giusto1
giusto1 agg. [lat. iūstus, der. di ius iuris «diritto»]. – 1. a. Di persona, che osserva i principî della giustizia, che opera e giudica secondo giustizia: uomo g.; giudice g. con tutti; fam., [...] ; fare le parti g., distribuire in parti uguali o in modo proporzionato al diritto di ciascuno; fare le cose g., essere ). c. Talora serve a disapprovare, a ricusare o negare in modo tra ironico e sdegnoso: «Si potrebbe mandare mio fratello» «Giusto ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel [...] giorno soli?; che s. di proposta è questa? c. Com. l’espressione una s. di, usata sia per definire in modo generico e approssimato qualcosa o qualcuno, che non viene ulteriormente specificato, mediante il confronto con tipi analoghi o somiglianti: mi ...
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sterile
stèrile agg. [dal lat. sterĭlis]. – 1. a. In biologia e nel linguaggio com., riferito a individuo umano o animale, che non è atto alla riproduzione, per incapacità di generare (nel maschio) o [...] di coltivazione delle miniere nei quali il minerale utile o manca, o è presente in piccole percentuali, o è disseminato in modo così diffuso da non consentirne un conveniente recupero; lo sterile, che in passato non era utilizzato, è oggi sfruttato ...
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indegno
indégno agg. [lat. indĭgnus, comp. di in-2 e dignus «degno»]. – 1. Di persona, non degno, non meritevole: ebbe il premio benché ne fosse i.; è i. della nostra fiducia; lo dichiararono i. di far [...] con tono più o meno enfatico: hai agito in modo i.; si è presentato vestito in modo indegno; e talora anche scherz.: questo abito è veramente sono stato indegnamente chiamato a questa carica); in modo indegno, vergognoso: in varie occasioni si è ...
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portamento
portaménto s. m. [der. di portare, portarsi]. – 1. a. Modo di atteggiare la persona, il corpo, soprattutto nel muoversi, nel camminare: un p. distinto, elegante, solenne, altero, o stanco, [...] c. In biologia, p. di un animale o di una pianta è l’aspetto generale; sinon. quindi di abito (nel sign. 3 f). d. ant. Modo di vestire, foggia d’abito o di costume. 2. In musica, tecnica di esecuzione nella quale da una nota si passa alla successiva ...
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rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza [...] , o anche poesie, componimenti poetici: Ma dì s’i’ veggio qui colui che fore Trasse le nove r. (Dante), cioè il nuovo modo di poetare; voi ch’ascoltate in rime sparse il suono Di quei sospiri ... (Petrarca); che mal pônno sfogar rade, operose Rime il ...
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onore
onóre s. m. [lat. honos (o honor) -ōris]. – 1. a. In senso ampio, la dignità personale in quanto si riflette nella considerazione altrui (con sign. che coincide con quello di reputazione) e, in [...] con il verbo fare. Con soggetto di persona (più raram. di cosa), fare onore a qualcuno, essere tale o comportarsi in modo che egli possa essere orgoglioso di noi perché l’onore, la gloria, i riconoscimenti che noi otteniamo si riflettono anche su lui ...
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trasentire
v. tr. o intr. [comp. di tra- e sentire] (io trasènto, ecc.; come intr., aus. avere), non com. – Sentire, cioè udire, in modo inesatto, distorto, oppure vagamente, in modo confuso, così da [...] non essere sicuro di aver sentito bene o interpretato in modo giusto (cfr. il più com. traudire): il rumore della strada mi fa t. quello che dici; si ricordò di aver trasentito poco prima vibrare in distanza una macchina (Pavese). ...
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montare
v. intr. e tr. [der. di monte] (io mónto, ecc.; come intr., aus. essere). – 1. intr. a. Andar su, muovere verso un luogo più alto: Né mai qua giù dove si monta e cala Naturalmente, fu sì ratto [...] ; il secondo turno monta a mezzogiorno. e. Con valore causativo, far crescere: m. la panna, le chiare d’uovo, frullarle in modo che aumentino di volume. f. In senso fig., m. la testa a qualcuno, farlo salire in superbia, fargli credere di possedere ...
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trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, [...] un ente culturale in società per azioni; la t. del carattere, del modo di pensare, e sim. 2. Usi e sign. specifici: a. In , per volontà propria, di un diverso tipo sociale in modo da rimanere la stessa conservando i diritti e gli obblighi anteriori ...
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Il modo è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede e al legatario (art. 647 c.c.); può essere altresì previsto a carico del donatario (art. 793 c.c.)...
La forma particolare di essere o di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e simili.
Diritto
Il m. è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede...