diavolo
diàvolo s. m. [dal lat. tardo, eccles., diabŏlus, gr. διάβολος, propr. «calunniatore» (der. di διαβάλλω «gettare attraverso, calunniare»), adoperato nel gr. crist. per tradurre l’ebr. śāṭān «contraddittore, [...] . origine francese, un pauvre diable, ed è usata anche al femm.: una povera diavola); con tono ammirativo, di persona che in qualche modo esca dall’ordinario: d. d’un prestigiatore!; è un d. quell’avvocato; quel d. d’una ragazza fa perdere la testa a ...
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ombra1
ómbra1 s. f. [lat. ŭmbra]. – 1. a. Zona oscura, o di minore luminosità, della superficie di un corpo, detta in partic. o. portata se è prodotta dall’interposizione, tra il corpo e la sorgente [...] o. di malizia; un povero diavolo che non ha l’o. di un quattrino; neanche, neppure, nemmeno per o., in nessun modo (come negazione assoluta e recisa): non intendo farlo nemmeno per ombra! Con uso assol., nel Veneto, con riferimento a quantità minima ...
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distribuzione
distribuzióne s. f. [dal lat. distributio -onis]. – 1. a. L’atto di distribuire, cioè di dividere, ripartire, dispensare o assegnare fra più persone o in più luoghi: d. di viveri, di pacchi [...] o disposte più cose: d. uniforme d’un peso, d’un carico. Con accezioni specifiche: a. Nel linguaggio tecn. e scient., il modo in cui si dispongono nello spazio i diversi elementi di un sistema materiale, o la legge con cui variano o si ripartiscono ...
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gioco
giòco (letter. giuòco) s. m. [lat. iŏcus «scherzo, burla», poi «gioco»] (pl. -chi). – 1. a. Qualsiasi attività liberamente scelta a cui si dedichino, singolarmente o in gruppo, bambini o adulti [...] da poter abilmente evitare i colpi dell’avversario e trovarsi sempre nella posizione adatta a colpire. In senso fig., modo di agire, di procedere: è tempo di cambiare gioco. b. Ciò che si mette in gioco come posta: vincere, perdere il g.; raddoppiare ...
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tacere
tacére v. intr. e tr. [lat. tacēre] (pres. tàccio, taci, tace, tacciamo, tacéte, tàcciono; pres. cong. tàccia, ecc.; pass. rem. tàcqui [ant. tacètti], tacésti, ecc.; part. pass. taciuto). – 1. [...] (cfr. anche i versi del Metastasio: Un bel tacer talvolta Ogni dotto parlar vince d’assai). Mettere a (o in) tacere, fare in modo che non si parli più di una data cosa: mettere a t. uno scandalo. ◆ Part. pres. tacènte, letter. o raro, anche come agg ...
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chiudere
chiùdere v. tr. [lat. clūdĕre, per il class. claudĕre, tratto dai composti includĕre, ecc.] (pass. rem. chiusi, chiudésti, ecc.; part. pass. chiuso). – Verbo di significato generico, che è ben [...] , questa porta non chiude; di chiave o serratura, ch. bene, ch. male, funzionare bene o non funzionare. b. Ostruire in altro modo un’apertura: ch. l’entrata dell’orto con una siepe. c. Cingere tutt’intorno uno spazio: ch. il campo con un muricciolo ...
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segnatura
(ant. signatura) s. f. [der. di segnare; nel sign. di «firma, sottoscrizione» dal lat. mediev. signatura, der. di signare «firmare»]. – 1. In genere, l’atto, il fatto, il modo di segnare, e, [...] Per estens., ciascuno dei fogli di stampa su cui sia stato impresso un numero di almeno quattro pagine, disposte in modo che, praticando consecutivamente una o più pieghe, si ottenga un fascicolo con numerazione di pagine consecutiva: di quest’opera ...
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messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate [...] metallica all’impianto di terra; m. alla vela, nel linguaggio marin., l’operazione di spiegare le vele e di disporle nel modo conveniente per l’imminente navigazione; m. al vento (fr. mise au vent), nella rifinitura del cuoio per suole, lo stesso che ...
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alternativo
agg. [der. di alternare]. – 1. Che procede in modo alternato: moto a., che va vicendevolmente in un senso e nel senso opposto; corrente a., lo stesso che alternata (v. corrente3); macchina [...] di vita che si contrappone polemicamente ai modelli ufficiali, condivisi e dominanti: stampa, musica a.; cinema a.; cucina a.; modo di vivere a.; un giovane molto a.; cultura a., altrimenti detta controcultura (v. la voce). Per una analoga estensione ...
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giorno
giórno s. m. [lat. tardo diŭrnum (tempus), dall’agg. diurnus «giornaliero», der. di dies «giorno»]. – 1. In astronomia, intervallo di tempo entro il quale la rotazione della Terra attorno al proprio [...] di luogo illuminato artificialmente, o quando c’è un bel lume di luna; illuminare a g. (un teatro, una sala), in modo che paia illuminato dalla luce solare. Nel linguaggio poet., con il verbo andare o morire, per indicare il tramonto del Sole e il ...
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Il modo è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede e al legatario (art. 647 c.c.); può essere altresì previsto a carico del donatario (art. 793 c.c.)...
La forma particolare di essere o di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e simili.
Diritto
Il m. è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede...