parte [lat. pars partis]. - ■ s. f. 1. a. [ciascuna delle cose in cui un intero è diviso o può essere diviso, sia che esse siano materialmente staccate l'una dall'altro, sia che possano essere considerate [...] p. l'ho fatta; è una p. ingrata quella che mi è assegnata] ≈ compito, incarico, mansione, ruolo, (lett.) ufficio. c. (fig.) [modo di comportarsi nei confronti di una persona, sempre con allusione ad azione biasimevole: è una p. che non m'aspettavo da ...
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trattare [dal lat. tractare, der. di tractus, part. pass. di trahĕre "trarre"]. - ■ v. tr. 1. a. [usare strumenti o arnesi inerenti alla propria attività: sapere t. le armi] ≈ adoperare, impiegare, maneggiare, [...] , anche con la prep. con del secondo arg.: t. qualcuno bene, con gentilezza] ≈ comportarsi (con, verso). b. [avere un certo modo di fare verso qualcuno, anche con un compl. predicativo introdotto da da, come: t. qualcuno da (o come un) estraneo ...
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tratto² s. m. [lat. tractus -us, der. di trahĕre "trarre"]. - 1. [singolo movimento di matita, di penna, ecc., e, anche, l'effetto tracciato: cancellare con un t. di penna] ≈ frego, linea, riga, segno. [...] 6. [durata più o meno lunga di tempo: un lungo t. di secoli] ≈ intervallo, periodo, spazio (di tempo). ▲ Locuz. prep.: a tratti [in modo non continuato, a intervalli: è un dolore che compare a tratti] ≈ a volte, di quando in quando, di tanto in tanto ...
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lontano [lat. ✻longitanus, der. di longe "lontano, lungi"]. - ■ agg. 1. a. [che si trova a grande distanza nello spazio: recarsi in un posto l.; il paese è l. pochi chilometri] ≈ (lett.) discosto, distante, [...] invocazione a non avvicinarsi a qualcosa o a qualcuno: alla l. da certa gente!] ≈ a distanza, alla larga. 2. (fig.) [in modo generico, senza decisione e sim.: prenderla alla l.] ≈ alla larga, da (o di) lontano. ↔ di petto, direttamente. 3. (fig.) [di ...
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uso² s. m. [lat. usus -us, der. di uti "usare", part. pass. usus]. - 1. a. [il servirsi di una cosa in modi e per scopi particolari: si consiglia l'u. delle catene; oggetto che serve a più usi] ≈ impiego, [...] l'u. della ragione] ≈ capacità, facoltà. c. (giur.) [diritto di godere di un bene altrui] ≈ godimento. ‖ fruizione, usufrutto. d. [modo in cui si usa un oggetto: non conosco l'u. di questo strumento] ≈ impiego, utilizzo. ‖ funzione, scopo. 2. [il ...
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via² s. f. [lat. via, affine a vehĕre "trasportare"]. - 1. a. [striscia di terreno, più o meno larga e di varia estensione in lunghezza, attraverso la quale si svolgono il transito e la circolazione delle [...] il malato è in v. di guarigione] ≈ in fase (o corso) di, sulla strada di. 3. (fig.) a. [attività lavorativa: scegliere la v. degli studi] ≈ carriera, strada. b. [modo di vita, spec. in senso morale: s'è messo su una brutta v.] ≈ indirizzo, strada. c ...
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visione /vi'zjone/ s. f. [dal lat. visio -onis, der. di vidēre "vedere"]. - 1. a. [funzione e capacità di vedere: v. binoculare] ≈ vista. b. [il vedere una cosa per esaminarla, trarne notizie utili, ecc.] [...] è una v.] ≈ castello in aria, chimera, fantasia, illusione, sogno, utopia. c. [cosa che si vede e che colpisce in modo particolare: dalla finestra si gode una v. meravigliosa] ≈ panorama, scenario, spettacolo, vedere, veduta, vista, visuale. 3. (fig ...
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meglio /'mɛʎo/ [lat. mĕlius, neutro di melior -oris "migliore"; trattato anche in ital. come comparativo di bene]. - ■ avv. 1. [come compar. dell'avv. bene, in modo migliore: riuscire m. nelle materie [...] prevalere. ↑ trionfare. ↔ avere la peggio, perdere. ↑ soccombere. ▲ Locuz. prep.: alla (bell'e) meglio [come meglio si può, cioè in modo raffazzonato: tirare avanti alla (bell'e) meglio] ≈ alla buona, alla meno peggio. ■ s. m., solo al sing. [la cosa ...
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ammodo /a'm:ɔdo/ (o a modo) [grafia unita di a modo, con cons. epentetica]. - ■ avv. [in modo opportuno] ≈ adeguatamente, a dovere, appropriatamente, (fam.) appuntino, come si deve, con cura, convenientemente, [...] per bene. ↔ male, sconvenientemente. ■ agg. invar. [di persona, che si comporta in modo appropriato] ≈ buono, corretto, cortese, fine, perbene. ↑ squisito. ‖ adeguato, appropriato, ben educato, educato, opportuno. ↔ maleducato, scorretto, scortese, ...
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così /ko'si/ [lat. eccu(m) sic]. - ■ avv. [nel modo che si vede, che s'è detto o che si sta per dire: c. va il mondo; non parlare c.; tutti lo chiamano c.; ha detto proprio c.; Canti, e c. trapassi Dell'anno [...] Espressioni: (e) così via (o dicendo o discorrendo) ≈ eccetera; fam., né così né cosà ≈ in nessun modo. ■ agg. 1. [riferito all'aspetto di una cosa: mi piacerebbe un vestito così; non ho mai visto un uomo c.; parole c. non ne ho mai sentite] ≈ (lett ...
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Il modo è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede e al legatario (art. 647 c.c.); può essere altresì previsto a carico del donatario (art. 793 c.c.)...
La forma particolare di essere o di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e simili.
Diritto
Il m. è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede...