logico1
lògico1 (ant. lòico) agg. [dal lat. logĭcus, gr. λογικός, der. di λόγος «discorso, ragionamento»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che concerne la logica o la logica matematica: principî l.; linguaggio [...] punto, non sarebbe l. ritirarsi. Per il soggetto l. in grammatica, v. soggetto. c. Riferito a persona, che ragiona con logica, in modo conforme alla ragione e anche al buon senso: un uomo l., una mente l.; non sei l. se parli così; a voler essere ...
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sicuro
(ant. securo) agg. [lat. secūrus «tranquillo, senza preoccupazioni» (comp. di se-, che indica separazione o privazione, e cura «preoccupazione»)]. – 1. a. Riferito a persona, che non corre alcun [...] certezza, essere persuaso che una cosa, un fatto (o altro), è o è stato, o che, più spesso, sarà in un determinato modo: siamo s. del successo, della vittoria; sei s. di riuscire?; sono s. che vorrai aiutarci; anche a proposito di cose non desiderate ...
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usitato
uṡitato agg. [dal lat. usitatus, propr. part. pass. (con valore passivo) di usitari «usare spesso», frequent. di uti «usare», part. pass. usus], letter. – Frequentemente usato, comune (meno com. [...] di dire usitatissimo; procedimento u. fino a qualche anno fa. Solito, abituale: tutto si svolse nel modo u.; già l’ora u. venuta, ciascuno nel luogo usato s’adunò a ragionare (Boccaccio); si dava questo titolo nel senso più ovvio e più u. (Manzoni ...
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piramidale
agg. [dal lat. tardo pyramidalis]. – 1. Che ha forma di piramide, che è disposto in forma di piramide: guglia p. d’un campanile; cima p. d’una montagna; tende da accampamento di forma p.; [...] l’uno desiderabile sta dinanzi a l’altro a li occhi de la nostra anima per modo quasi piramidale (Dante), in modo cioè che procedendo dal più vicino al più lontano si ampliano come si amplia la piramide procedendo dal vertice verso la base. 2. a. In ...
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piramide
piràmide s. f. [dal lat. pyrămis -ĭdis, e questo dal gr. πυραμίς -ίδος, nome d’origine incerta, connesso in età ellenistica col greco πῦρ «fuoco», e considerato come allusivo alla forma delle [...] fa salire un compagno di cordata sulle sue spalle, in modo che possa raggiungere un appiglio e conficcare un chiodo in In arboricoltura, forma di allevamento di alberi (pero, melo) potati in modo che dal fusto verticale, alto da 3 a 5 m, si dipartono ...
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eolio2
eòlio2 agg. [dal lat. Aeolius, gr. Αἰόλιος]. – Lo stesso che eolico2 (degli antichi Eoli), ma soprattutto con riferimento alla poetessa Saffo e alla poesia fiorita nell’isola di Lesbo: l’e. lira; [...] l’e. carme; la fanciulla e. o la poetessa e., Saffo; su l’itala Grave cetra derivo Per te le corde e. (Foscolo). Modo e., modo dell’antica musica greca, che si identificò con l’ipodorico (v.) e venne così a formare il modo nazionale per eccellenza. ...
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pirata
(ant. pirato) s. m. [dal lat. pirata, gr. πειρατής, der. di πειράω «tentare, assaltare»] (pl. -i, ant. -e). – 1. Chi percorre il mare per assalire e depredare a proprio esclusivo beneficio navi [...] nave pirata. Come locuz. agg., alla pirata, al modo dei pirati, spec. nell’espressione pantaloni (o calzoni) alla a. Persona avida e senza scrupoli che, per lo più in modo fraudolento, trae vantaggio dall’opera altrui, si arricchisce a spese degli ...
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possibile
possìbile agg. [dal lat. possibĭlis, der. di posse «potere»]. – 1. a. In senso assoluto e oggettivo, detto di tutto ciò che può esistere in quanto non contraddice alle leggi generali dell’essere, [...] fatto, compiuto, attuato: se non è p., lasciamo perdere; ho fatto quanto era umanamente p.; rendere p. qualche cosa, fare in modo che questa possa esser fatta (o che, comunque, possa verificarsi): il suo intervento ha reso p. la soluzione del caso. L ...
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mezzo1
mèżżo1 agg. [lat. mĕdius]. – 1. a. Di ogni cosa che (per numero, quantità, grandezza, volume, massa, durata, valore, ecc.) è o si considera la metà dell’intero: m. dozzina, m. migliaio; m. battaglione; [...] per m. o per il m. (ant. per lo m.), lungo la linea mediana. In senso fig., con riguardo al comportamento, al modo d’agire, alla condotta morale, indica una posizione di equilibrio, lontana da ogni eccesso: tenere il giusto m.; la virtù sta nel m ...
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provocare
v. tr. [dal lat. provocare, comp. di pro-1 e vocare «chiamare», propr. «chiamare fuori»] (io pròvoco, tu pròvochi, ecc.). – 1. a. Eccitare, spingere, con la parola o con l’azione, a un comportamento [...] , non mi provocare! b. Assumere volutamente atteggiamenti tali da suscitare il desiderio fisico, da eccitare l’interesse sensuale: ha un modo di camminare che provoca; si diverte a p. gli uomini. 2. a. Causare, determinare l’insorgere di un fatto, di ...
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Il modo è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede e al legatario (art. 647 c.c.); può essere altresì previsto a carico del donatario (art. 793 c.c.)...
La forma particolare di essere o di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e simili.
Diritto
Il m. è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede...