fradicio /'fraditʃo/ [metatesi di fracido]. - ■ agg. (pl. f. -ce o -cie) 1. a. [non più commestibile: un uovo f.; pesce f.; mele f.] ≈ (fam.) andato a male, avariato, (fam.) cattivo, guasto, marcio, putrido. [...] ↑ putrefatto. ↔ (fam.) buono, commestibile, fresco, integro, sano. b. (fig.) [che si comporta in modo moralmente condannabile: una società ormai f.] ≈ corrotto, disonesto, guasto, immorale, marcio. ↔ integro, onesto, (lett.) probo, retto. 2. (estens ...
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servire [lat. servire, propr. "essere schiavo", da servus "schiavo"; nel sign. 3 dell'uso tr. per calco dell'ingl. (to) serve] (io sèrvo, ecc.). - ■ v. tr. 1. (lett.) [essere servo di qualcuno, soggetto [...] dei clienti: la servo subito] ≈ ‖ soddisfare. ● Espressioni: fig., scherz., servire di barba e capelli [trattare qualcuno nel modo che si merita] ≈ (fam.) aggiustare, (fam.) conciare per le feste, sistemare. d. [svolgere un'attività a servizio dello ...
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servitore /servi'tore/ s. m. [dal lat. tardo servitor -oris, der. di servire "servire"]. - 1. (f. -tora; lett. -trice) (non com.) [persona addetta ai lavori domestici in una casa signorile: s. in livrea] [...] famiglio, [se giovane uomo] valletto. ↔ ‖ *padrone. 2. (f. -tora; lett. -trice) (estens.) [persona pronta ad adoperarsi in ogni modo per una causa, un ideale e sim.: un fedele s. della libertà] ≈ campione, difensore, paladino. ↓ sostenitore. 3. (fig ...
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adattare [dal lat. adaptare]. - ■ v. tr. 1. [rendere adatto] ≈ accomodare, adeguare, aggiustare, arrangiare, assestare, conformare, ristrutturare, sistemare, trasformare. 2. [collocare in modo opportuno, [...] con la prep. a del secondo arg.: a. lo scudo al braccio] ≈ applicare, sistemare. 3. (cinem.) [tradurre per il cinema o per la televisione, anche con la prep. da del secondo arg.: a. un film dall'americano] ...
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fraintendere /frain'tɛndere/ v. tr. [der. di intendere, col pref. fra-] (coniug. come intendere). - [intendere una cosa per un'altra, capire in modo diverso dal giusto, anche assol.: hai frainteso le mie [...] parole; cercate di non f.] ≈ (fam.) capire una cosa per l'altra, equivocare, (fam.) prendere fischi per fiaschi (o un abbaglio o lucciole per lanterne), travisare. ↑ distorcere, falsare. ↔ afferrare, capire, ...
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cipiglio /tʃi'piʎo/ s. m. [forse da ✻sorcipiglio, ✻sorpiciglio, lat. supercilium "sopracciglio; superbia"]. - 1. [increspamento della fronte e corrugamento delle ciglia, in segno di superbia o sdegno]. [...] 2. (estens.) [aspetto severo, detto spec. in riferimento a modo di guardare] ≈ ↓ severità. ‖ corruccio, sdegno. ...
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sesto /'sɛsto/ s. m. [uso sost. di sesto agg. num. ord.]. - (archit.) [linea curva d'intradosso dell'arco] ▲ Locuz. prep.: a sesto acuto ≈ ogivale; a tutto sesto ≈ semicircolare; fig., in sesto 1. [in [...] modo da ripristinare una situazione di normalità: rimettere in s. i propri affari] ≈ a posto, in ordine. ↔ a soqquadro, in disordine. 2. [di persona, che si trova in condizioni psicofisiche normali: sentirsi in s.] ≈ a posto, in forma. ↔ fuori forma. ...
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mane s. f. [lat. mane "di mattina, al mattino", dall'agg. manis "buono"], lett. - [parte del giorno compresa tra aurora e mezzogiorno] ≈ mattina, mattinata, mattino. ▲ Locuz. prep.: lett., da mane a sera [...] [in modo continuo: parlare da m. a sera] ≈ continuamente, di continuo, incessantemente, ininterrottamente, sempre, senza sosta. ↔ mai. ...
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addio /a'd:io/ [dalla locuz. a Dio, sottint. "ti raccomando" o sim.] (con la prep. a o assol.). - ■ interiez. 1. [forma di congedo, spec. quando il distacco è definitivo] ≈ ‖ arrivederci, ciao. ● Espressioni: [...] , congedo, distacco, saluto, separazione. ● Espressioni: fig., dare l'addio (a qualcuno o qualcosa) [lasciare qualcosa in modo definitivo] ≈ rinunciare, ritirarsi (da: si è ritirata dalle scene), salutare (ø). □ dire addio (a qualcuno o qualcosa ...
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addirittura (ant. a dirittura) avv. [grafia unita di a dirittura] - 1. [in modo assoluto] ≈ assolutamente, proprio, senz'altro, veramente. 2. [anche come risposta enfatica: "Pretende duemila euro di risarcimento" [...] "Addirittura!"] ≈ nientedimeno, nientemeno, (pop.) nientepopodimeno, perfino, persino ...
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Il modo è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede e al legatario (art. 647 c.c.); può essere altresì previsto a carico del donatario (art. 793 c.c.)...
La forma particolare di essere o di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e simili.
Diritto
Il m. è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede...