stranezza
stranézza s. f. [der. di strano]. – 1. a. Il fatto, la caratteristica di essere strano, cioè insolito, singolare, stravagante: a nessuno sfuggì la s. del suo comportamento, di quelle sue parole; [...] tutti si voltavano a guardarla per la s. del suo modo di vestire; mi è simpatica proprio per la sua s.; è successo così, per una s. del caso. b. s. positiva e una con s. negativa, in modo che la somma algebrica dei numeri quantici di stranezza rimanga ...
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eurogiudice
s. m. Magistrato europeo. ◆ Oggi, invece, a denunciare il pericolo di un’Europa in mano agli euroburocrati (e agli eurogiudici di «forcolandia») sono le destre. Tutto ciò nel momento di massima [...] , non è di questo parere. Gli eurogiudici rifiutano la logica del colpo di spugna, in modo particolare quando la violazione abbia causato «danni a privati». Un modo per evitare la beffa a chi abbia già subìto un abuso. (Claudio Laugeri, Stampa, 11 ...
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retorico
retòrico (ant. o raro rettòrico) agg. e s. m. [dal lat. rhetorĭcus, gr. ῥητορικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Di retorica, che riguarda la retorica: arte r.; scuola r.; la tradizione r. antica; [...] estimato, ma avrebbe detto esser Tulio medesimo o forse Quintiliano (Boccaccio). ◆ Avv. retoricaménte, in modo retorico: un discorso retoricamente vuoto e altisonante; in modo conforme alle norme della retorica: un’arringa retoricamente perfetta. ...
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esagerare
eṡagerare v. tr. e intr. [dal lat. exaggerare, der. di agger «terrapieno»; propr. «ammonticchiare come un argine»] (io eṡàgero, ecc.). – 1. tr. Far parere maggiore del vero; presentare, rappresentare, [...] artistica: e. le tinte, i colori, gli effetti; e. nel gesto, nella voce, nella recitazione. 3. rifl., ant. Esagerarsi, alterarsi, riscaldarsi, mostrare in modo eccessivo la propria indignazione. ◆ Part. pass. eṡagerato, anche come agg. (v. la voce). ...
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favorire
v. tr. [der. di favore] (io favorisco, tu favorisci, ecc.). – 1. a. Dimostrare il proprio favore a una persona, accordandole aiuto e protezione e agendo in modo da spianarle la via per una buona [...] per gradire), come risposta nell’accettare un’offerta del genere. Talora, spec. se con l’infinito espresso, può essere modo brusco di dare un ordine: favorisca tacere!; soprattutto da parte di agenti della Polizia di Stato: favorisca seguirmi al ...
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considerabile
consideràbile agg. [der. di considerare]. – 1. non com. Che merita considerazione, che è degno d’essere preso in considerazione: ragioni c.; una proposta considerabile. 2. Notevole, grande, [...] importante (meno com. di considerevole): quel borgo, già c., era anche un castello (Manzoni). ◆ Avv. considerabilménte, in modo notevole, in modo degno di considerazione: il suo stato di salute è considerabilmente migliorato (è molto meno com. di ...
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annalistico
annalìstico agg. [der. di annali, annalista] (pl. m. -ci). – Proprio degli annalisti (particolarm. romani); anche, di storia scritta al modo degli annali, in cui la narrazione segue un ordine [...] rigorosamente cronologico. ◆ Avv. annalisticaménte, in forma di annali, al modo degli annalisti: storia narrata annalisticamente. ...
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querimonioso
querimonióso agg. [dal lat. tardo querimoniosus, der. di querimonia (v. la voce prec.)], non com. – Lamentevole, lamentoso: bambini che giocavano, i più piccoli guardati da sorelle grandette [...] . (I. Calvino); persona q., che ha la tendenza a fare querimonie, a lamentarsi cioè con frequenza, per motivi anche futili e in modo inopportuno; con voce q., con tono querimonioso. ◆ Avv. querimoniosaménte, in modo querimonioso, con tono di lamento. ...
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puntuale
puntüale agg. [der. di punto2, in varî sign.]. – 1. Che arriva all’ora stabilita, alla data fissata, senza ritardare: essere p.; arrivare p. a un appuntamento, al lavoro; vieni a prendermi alle [...] momento del suo sviluppo, nel suo inizio o nel suo compimento; si contrappone a durativo. ◆ Avv. puntualménte, in modo puntuale, con puntualità, senza ritardi: la prossima volta cerca di arrivare puntualmente; lo spettacolo è cominciato puntualmente ...
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grigio
grìgio agg. e s. m. [dal germ. grīs] (pl. f. -gie o -ge). – 1. agg. a. Nell’uso com., definisce (anche come s. m.) un colore che dà all’occhio sensazioni intermedie tra bianco e nero, più o meno [...] g., corpo trasparente o riflettente o diffondente dotato di fattore di assorbimento minore dell’unità ma non selettivo, in modo che la luce da esso trasmessa o riflessa o diffusa ha intensità minore di quella incidente, ma la medesima composizione ...
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Il modo è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede e al legatario (art. 647 c.c.); può essere altresì previsto a carico del donatario (art. 793 c.c.)...
La forma particolare di essere o di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e simili.
Diritto
Il m. è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede...