polo1
pòlo1 s. m. [dal lat. polus, gr. πόλος, propr. «asse, perno», affine a πέλομαι «muoversi, girare»]. – 1. In astronomia, ciascuno dei due punti d’intersezione dell’asse di rotazione di una stella [...] nella teoria delle funzioni, si dice che una funzione analitica di una variabile x ha un polo in xo quando il limite del modulo della funzione per x che tende a xo è infinito. 6. In fisica: p. magnetico, ciascuna delle due estremità di una sbarretta ...
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momento
moménto s. m. [dal lat. momentum, der. della radice di movere «muovere»; propr. «movimento, impulso; piccolo peso che determina il movimento e l’inclinazione della bilancia», da cui i sign. estens. [...] di ugual valore e di segno opposto, poste a una certa distanza l’una dall’altra, è il vettore avente per modulo il prodotto del valore delle cariche per la loro distanza e per direzione quella dalla carica negativa alla carica positiva; m. magnetico ...
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valuta
s. f. [der. di valere, part. pass. ant. valuto]. – 1. ant. a. Valore economico di un oggetto ragguagliato in denaro, e in partic. di monete e titoli: un gioiello di grande v.; una moneta d’oro [...] ; con questo sign. si usa ancora, nel linguaggio econ., nell’espressione sistema della v. indice, lo stesso che regime del modulo tabulare (v. tabulare1, n. 5). 2. Termine generico per indicare le monete in circolazione e i titoli fiduciarî che le ...
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programma
s. m. [dal lat. tardo programma -mătis, gr. πρόγραμμα -ματος, der. di προγράϕω, propr. «scrivere prima»] (pl. -i). – 1. Enunciazione particolareggiata, verbale o scritta, di ciò che si vuole [...] a differenza dei programmi di controllo, è destinato all’elaborazione e alla risoluzione dei problemi; p. principale, il modulo iniziale di un programma, che richiama i varî sottoprogrammi necessarî all’esecuzione delle diverse fasi dell’elaborazione ...
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riempire
(non com. rïémpiere, ant. o poet. rémpiere) v. tr. [comp. di ri- e empire (o empiere)] (io rïémpio, ecc.; coniug. come empire). – 1. Far pieno; è in genere lo stesso che empire, ma è più com. [...] esercito o di un organismo burocratico, industriale, ecc., mediante nuovi soldati o nuovi impiegati che occupino i posti rimasti vacanti; in partic., r. un modulo, un formulario, un vaglia, ecc., scrivere negli spazî o nelle righe lasciati in bianco. ...
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scalare1
scalare1 agg. e s. m. [dal lat. scalaris, der. di scalae -arum «scala» (v. scala)]. – 1. agg., non com. Fatto o disposto a scala; più com. in senso fig., che cresce o decresce gradualmente, [...] s.; sono invarianti scalari il prodotto s. di due vettori, dato dal prodotto del coseno dell’angolo compreso tra i vettori dati e i moduli di questi (che è massimo quando i due vettori sono paralleli e nullo quando i due vettori sono ortogonali) e il ...
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onciale
(non com. unciale) agg. e s. f. [dal lat. tardo uncialis, che tradizionalmente si identifica con l’agg. uncialis «di un’oncia; alto un pollice», ma è forse un der. di uncus «uncino»]. – Scrittura [...] dal sec. 4° al sec. 9° in codici greci e latini, caratterizzata dalle forme rotonde delle lettere, dalla fluidità del tratteggio e dalla compressione in un modulo bilineare. Analogam., carattere, lettera o., che appartiene a tale tipo di scrittura. ...
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polibenzamide
polibenżamide (o polibenżammide) s. f. [comp. di poli-, benz(oico) e am(m)ide]. – In chimica organica, prodotto della policondensazione degli acidi p- e m- aminobenzoici, termoplastico, [...] di notevole resistenza al calore e, dopo stiramento, di eccezionale resistenza meccanica ed elevatissimo modulo elastico, per cui viene usato soprattutto per filati speciali e come rinforzo di pneumatici. ...
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ondulatorio
ondulatòrio agg. [der. di ondulare]. – Che si manifesta con onde o si propaga per onde: movimento o.; terremoto o., scosse ondulatorie. In fisica, teorie o. (in contrapp. a corpuscolari), [...] , la descrizione dell’evoluzione temporale di un sistema microscopico per mezzo di una funzione d’onda, il quadrato del cui modulo esprime, istante per istante, la probabilità che il sistema si trovi in un determinato stato: in questo senso, la ...
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rigidita
rigidità s. f. [dal lat. rigidĭtas -atis, der. di rigĭdus «rigido»]. – 1. Il fatto di essere rigido, lo stato e la condizione di ciò che è rigido, in senso proprio: r. di un materiale; per non [...] farsi scorgere, cercò di mantenere una r. assoluta. In partic.: a. Nella teoria dell’elasticità, lo stesso che rigidezza; modulo di r. è detta, a volte, la costante μ di Lamé. b. In elettrotecnica, r. dielettrica, il gradiente di tensione che ...
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Architettura
Misura convenzionale che stabilisce il rapporto fra le varie parti di un edificio e una unità base di misura.
Nell’architettura dell’età classica greca e romana l’unità base della composizione architettonica solitamente è il diametro...
MODULO
Gustavo Giovannoni
. Arichitettura. - La tendenza, assai frequente nei teorici delle questioni estetiche, di riportare le espressioni d'arte al formalismo di norme e rapporti fissi, ha trovato nell'architettura le sue massime applicazioni....