figurare
v. tr. e intr. [dal lat. figurare, der. di figura «figura»]. – 1. tr. a. letter. Plasmare, modellare, dando una forma, una figura: mi messi a fare un modelletto, ... figurando quel Perseo che [...] o dell’immaginazione, persone, cose, situazioni, reali o ipotetiche (di cui non si abbia, comunque, una preesistente esperienza), in un modo che può o no essere corrispondente alla realtà: me lo figuravo diverso; mi figuravo che l’esame fosse più ...
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spontaneo
spontàneo agg. [dal lat. tardo spontaneus, der. dell’avv. sponte (v.)]. – 1. a. Detto di atto, gesto, comportamento fatto per libera scelta e decisione di chi lo compie, senza imposizione né [...] che sembra s., ma che è frutto di un lungo studio. 2. Detto di persona che, nei rapporti interpersonali, agisce in modo naturale, immediato e privo di affettazione: una ragazza s. e cordiale; l’ho trovato s., nella sua affettuosa premura; non riesco ...
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incoerente
incoerènte agg. [dal lat. tardo incohaerens -entis, comp. di in-2 e cohaerens -entis «coerente»]. – 1. Che manca di coerenza, di coesione: materiale i.; terreno i.; roccia i., roccia sedimentaria [...] Slegato, sconnesso, che non ha continuità logica o è pieno di contraddizioni: discorso i.; vaneggiava proferendo parole i.; idee i.; contegno, condotta, modo di procedere i.; ideazione i., tipica della schizofrenia. Riferito a persona, che agisce in ...
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specchio
spècchio s. m. [lat. specŭlum, der. di specĕre «guardare»; il n. 11 attraverso il sign. di «che si vede subito, in un’occhiata»]. – 1. Lastra di vetro alla quale, tramite un processo di verniciatura, [...] non lungi un bel cespuglio vede ... Che de le liquide onde al specchio siede (Ariosto). b. Scrittura a s., eseguita in modo che risulti leggibile solo ponendo il foglio davanti a uno specchio, con movimento della mano da destra verso sinistra. c. In ...
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miserabile
miṡeràbile agg. [dal lat. miserabĭlis, der. di miserari «avere pietà, commiserare»]. – 1. a. letter. Degno di essere commiserato per la sua triste sorte, per la sua infelicità, e sim.: avendo [...] ; è stato un m. ricatto; intenzioni, propositi m.; una m. e indegna passione. b. Con senso attenuato, di persona che assolve in modo meno che mediocre il proprio compito, o di cosa fatta molto male, che perciò suscita un senso di ironico e sprezzante ...
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zero
żèro agg. e s. m. [dal lat. mediev. zèphyrum, adattam. (Leonardo Fibonacci nel Liber abbaci, 1202) dell’arabo ṣifr «nulla, zero», calco del sanscr. śūnyá «vuoto» e poi «zero» (v. anche cifra)]. [...] funzione f(x) è un qualsiasi valore della x per il quale la funzione si annulla, cioè assume valore uguale a zero; di qui il modo prov. zero via zero fa (o dà) zero, dal niente non si ricava niente. In informatica, in elettronica e nella teoria delle ...
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barbaro
bàrbaro agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. barbărus, gr. βάρβαρος]. – 1. Straniero, nel senso in cui i Greci e i Romani dicevano barbaro chiunque non fosse greco o romano, e nel senso in cui il Rinascimento [...] b. latinità del medioevo; o sgrammaticato, scorretto: parlare, scrivere in modo barbaro. Con accezione partic., poesia b., metrica b., nome dato , per essi essenziali. ◆ Avv. barbaraménte, in modo barbaro, solo nei sign. estens. dell’aggettivo: ...
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colpo
cólpo s. m. [lat. *colpus (class. colăphus «pugno, percossa», gr. κόλαϕος); parecchie delle locuz. che s’incontreranno nel corso della voce sono calchi di corrispondenti espressioni fr.: coup d’air, [...] ogni movimento breve e rapido che provoca un contatto fra i contendenti, oppure fra un atleta e uno strumento di gioco. Nel calcio, modo di eseguire un tiro del pallone: c. di testa, di piede, di tacco, di punta. Nel tennis, ogni impulso dato con la ...
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ponte
pónte s. m. [lat. pōns pŏntis]. – 1. a. Manufatto di legno, di ferro, di muratura o di cemento armato che serve per assicurare la continuità del corpo stradale o ferroviario nell’attraversamento [...] di aperture per agevolare il deflusso delle acque di piena; rostri del p., elementi posti alla base delle pile, costruiti in modo da tagliare la corrente e ridurne i vortici; i parapetti del p.; p. provvisorio; p. di barche, di chiatte, di zattere ...
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piegare
v. tr. [lat. plicare (affine al gr. πλέκω «intrecciare, tessere»)] (io piègo, tu pièghi, ecc.). – 1. a. Agire su un oggetto, su un corpo di forma piana o rettilinea, in modo che assuma forma [...] che formi con l’altra parte un angolo: p. un ferro ad angolo retto; p. le braccia, le gambe, disporle in modo da formare un angolo (si contrappone, in questo sign., a stendere). b. Sovrapporre, far combaciare due o più parti di uno stesso oggetto ...
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Il modo è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede e al legatario (art. 647 c.c.); può essere altresì previsto a carico del donatario (art. 793 c.c.)...
La forma particolare di essere o di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e simili.
Diritto
Il m. è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede...