schifoso
schifóso agg. e s. m. (f. -a) [der. di schifo1]. – Che provoca schifo, disgusto, in senso proprio e fig.: un insetto s.; un odore s.; un individuo, un ambiente s.; una scena s.; con uso iperb., [...] ogni limite: vince sempre, ha una fortuna s.; è di un’avarizia schifosa. Detto di persona, che si comporta in modo contrario al comune senso del pudore, della decenza: un vecchio s.; un esibizionista schifoso. Anche sostantivato, persona schifosa: è ...
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maschera
màschera (ant. o dial. màscara) s. f. [da una voce preindoeur. masca «fuliggine, fantasma nero»]. – 1. a. Finto volto, di cartapesta, plastica, legno o altro materiale, riproducente lineamenti [...] il naso, nel tipo più complesso da un cappuccio munito di occhiali in cui si invia, attraverso un tubo, aria compressa, in modo da impedire l’inspirazione di quella esterna; m. per apicoltori, talora con protezione totale del capo e del collo; m. per ...
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ordinare
v. tr. [dal lat. ordinare «mettere in ordine, dare assetto» e poi anche con i sign. del n. 3; der. di ordo -dĭnis «ordine»] (io órdino, ecc.). – 1. a. Mettere in ordine, collocare un insieme [...] che si vedrà di sotto (Dante; qui ha senso più generico: «le cui parti sono disposte nel modo ecc.»); o. i proprî pensieri, o. le idee. In matematica, disporre gli elementi di un insieme secondo una legge, cioè introdurre nell’insieme una relazione ...
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largo
agg. e s. m. [lat. largus] (pl. m. -ghi). – 1. agg. a. Che si estende notevolmente in larghezza, spec. in rapporto alle altre dimensioni (lunghezza, altezza); in genere si contrappone a stretto: [...] con gli amici; essere l. di promesse, di consigli, di protezione; è più l. a parole che a fatti; l. di bocca, stretto di mano (modo prov.), facile a promettere, avaro nel dare; di quello che non è tuo, o di sudditi tua, si può essere più l. donatore ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione [...] , la vivezza dei riflessi di una pietra preziosa: brillante che ha una bella luce. 2. a. Usato assol., s’intende spesso, in modo inequivocabile, la luce del sole: una stanza piena di l., bene esposta al sole e all’aria, e con ampie aperture (al contr ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] circostanza: Papa Iulio II procedé in ogni sua cosa impetuosamente; e trovò tanto e’ [= i] t. e le cose conforme a quello suo modo di procedere, che sempre sortì felice fine (Machiavelli); E me che i t. ed il desio d’onore Fan per diversa gente ir ...
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servire
v. tr. e intr. [lat. servire, propr. «essere schiavo», da servus «schiavo»] (io sèrvo, ecc.; come intr., aus. avere e, in alcuni sign., essere). – 1. Essere servo, schiavo, soggetto interamente [...] soggetto di persona: fu lui che ci servì da guida, da interprete, e sim. 6. intr. pron. Adoperare, usare una cosa in modo da trarne la debita utilità: ha un microscopio ma non sa servirsene; ricorrere all’aiuto di una cosa: sarà bene servirsi di un ...
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cosi
così avv. [lat. eccu(m) sic]. – 1. a. In questo modo, cioè nel modo che si vede, o che s’è detto o che si sta per dire: così va il mondo; non parlare così; tutti lo chiamano così; si espresse proprio [...] ?» «Così così»; «Come sta la mamma?» «Così così»; fam., né così né cosà, né in questo né in quell’altro modo; e così via, con lo stesso valore di eccetera. ◆ Come primo elemento di parole composte, provoca il rafforzamento della consonante iniziale ...
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condizionare
v. tr. [der. di condizione] (io condizióno, ecc.). – 1. ant. Mettere in condizione rispondente a un determinato fine, rendere idoneo: Lume ch’a lui veder ne condiziona (Dante). 2. a. Preparare [...] vivande, prepararle prima della cottura o, se già cotte, prima di portarle in tavola, con i necessarî ingredienti: un nuovo modo di c. il pesce. 3. C. l’aria, sottoporla a condizionamento (v.). 4. Subordinare o far dipendere da determinate condizioni ...
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parlato1
parlato1 agg. e s. m. [part. pass. del v. parlare]. – 1. agg. a. Che è parlato, che appartiene all’espressione orale; solo nelle espressioni la lingua p., il linguaggio p. (spesso sostantivato, [...] La gente l’ha ’n deriso, pensanno el so p. (Iacopone), l’ha in derisione pensando alle sue parole, al suo modo di esprimersi. b. In una rappresentazione scenica musicale, il complesso delle parti che non vengono cantate ma parlate, cioè recitate; per ...
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Il modo è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede e al legatario (art. 647 c.c.); può essere altresì previsto a carico del donatario (art. 793 c.c.)...
La forma particolare di essere o di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e simili.
Diritto
Il m. è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede...