tra
prep. [lat. intra] (radd. sint.). – 1. a. Indica fondamentalmente posizione intermedia tra persone, oggetti, o tra limiti di luogo e anche di tempo: un paesetto a mezza strada tra Siena e Firenze; [...] loro unamomento libero), è meno frequente di fra. b. In correlazione con un altro tra o con la cong. e, «parte ... parte»: tra per la paura, tra per la debolezza, si sentì svenire; tra per lo difetto degli oportuni servigi ... e per la forza ...
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caso
caṡo s. m. [dal lat. casus -us, propr. «caduta», der. di cadĕre «cadere»; nel sign. 7, il lat. casus è un calco del gr. πτῶσις (che significava anch’esso propr. «caduta»)]. – 1. Avvenimento fortuito, [...] pl. casi limite), quello che, in una serie possibile di eventi o di situazioni, si considera come possibilità o è il momento giusto, o c’è motivo: è il caso di tentare; non è il c. di prendersela tanto; vediamo se sia il c. di parlarne al babbo ...
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sera
séra s. f. [lat. tardo sēra, ellissi del lat. class. sera dies «giorno tardo» (dall’agg. serus «tardo»)]. – 1. a. Parte del giorno (inteso come periodo di 24 ore), di durata di circa mezz’ora (alle [...] termine della giornata: a forzadi discutere abbiamo fatto s. di oggi, di domani, di ieri, di giovedì; com. anche in locuz. avv. che indicano un momento imprecisato del tempo passato o futuro: una s.; unadi queste s., prossimamente, quanto prima, di ...
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diretto
dirètto agg. e s. m. [part. pass. di dirigere; dal lat. directus, part. pass. di dirigĕre]. – 1. agg. Con uso più prossimo alla natura di participio e con i sign. proprî del verbo: a. Rivolto, [...] b. Indirizzato, detto di messaggio e sim., o di discorso, allusione, ecc.: una lettera d. al sindaco lungo le quali la forzadi legame presenta valori più nel momento stesso in cui la ripresa viene fatta, senza cioè una registrazione preventiva ...
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lupo
s. m. (f. -a) [lat. lŭpus, con svolgimento fonetico non del tutto chiaro (di fronte alle forme con -ó- ant. o dialettali: cfr. umbro lópo, tosc. ant. lóbo, ven. lóvo), forse per influsso di dialetti [...] di cui può abusare a proprio vantaggio; gridare «al lupo», con riferimento a una famosa favola, chiedere aiuto per burla o quando non è realmente necessario, con la conseguenza che nel momento del vero bisogno nessuno più crederà alle invocazioni ...
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capello
capéllo s. m. [lat. capĭllus] (pl. poet. e pop. tosc. capégli, poet. capéi). – 1. Ciascuno dei peli del capo umano: si differenziano dai peli comuni per l’elevatissimo numero e per lo sviluppo [...] ; raccogliere i c. in una treccia; entra ... in punta di piedi, con due occhi scuri per i c., costringerlo a viva forza; ci sono stato tirato proprio per i c., approfittare dell’occasione favorevole proprio al momento giusto; non torcere a uno un c., ...
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grave
agg. [lat. gravis]. – 1. a. Che ha peso, che è soggetto alla forzadi gravità: i corpi g. (anche s. m., spec. al plur.: le leggi della caduta dei g.); e cantando vanìo Come per acqua cupa cosa [...] . b. Di cosa che è seria, importante in sé, e come tale va considerata: ragioni, argomenti, obiezioni g.; affari g.; momento g., questione errore; sarebbe una g. debolezza. In partic., di malattia, ferita e sim., pericoloso, di guarigione difficile: ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative sia la storia del pensiero e della...
omogeneità La condizione di ciò che è omogeneo, sia rispetto ad altri enti, sia rispetto alle sue parti, in quanto vi sia identità, similitudine o quanto meno armonia tra gli oggetti o le parti in questione.
economia O. del prodotto Condizione...