s. f. [lat. via, affine a vehĕre «trasportare»]. – 1. a. Spazio di uso pubblico, di larghezza più o meno limitata e di varia estensione in lunghezza, attraverso il quale si svolgono il transito [...] per conseguire un fine, per giungere a qualcuno o a qualche risultato: trovare la via, le vie del cuore, il modo di commuovere, d’intenerire; tentare, cercare la via della gloria; quella fede Ch’è principio a la via di salvazione (Dante); la dottrina ...
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espressione
espressióne s. f. [dal lat. expressio -onis, der. di exprimĕre «esprimere», part. pass. expressus]. – 1. L’atto e il modo di esprimere, di comunicare ad altri quanto si sente, si pensa o [...] la vivacità, la proprietà, l’evidenza, la semplicità dell’e.; l’e. è rozza, incerta, inefficace, difettosa. 3. a. Il modo con cui si manifesta esteriormente, soprattutto negli atti del volto, nel gesto, nello sguardo, il sentimento interno o l’animo ...
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studiare
v. tr. e intr. [der. di studio] (io stùdio, ecc.). – 1. tr. Applicarsi all’apprendimento e all’approfondimento di uno o più campi o settori di conoscenza e di esperienza, o anche di un singolo [...] di Leopardi; s. le lingue straniere, e s. l’inglese, il russo. Con uso assol., riferendosi al tipo di studî regolari e al modo con cui si studia: s. al liceo, all’università, all’accademia di belle arti; s. privatamente; s. bene, male, con difficoltà ...
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modulo
mòdulo s. m. [dal lat. modŭlus, dim. di modus «misura»]. – In genere, misura, forma, esemplare, che si assume come modello a cui attenersi, o come elemento fondamentale secondo il quale determinare [...] portata in una sezione di un corso d’acqua. 7. Termine usato in varî settori tecnici per indicare certe grandezze definite in modo da caratterizzare la natura, o particolari proprietà, di un corpo, di un meccanismo, ecc.; per es., nella scienza delle ...
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procedere
procèdere v. intr. [dal lat. procedĕre, comp. di pro-1 «innanzi» e cedĕre «andare»] (pass. rem. procedètti [meno com. procedéi, ant. procèssi], procedésti, ecc.; part. pass. proceduto [ant. [...] tentoni, barcollando; procedevano di pari passo (anche in senso fig.); a lento passo Procedea l’ordinanza (Caro). Senza l’indicazione del modo, è meno com. di proseguire: ci rifiutammo di p. oltre. 2. In usi fig.: a. (aus. essere) Avanzare, in senso ...
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Il modo è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede e al legatario (art. 647 c.c.); può essere altresì previsto a carico del donatario (art. 793 c.c.)...
La forma particolare di essere o di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e simili.
Diritto
Il m. è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede...