medico3
mèdico3 s. m. [dal lat. medĭcus, propr. uso sostantivato dell’agg. prec.] (pl. -ci). – 1. Chi professa la medicina: albo, ordine dei m.; fare il m., esercitarne la professione; chiamare il m. [...] m. li ricopre la terra, quelli dei ricchi il denaro. 2. a. estens. Chi sa prestare le cure opportune, o fa in qualche modo le funzioni del medico: mio padre è stato un buon m. per me; essere un mezzo m., avere qualche nozione di medicina, spec. nelle ...
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retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, [...] le tre classi di grammatica e prima di quelle di umanità e di filosofia. 2. Nell’uso moderno, con valore spreg., modo di scrivere e di parlare ampolloso e risonante, enfatico e sostanzialmente vuoto, privo o povero di impegno intellettuale, civile e ...
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patto s. m. [lat. pactum, der. di pacisci «patteggiare» (che ha la stessa radice di pax pacis «pace»), part. pass. pactus]. – 1. a. In genere, convenzione, accordo fra due persone o fra due parti: fare, [...] vantaggiose. Frequente soprattutto in alcune locuz.: a ogni p., a qualunque p., a qualsiasi costo, in ogni modo; a nessun p., in nessun modo, per nessun motivo; a patto che ..., a patto di ..., purché (mettendo delle condizioni): accetto di far parte ...
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tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in [...] con l’altrui tolleranza. c. Casa di t. (calco del fr. maison de tolérance), casa in cui viene esercitata, in modo organizzato, la prostituzione femminile, con la tolleranza esplicita (e quindi in forma legale) o tacita dello stato o dell’autorità; è ...
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male1
male1 avv. [lat. male, avv., der. di malus «cattivo»] (in posizione proclitica si tronca comunem. in mal). – 1. a. In modo non buono, non retto, non giusto; in modo non conveniente, non opportuno, [...] mangia male. Prov., chi mal fa mal pensa. b. Con alcuni verbi ha sign. più determinati: andar m., procedere o riuscire in modo contrario al desiderato: gli affari vanno m.; l’esame è andato m.; andare di m. in peggio, di situazione che va peggiorando ...
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dispotismo (raro despotismo) s. m. [der. di despota e dispotico]. – Governo esercitato da una sola persona o da un ristretto gruppo di persone in modo assolutistico e arbitrario, senza alcun rispetto per [...] Ragione, accettazione dell’assolutismo come forma di governo, ecc.). In senso estens. e fig., autorità che si esercita in modo prepotente, oppressivo; atteggiamento ispirato a estremo autoritarismo, a noncuranza o a disprezzo degli altrui diritti. ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia [...] tutto ciò che sente e che pensa). d. A libro, come locuz. agg., di oggetti che si aprono e chiudono in modo simile ai libri. 2. Ciascuna delle partizioni in cui risultano oggi divise opere poetiche o narrative soprattutto classiche, meno spesso opere ...
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dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare [...] quello dell’antagonista: un oratore dalla d. stringente; ridurre al silenzio l’avversario con la propria d.; con senso peggiorativo, modo sottile e capzioso di argomentare: con la sua d. ci metterebbe tutti nel sacco. 2. Nel linguaggio filosofico, il ...
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mano
s. f. [lat. manus -us] (pl. le mani; pop. in alcune regioni d’Italia le mane, con un sing. mana; ant. e dial. le mano [continuazione del plur. lat. manus]. Il sing. può troncarsi anche nell’uso [...] a un’azione non lecita, essere complice o consenziente (cfr. manutengolo); un colpo di m. (v. colpo, nel sign. 3 e). Rispetto al modo dell’agire: lavorare con m. sicura, con m. ferma, con m. maestra; similemente operando a l’artista Ch’a l’abito de l ...
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uòvo (pop. òvo) s. m. [lat. ōvum, lat. volg. ŏvum] (pl. le uòva). – 1. In biologia, il gamete femminile costituito da una cellula di varie dimensioni (detto perciò anche cellula uovo), di forma per lo [...] nel paniere a uno, turbare i suoi piani, i suoi disegni (meno com. accomodare le u. nel panierino, disporre le cose in modo da averne vantaggio a scapito di qualcun altro); cercare il pelo nell’u., fare un’indagine, una ricerca, una critica pedante ...
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Il modo è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede e al legatario (art. 647 c.c.); può essere altresì previsto a carico del donatario (art. 793 c.c.)...
La forma particolare di essere o di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e simili.
Diritto
Il m. è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede...