volare2
volare2 v. intr. [lat. vŏlare, riferito agli uccelli, ma usato anche in senso fig. per indicare grande rapidità] (io vólo, ecc.; l’aus. è per lo più avere: si usa essere quando il verbo è accompagnato [...] momento della morte: è volata in Paradiso (o nel regno dei beati, alla gloria di Dio, ecc.) l’anima santa di ...; come sinon. eufemistico di uno spazio di tempo più o meno breve, riferito a oggetti molto leggeri o sospinti da unaforza esterna: piume ...
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spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente [...] il principio materiale di vita, la forza animatrice che una risposta, una conversazione ricca di s.; battuta, motto di s., frase arguta, spiritosa. Per estens., l’arguzia e l’ironia stessa: non mi pare il caso di fare dello s. in questo momento ...
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intenzione
intenzióne s. f. [dal lat. intentio -onis, der. di intendĕre «tendere, rivolgere»; il sign. 4 si riconnette con intendĕre nel sign. di «capire»]. – 1. a. Orientamento della coscienza verso [...] di punizione, di vendetta, e sim.). Altre volte l’agg. determina la qualità, la forza dell’intenzione stessa: aveva la precisa i. di provocarmi; mi sembrò pieno di , quando sarà il momento; avrebbe una mezza intenzionuccia di cambiar mestiere; più com ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della [...] momento critico di passaggio (che include cataclismi, guerre, ecc.), dell’attuale ordine cosmico per l’instaurazione diuna , per lo più, valore di superl. assoluto) o a espressioni formate con l’agg. tutto, per dare maggior forza alla frase: è l’uomo ...
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freddare
v. tr. [der. di freddo] (io fréddo, ecc.). – 1. Far diventare freddo (si dice soprattutto di cibi, bevande o altra materia che prima sia stata sul fuoco): f. il brodo, il caffè, una miscela. [...] di raffreddare; f. qualcuno, ammazzarlo di colpo: lo freddò con una fucilata; con altro senso, far rimanere allibito, togliere la parola e la forzadi si freddi (o non lasciar freddare qualcosa), metterla in atto approfittando del momento opportuno. ...
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taglio
tàglio s. m. [der. di tagliare]. – 1. L’azione e l’operazione di tagliare, il fatto di venire tagliato: t. dei capelli (t. normale, corto, scalato, a caschetto, con la sfumatura alta o bassa, [...] il chilogrammo. g. In meccanica, sforzo di t., relativamente alle forzedi superficie esercitate tra due strati diuna sostanza, la componente della risultante di tali forze giacente sulla superficie di separazione, in contrapposizione allo sforzo ...
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tale
agg. e pron. [lat. talis]. – 1. agg. a. Di questa o di quella sorta; che ha le qualità, le caratteristiche, la natura di cui si sta parlando o a cui si accenna in modo chiaro o sottinteso: non si [...] tollerare una t. insolenza; chi avrebbe pensato alla possibilità di t. lutti, diuna distruzione t di te ne la corte del cielo); quando t. ribellione seguì, i Sanniti erano in lega con Roma (Machiavelli); ant. la locuz. a tal ora che, in un momento ...
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transito
trànsito s. m. [dal lat. transĭtus -us, der. di transire «passare» (supino transĭtum)]. – 1. Passaggio; in senso generico è raro o ant.: Come la fronda che flette la cima Nel t. del vento, e [...] t. diuna particella in un campo, il passaggio diuna particella in un campo diforza, per es. tra il catodo e l’anodo di un tubo religioso: l’ora, il momento del t.; il t. dei giusti; il t. di s. Luigi, di s. Lucia; il t. di Maria Vergine (v. anche ...
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dare2
dare2 v. tr. [lat. dare] (pres. do 〈dò〉 o dò [radd. sint.], dai o dài, dà, diamo, date, danno o dànno; imperf. davo, davi, ecc.; pass. rem. dièdi o dètti, désti, diède [poet. diè] o dètte, démmo, [...] posto. Concedere, accordare: d. vacanza; d. il permesso di fare una cosa; d. facoltà di appello; d. il proprio appoggio, la propria fiducia; a visto che, dal momento che): dato che non t’interessa, puoi anche fare a meno di venire, o, al congiuntivo ...
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proprio
pròprio (pop. pròpio) agg. e avv. [dal lat. proprius, prob. dalla locuz. pro privo «a titolo privato, personale»]. – 1. a. Che appartiene a una determinata persona, che è veramente suo e non [...] a nome p.; sono riusciti con le p. forze; l’ha fatto con le p. mani; con soggetto di cosa: ogni casa ha il p. giardino; valore neutro, il p. diuna messa, l’insieme degli elementi proprî; il p. dei santi, diuna diocesi, di un ordine religioso, parti ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative sia la storia del pensiero e della...
omogeneità La condizione di ciò che è omogeneo, sia rispetto ad altri enti, sia rispetto alle sue parti, in quanto vi sia identità, similitudine o quanto meno armonia tra gli oggetti o le parti in questione.
economia O. del prodotto Condizione...