marcia2
màrcia2 s. f. [der. di marciare] (pl. -ce). – 1. Modo di locomozione, soprattutto dell’uomo, che differisce dalla corsa (nella quale si ha, nel ritmico movimento delle gambe, un attimo di sospensione [...] 3, 5, 10, 15, 20, 30, 50 km su strada o su pista, adottando una progressione regolare, eseguita passo per passo, in modo che sia sempre mantenuto il contatto di un piede col terreno, e muovendo gli arti e il busto secondo determinate regole. b. Nel ...
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catena
caténa s. f. [lat. catēna]. – 1. a. Mezzo di collegamento e di unione fatto di più anelli di ferro o d’altro metallo passati l’uno dentro l’altro, che serve per tener saldamente legate cose, animali, [...] ha nella collezione di cui fa parte. e. C. di monti o di montagne, in geografia, complesso di rilievi aggregati in modo da determinare uno sviluppo lineare, con depressioni trasversali, se presenti, non molto ampie e meno profonde dei solchi vallivi ...
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misero
mìṡero agg. [dal lat. miser -ĕri]. – 1. a. Che si trova in uno stato di grande infelicità, in quanto afflitto da sciagure spirituali e materiali tali da muovere gli altri a pietà: i m. prigionieri; [...] (per lo più sostantivato, per esprimere compatimento: bisogna aiutare quel miserello); pegg. miṡeràccio. ◆ Avv. miṡeraménte, in modo misero, nei varî sign. dell’agg.: vestire miseramente, di poveri panni; vivere miseramente, in povertà, tra gli ...
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sempre
sèmpre avv. [lat. sĕmper]. – 1. Con continuità ininterrotta, senza termine di tempo (cioè senza fine, e talora senza principio); estens., per un tempo lunghissimo, nel passato o nel futuro: Dio [...] scorsi, ma mi hanno sempre risposto che non era in casa. d. Con sign. simile a ancora, per dire che una cosa continua nello stesso modo, che non è cessata, che non è cambiata da com’era: è s. malata la nonna?; hai s. lo stesso impiego?; non mi saluta ...
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fuoco
fuòco (ant., region. o pop. fòco) s. m. [lat. fŏcus, propr. «focolare», e per metonimia, già nel lat. class., «fuoco, fiamma»] (pl. fuòchi, ant. le fuòcora). – 1. a. L’insieme degli effetti calorifico [...] fig., mettere a f. una questione e sim., metterla nella sua giusta luce, fissarne esattamente gli aspetti nella loro realtà in modo da facilitarne l’esame e la discussione. b. In un sistema diottrico centrato, primo f., punto dell’asse da cui passa ...
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schematico
schemàtico agg. [der. di schema, sul modello del gr. σχηματικός, che però significa «relativo alle fasi degli astri»] (pl. m. -ci). – Di rappresentazione grafica che dia soltanto, nel modo [...] che si è voluto riprodurre: disegno, progetto schematico. Nell’uso scient. e tecnico: in forma s., in termini s.; in modo s. il cannocchiale è costituito da un tubo con un obiettivo e un oculare. Più genericam., succinto, sommario, essenziale: fare ...
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trattare
v. tr. [dal lat. tractare, der. di tractus, part. pass. di trahĕre «trarre»]. – 1. a. Maneggiare, usare strumenti o arnesi inerenti alla propria attività professionale, spec. artistica, e che [...] trattato come un cane; tratta tutti dall’alto in basso; bisogna trattarlo come si merita, quel mascalzone!; non è questo il modo di t. gli ospiti!; perché devo esser trattato così?; con sign. più ristretto: t. qualcuno da ladro, da imbroglione (tosc ...
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inversione
inversióne s. f. [dal lat. inversio -onis, der. di invertĕre «invertire»]. – 1. Cambiamento in senso contrario del verso del moto, che può essere operato sia mediante un rivolgimento della [...] nella disposizione degli elementi (due o più) di un insieme che per lo più prendono il posto l’uno dell’altro, in modo da ottenere una disposizione contraria a quella di prima, o comunque diversa: i. dei termini di una proposizione. In partic., i. di ...
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gabbia
gàbbia s. f. [lat. cavea, der. di cavus «cavo1»]. – 1. a. Arnese di forma e dimensioni svariate, costituito generalmente da un telaio di legno o di ferro, con vimini o regoletti di legno o fili [...] di persone, o famiglia, la cui vita si svolge in modo disordinato e litigioso; anche, luogo in cui regnano disorganizzazione e rete metallica) che avvolge l’oggetto che si vuole schermare, in modo che questo si trovi in uno spazio in cui non possono ...
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ora2
óra2 s. f. [lat. hŏra, dal gr. ὥρα]. – 1. a. Unità di misura del tempo, pari alla 24a parte del giorno, e suddivisa in 60 minuti primi; ha come simbolo la lettera h posta a esponente (per es., 1h). [...] per lo più taciuta: è l’una, sono (pop. è) le due, le diciotto, le ventidue, ecc.; le frazioni d’ora vengono indicate in vario modo: sono le dieci e cinque minuti (o assol. le dieci e cinque), le dieci e un quarto, le dieci e venti, le dieci e trenta ...
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Il modo è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede e al legatario (art. 647 c.c.); può essere altresì previsto a carico del donatario (art. 793 c.c.)...
La forma particolare di essere o di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e simili.
Diritto
Il m. è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede...