prezioso
prezióso agg. [dal lat. pretiosus (der. di pretium «prezzo, pregio»), propr. «costoso, di gran prezzo»]. – 1. a. Che ha grande valore economico, grande pregio, gran prezzo: Né mai saggio nocchier [...] Les précieuses ridicules, scritta nel 1659 da Molière). ◆ Avv. preziosaménte, in modo prezioso, con ricchezza e ricercatezza: una coperta preziosamente ricamata; in modo geloso, scrupoloso, con grande cura: custodire preziosamente un libro caro. ...
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visione
viṡióne s. f. [dal lat. visio -onis, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – 1. a. Il processo di percezione degli stimoli luminosi, la funzione e la capacità di vedere: v. vicina, lontana, [...] o quella scena, è una v. indimenticabile, meravigliosa; aperta la porta, si presentò ai nostri occhi una v. raccapricciante. 3. fig. Modo di vedere, concetto o idea personale che si ha in merito a qualcosa: avere una v. esatta, o inesatta, errata, di ...
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pecorino
agg. [dal lat. tardo pecorĭnus, der. di pecus pecŏris «pecora»]. – Di pecora, della pecora: lana p.; ant., carta p. (o assol. pecorina s. f.), cartapecora; e con riferimento all’aspetto, al [...] ) o di agnello (p. siciliano), dalla pasta dura, compatta, bianca o leggermente paglierina, di sapore piccante. Locuz. avv. alla pecorina, al modo delle pecore, in posizione carponi (in partic. come posizione di coito). ◆ Avv. pecorinaménte, in ...
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poggiare2
poggiare2 (o puggiare) v. intr. [der. di poggia] (io pòggio, ecc.; aus. avere, ma i tempi comp. sono rari). – 1. a. Nel linguaggio di marina, governare una nave in modo da allontanarne la prua [...] dalla direzione da cui spira il vento, e quindi, in partic., orientare un veliero in modo da prendere meglio il vento, da favorirne l’azione sulla velatura (è il contr. di orzare): poggia!, ordine al timoniere e ai marinai di compiere la manovra ...
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consueto
consüèto agg. [dal lat. consuetus, part. pass. di consuescĕre «abituarsi»]. – 1. Che è costante nell’uso, quindi ordinario, usuale, solito: il vitto c.; all’ora c.; riunirsi per la c. cerimonia; [...] riferito a persona, essere c., essere avvezzo, esser solito. è c. a coricarsi presto. 2. Come s. m. con valore neutro, consuetudine, modo solito: ho mangiato più del c.; procedere secondo il c.; locuz. avv. di consueto, per consueto, di solito. ...
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insensato
agg. [dal lat. tardo insensatus, comp. di in-2 e sensatus «sensato»]. – 1. a. Di persona che opera senza senno o con poco senno, che per abito mentale o per influenza di fatti esterni non è [...] nella loro gravità o importanza, e agisce perciò in modo irragionevole, o imprudente, o contrario al buon senso, di sensi, stordito: stava immobile, fissandomi come insensato. ◆ Avv. insensataménte, in modo insensato: parlare, agire insensatamente. ...
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aruspicare
v. intr. [der. di aruspice] (io arùspico, ecc.; aus. avere), ant. raro. – Trarre presagi al modo degli aruspici: questo modo dello a. (Machiavelli). ...
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strombazzare
v. tr. e intr. [der. di tromba, col pref. s- (nel sign. 6) e con suff. frequent. e pegg.]. – 1. tr. Divulgare un fatto con esagerato rilievo e clamore, dandogli pubblicità eccessiva e vantandolo [...] ) che aveva vinto il concorso. 2. intr. (aus. avere) a. non com. Suonare la tromba in modo inesperto. b. Suonare ripetutamente e in modo molesto il clacson di automezzi: un corteo di macchine strombazzava fastidiosamente lungo il corso; tutta la ...
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prigioniero
prigionièro (ant. pregionièro, prigionière) agg. e s. m. (f. -a) [dal fr. prisonnier, der. di prison «prigione1»]. – 1. a. Che, o chi, è tenuto rinchiuso in un luogo in modo da essere privato [...] ; una delle estremità (radice) viene completamente avvitata in un foro di uno dei pezzi da collegare, realizzando in tal modo una colonnetta filettata; mediante un dado avvitato all’estremità libera si può collegare al primo pezzo il secondo. 3. Come ...
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peculiare
agg. [dal lat. peculiaris, der. di peculium «sostanze, proprietà»]. – 1. Singolare, particolare, proprio di una determinata cosa o persona (o di un insieme di cose o persone), oppure di una [...] , la velocità dovuta al loro moto peculiare. 2. Nel diritto romano, che si riferisce al peculio: servo p., il servo che disponeva del peculio. ◆ Avv. peculiarménte, in modo peculiare, in modo specifico: un uso peculiarmente toscano della parola. ...
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Il modo è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede e al legatario (art. 647 c.c.); può essere altresì previsto a carico del donatario (art. 793 c.c.)...
La forma particolare di essere o di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e simili.
Diritto
Il m. è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede...