poichilocitosi
poichilocitòṡi s. f. [der. di poichilocito, col suff. medico -osi]. – In ematologia, presenza nel sangue circolante di globuli rossi di forma diversa: il termine è usato per indicare sia [...] condizioni caratterizzate da un’unica anomalia morfologica (drepanocitosi, sferocitosi, ecc.), sia la presenza contemporanea nello stesso individuo di globuli rossi di molteplice morfologia (a racchetta, a stella, a pera, a clessidra, ecc.). ...
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emanatismo
s. m. [der. di emanare]. – Dottrina filosofica e religiosa (detta anche, meno comunem., emanazionismo), propria del neoplatonismo e delle correnti di pensiero che ne sono influenzate, secondo [...] la quale il molteplice trae origine da un principio (l’Uno o altra realtà prima) attraverso un processo di emanazione che non comporta diminuzione del principio stesso, simile al diffondersi della luce da un punto luminoso. ...
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molteplicita
molteplicità (non com. moltiplicità; ant. multiplicità) s. f. [dal lat. tardo multiplicĭtas -atis]. – 1. Il fatto di essere molteplice o, più spesso, di essere molteplici (cioè più d’uno [...] e di vario genere o aspetto): m. di interessi culturali; m. di significati di un vocabolo. Si contrappone generalm. a unità, unicità, spec. in filosofia: la giustificazione platonica della m. degli enti; ...
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moltiplicare
(ant. multiplicare) v. tr. [dal lat. multiplicare, der. di multĭplex -plĭcis «molteplice»] (io moltìplico, tu moltìplichi, ecc.). – 1. a. Rendere numericamente molte volte maggiore, o in [...] genere accrescere notevolmente di numero, di quantità, d’intensità: m. i guadagni, le spese; m. le scuole, gli uffici; l’assenza di un collega ha moltiplicato il mio lavoro; m. i proprî sforzi, il proprio ...
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neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è [...] con il Bene, ma al di là dell’essere e delle sue determinazioni concettuali, la teoria dell’emanazione del molteplice dal primo principio (l’Uno, il Bene) attraverso intermediarî, una visione vitalistica e organicistica della realtà, una teoria della ...
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monade
mònade s. f. [dal lat. tardo monas -ădis, gr. μονάς -άδος «unità», der. di μόνος «solo»]. – 1. In filosofia, termine usato per indicare l’unità in quanto principio di molteplicità o le unità costitutive [...] ; in questo senso il termine torna nel platonismo sempre legato al problema della fondazione o produzione del molteplice. Esso assume una densità nuova in Giordano Bruno, sempre legata alla tradizione pitagorica, ma soprattutto prende significato ...
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dimensione
dimensióne s. f. [dal lat. dimensio -onis «misura», der. di dimetiri «misurare», part. pass. dimensus]. – 1. a. Ciascuna delle misure che determinano l’estensione di un corpo (lunghezza, larghezza, [...] più o meno consapevole di nuove accezioni del linguaggio scient.), modo o concezione di vita, soprattutto in relazione a una molteplice possibilità di interpretare, affrontare o vivere la realtà: aspirare a un’altra d., a una nuova d. di vita; Maria ...
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periodo
perìodo s. m. [dal lat. periŏdus (nel senso temporale e grammaticale), gr. περίοδος, propr. «circuito, giro», comp. di περι- «peri-» e ὁδός «via»]. – 1. a. In generale, nel linguaggio scient., [...] un punto in alto, nel medioevo da un punto seguito da una lineetta verticale (.|) o da un punto «molteplice» (.:, :., :-), che indicava la fine del periodo, come il punto dell’interpunzione moderna. ◆ Dim. periodino, periodétto; accr. periodóne; pegg ...
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lògos s. m. [traslitt. del gr. λόγος, che è dal tema di λέγω «dire», con vocalismo o]. – Nel pensiero greco, il termine indica la «parola» come si articola nel discorso, quindi anche il «pensiero» che [...] 45 d. C.) assume una precisa personalità come prima potenza espressa da Dio, con funzione mediatrice fra il creatore e il molteplice. Nella letteratura cristiana antica il lògos è, secondo il Vangelo di Giovanni, il verbo di Dio (lat. verbum Dei) che ...
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apprensione
apprensióne s. f. [dal lat. tardo apprehensio -onis]. – 1. Atto, facoltà dell’apprendere. Con sign. più specifico, nella filosofia scolastica, l’atto col quale l’intelletto concepisce un’idea [...] questa alcun giudizio; in Kant (nella 1ª ediz. della sua Critica della ragion pura), l’atto dell’immaginazione che riunisce il molteplice dell’intuizione sensibile: a. empirica, che ci dà le nozioni sensibili; a. a priori, o sintesi pura dell’a., che ...
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molteplice
moltéplice [agg. Der. del lat. multiplex "piegato più volte", comp. di multus "molto" e del tema di plicare "piegare"] [LSF] Che si compone di più parti (non necessariamente uguali), in contrapp. a semplice e talora come estensivo...
In medicina, la visione molteplice di un oggetto (se duplice, triplice è detta diplopia, triplopia): può essere binoculare, dovuta a un difetto di convergenza per paralisi dei muscoli oculari estrinseci, o monoculare, per differenza di rifrazione...