loquela /lo'kwɛla/ s. f. [dal lat. loquela, der. di loqui "parlare"], lett. - 1. [facoltà di parlare: perdere la l.] ≈ (lett.) favella, linguaggio, parola. 2. (estens.) [modo di parlare tipico di un popolo, [...] di un gruppo e sim.: La tua l. ti fa manifesto Di quella nobil patria natio A la qual forse fui troppo molesto (Dante)] ≈ dialetto, (lett.) favella, idioma, lingua, linguaggio, parlata ...
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scostare [der. di accostare, con cambiamento di pref.] (io scòsto, ecc.). - ■ v. tr. 1. [porre una cosa o una persona lontana da ciò cui era accostata, anche con la prep. da del secondo arg.: s. il tavolo [...] ‖ separare, spostare. ⇑ allontanare. ↔ accostare (a), addossare (a), giustapporre, ravvicinare (a). ⇑ avvicinare (a). 2. (fig.) [fare in modo di non incontrare qualcuno: da quando è caduto in disgrazia tutti lo scostano] ≈ evitare, fuggire, scansare ...
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losco /'losko/ [lat. lŭscus "cieco da un occhio; guercio"] (pl. m. -chi). - ■ agg. 1. [di chi guarda di traverso per animo corrucciato, invidia e sim.: sguardo l.] ≈ bieco, obliquo, torvo. ‖ ostile. 2. [...] (fig.) [di assai dubbia onestà: un tipo l.; affari l.] ≈ ambiguo, dubbio, equivoco, sospetto. ↔ chiaro, limpido, onesto, pulito, trasparente. ■ avv. [in modo ostile] ≈ biecamente, di traverso, storto. ...
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poltiglia /pol'tiʎa/ s. f. [dal fr. ant. poltile, lat. pulticŭla, dim. di puls pultis "polta"]. - 1. [miscuglio semiliquido di sostanze varie, per lo più di aspetto disgustoso] ≈ intruglio, (region.) paciugo, [...] qualcuno] ≈ disintegrare, distruggere, (fam.) fare a pezzi, massacrare, (scherz.) ridurre in polpette. ↓ conciare male (o in malo modo o per le feste). 2. (estens.) [terra fangosa] ≈ belletta, fanghiglia, fango, (lett.) limo, (lett.) loto, melma ...
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Fabio Rossi
giusto. Finestra di approfondimento
giuste - L’agg. g. può essere riferito a persone, situazioni o cose ed esprime valori che vanno dalla moralità all’adeguatezza a un modello. G. può essere [...] e sim.) va bene per qualcuno si usa dire che è adatta (a,per), appropriata (a,per) o g. ƒper), o, in modo più formale, acconcia, adeguata, confacente, congrua, idonea, opportuna, ecc. Tra questi agg., g. è il più intens., perché sottolinea l’opzione ...
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polverizzare /polveri'dz:are/ [dal lat. tardo pulverizare, der. di pulvis -vĕris "polvere"]. - ■ v. tr. 1. a. [ridurre una sostanza solida in polvere: p. la pietra] ≈ sfarinare. b. (estens.) [ridurre una [...] .) [ridurre un liquido in goccioline molto minute] ≈ atomizzare, nebulizzare, vaporizzare. 3. (fig.) [superare, scavalcare in modo evidente: p. un record] ≈ annientare, disintegrare, distruggere, mandare in frantumi. 4. [cospargere di sostanza in ...
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luce s. f. [lat. lūx lūcis, ant. ✻louk-s, affine all'agg. gr. leukós "brillante, bianco"]. - 1. (fis.) [radiazione elettromagnetica, costituita da determinate lunghezze d'onda, alla quale è dovuta la possibilità, [...] (lett.) defungere, morire (fam.) tirare le cuoia, (lett.) trapassare. ▲ Locuz. prep.: fig., alla luce del sole [in modo manifesto, senza inutili sotterfugi e sim.: agire alla l. del sole] ≈ apertamente, manifestamente. ‖ pubblicamente. ↔ di nascosto ...
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uzzolo /'udz:olo/ s. m. [forse affine a uzza "aria pungente"], tosc. - [il desiderare qualcosa in modo acuto e improvviso: gli è venuto l'u. della caccia] ≈ capriccio, desiderio, ghiribizzo, (pop.) gnagnera, [...] (fam.) grillo, (fam.) pallino, (non com.) schiribizzo, (fam.) ticchio, voglia. ‖ sfizio ...
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ludibrio /lu'dibrjo/ s. m. [dal lat. ludibrium, der. di ludĕre "schernire, farsi beffe"]. - 1. [azione di deridere in modo grave e oltraggioso: esporre al pubblico l.] ≈ derisione, dileggio, scherno. 2. [...] (estens.) [oggetto di derisione: era il l. di tutti] ≈ sollazzo, trastullo, zimbello ...
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scrittura s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre "scrivere"]. - 1. a. [modalità dello scrivere: s. ideografica, alfabetica] ≈ Ⓣ (filol.) scriptio. b. [modo individuale di tracciare [...] segni linguistici scritti: bella, brutta s.; s. chiara, confusa; fare esercizio di s.] ≈ (fam.) calligrafia, grafia. c. (estens.) [il risultato dell'operazione dello scrivere: una s. illeggibile] ≈ scritto. ...
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Il modo è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede e al legatario (art. 647 c.c.); può essere altresì previsto a carico del donatario (art. 793 c.c.)...
La forma particolare di essere o di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e simili.
Diritto
Il m. è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede...