sempre
sèmpre avv. [lat. sĕmper]. – 1. Con continuità ininterrotta, senza termine di tempo (cioè senza fine, e talora senza principio); estens., per un tempo lunghissimo, nel passato o nel futuro: Dio [...] scorsi, ma mi hanno sempre risposto che non era in casa. d. Con sign. simile a ancora, per dire che una cosa continua nello stesso modo, che non è cessata, che non è cambiata da com’era: è s. malata la nonna?; hai s. lo stesso impiego?; non mi saluta ...
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fuoco
fuòco (ant., region. o pop. fòco) s. m. [lat. fŏcus, propr. «focolare», e per metonimia, già nel lat. class., «fuoco, fiamma»] (pl. fuòchi, ant. le fuòcora). – 1. a. L’insieme degli effetti calorifico [...] fig., mettere a f. una questione e sim., metterla nella sua giusta luce, fissarne esattamente gli aspetti nella loro realtà in modo da facilitarne l’esame e la discussione. b. In un sistema diottrico centrato, primo f., punto dell’asse da cui passa ...
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schematico
schemàtico agg. [der. di schema, sul modello del gr. σχηματικός, che però significa «relativo alle fasi degli astri»] (pl. m. -ci). – Di rappresentazione grafica che dia soltanto, nel modo [...] che si è voluto riprodurre: disegno, progetto schematico. Nell’uso scient. e tecnico: in forma s., in termini s.; in modo s. il cannocchiale è costituito da un tubo con un obiettivo e un oculare. Più genericam., succinto, sommario, essenziale: fare ...
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trattare
v. tr. [dal lat. tractare, der. di tractus, part. pass. di trahĕre «trarre»]. – 1. a. Maneggiare, usare strumenti o arnesi inerenti alla propria attività professionale, spec. artistica, e che [...] trattato come un cane; tratta tutti dall’alto in basso; bisogna trattarlo come si merita, quel mascalzone!; non è questo il modo di t. gli ospiti!; perché devo esser trattato così?; con sign. più ristretto: t. qualcuno da ladro, da imbroglione (tosc ...
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inversione
inversióne s. f. [dal lat. inversio -onis, der. di invertĕre «invertire»]. – 1. Cambiamento in senso contrario del verso del moto, che può essere operato sia mediante un rivolgimento della [...] nella disposizione degli elementi (due o più) di un insieme che per lo più prendono il posto l’uno dell’altro, in modo da ottenere una disposizione contraria a quella di prima, o comunque diversa: i. dei termini di una proposizione. In partic., i. di ...
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gabbia
gàbbia s. f. [lat. cavea, der. di cavus «cavo1»]. – 1. a. Arnese di forma e dimensioni svariate, costituito generalmente da un telaio di legno o di ferro, con vimini o regoletti di legno o fili [...] di persone, o famiglia, la cui vita si svolge in modo disordinato e litigioso; anche, luogo in cui regnano disorganizzazione e rete metallica) che avvolge l’oggetto che si vuole schermare, in modo che questo si trovi in uno spazio in cui non possono ...
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ora2
óra2 s. f. [lat. hŏra, dal gr. ὥρα]. – 1. a. Unità di misura del tempo, pari alla 24a parte del giorno, e suddivisa in 60 minuti primi; ha come simbolo la lettera h posta a esponente (per es., 1h). [...] per lo più taciuta: è l’una, sono (pop. è) le due, le diciotto, le ventidue, ecc.; le frazioni d’ora vengono indicate in vario modo: sono le dieci e cinque minuti (o assol. le dieci e cinque), le dieci e un quarto, le dieci e venti, le dieci e trenta ...
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schifoso
schifóso agg. e s. m. (f. -a) [der. di schifo1]. – Che provoca schifo, disgusto, in senso proprio e fig.: un insetto s.; un odore s.; un individuo, un ambiente s.; una scena s.; con uso iperb., [...] ogni limite: vince sempre, ha una fortuna s.; è di un’avarizia schifosa. Detto di persona, che si comporta in modo contrario al comune senso del pudore, della decenza: un vecchio s.; un esibizionista schifoso. Anche sostantivato, persona schifosa: è ...
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maschera
màschera (ant. o dial. màscara) s. f. [da una voce preindoeur. masca «fuliggine, fantasma nero»]. – 1. a. Finto volto, di cartapesta, plastica, legno o altro materiale, riproducente lineamenti [...] il naso, nel tipo più complesso da un cappuccio munito di occhiali in cui si invia, attraverso un tubo, aria compressa, in modo da impedire l’inspirazione di quella esterna; m. per apicoltori, talora con protezione totale del capo e del collo; m. per ...
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ordinare
v. tr. [dal lat. ordinare «mettere in ordine, dare assetto» e poi anche con i sign. del n. 3; der. di ordo -dĭnis «ordine»] (io órdino, ecc.). – 1. a. Mettere in ordine, collocare un insieme [...] che si vedrà di sotto (Dante; qui ha senso più generico: «le cui parti sono disposte nel modo ecc.»); o. i proprî pensieri, o. le idee. In matematica, disporre gli elementi di un insieme secondo una legge, cioè introdurre nell’insieme una relazione ...
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Il modo è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede e al legatario (art. 647 c.c.); può essere altresì previsto a carico del donatario (art. 793 c.c.)...
La forma particolare di essere o di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e simili.
Diritto
Il m. è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede...