franco3
franco3 s. m. [dal fr. franc, tratto dalla leggenda Franc(orum) rex «re dei Franchi» ch’era impressa su queste monete nel sec. 14°] (pl. -chi). – In origine, la moneta d’oro coniata per la prima [...] ; il termine, rimasto poi a indicare varie monete della Francia (e anche la moneta di conto equivalente alla lira, quando il franco cessò d’essere una moneta reale), è la denominazione ufficiale dell’unità monetaria di Francia dopo la rivoluzione ...
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neoquantitativismo
s. m. [comp. di neo- e quantitativo (dell’espressione teoria quantitativa della moneta), col suff. -ismo]. – Indirizzo di pensiero di politica economica, facente capo all’americano [...] e, basandosi su ricerche empiriche, afferma l’esistenza di una tendenza secolare al declino della velocità di circolazione della moneta e di un movimento ciclico orientato all’aumento nelle fasi di espansione e al declino in quelle di depressione. ...
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fiduciario
fiduciàrio agg. e s. m. [dal lat. fiduciarius, agg.]. – 1. agg. a. Che ha fondamento nella fiducia: atto, contratto f.; mandato fiduciario. b. In diritto: negozio f., negozio giuridico nel [...] anche quella degli assegni); deposito f., deposito in banca destinato a non essere usato e quindi ritirato per un certo tempo; moneta f., moneta con valore legale superiore a quello intrinseco. 2. s. m. (f. -a) a. Persona di fiducia che rappresenta o ...
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monetizzare
monetiżżare v. tr. [dal fr. monétiser «trasformare in moneta»]. – 1. Trasformare un metallo in moneta, lo stesso che monetare. 2. fig. a. Trasformare un valore economico in moneta, vendendo, [...] per es., titoli acquistati in precedenza al fine di consolidare l’utile o la perdita. b. Trasformare in guadagno economico una situazione di vantaggio: è riuscito a m. la sua posizione di privilegio. c. ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, [...] colomba e il ramoscello d’olivo sono s. di pace. b. In economia, moneta-segno, moneta il cui valore è garantito non dal proprio valore intrinseco (come nel caso della moneta-merce), ma dal conferimento da parte dell’autorità di un potere d’acquisto ...
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solido2
sòlido2 s. m. [dal lat. tardo solĭdus, uso sostantivato dell’agg. solĭdus (v. solido1), sottint. nummus «moneta» (v. soldo)]. – Moneta aurea del tardo Impero romano, che ebbe corso soprattutto [...] in Oriente, e dal 325 d. C. in poi fu coniata di circa 4,55 g (= 1/72 di libbra), con il proposito di dare in tal modo una moneta stabile al mondo romano. ...
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ruspo
agg. e s. m. [prob. di origine germ.]. – 1. agg., ant. o region. Che ha la superficie ruvida, scabra: moneta r. (o assol., come s. f., ruspa, v. ruspa2), moneta ancora nuova di zecca, non ancora [...] levigata dall’uso. 2. s. m., region. o raro. a. Soldo, moneta in genere: vide con ammirazione, tutti in un mucchietto e suoi, tanti di que’ ruspi ... (Manzoni); nel plur., denari, quattrini: essere pieno di ruspi. b. Zecchino o fiorino gigliato ...
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lìnea s. f. [dal lat. linea, der. di linum «lino2»; propr. «filo di lino»]. – 1. a. Ente geometrico che si estende nel senso della sola lunghezza, e che può essere matematicamente definito indipendentemente [...] nazionale da essa eseguite su iniziative del titolare del conto, mentre nostre linee indica il conto espresso in moneta estera, destinato a rilevare movimenti di iniziativa della banca che tiene il conto. 8. Con uso partic., in linea di ..., sul ...
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dobla
dóbla s. f. [dallo spagn. dobla, propr. «doppia»]. – 1. Moneta d’oro emessa nel regno di Castiglia a cominciare dal sec. 14°, imitazione della «dobla morisca», moneta d’oro coniata ad Almería nel [...] regno arabo di Granata. Nel regno di Napoli e in Sicilia fu così chiamata la doppia. 2. Per estens., nell’uso letter., moneta d’oro in genere: Facea nascer le d. a diece a diece (Ariosto). ...
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filippo
s. m. – 1. Antica moneta d’oro (gr. Φιλίππειος, lat. Philippēus e anche Philippus), del valore di 20 dramme, coniata dapprima da Filippo II di Macedonia; usata poi come moneta circolante in tutto [...] il mondo ellenistico e romano, il suo nome finì per indicare in genere una moneta d’oro, qualunque popolo l’avesse emessa, fino al tempo dell’imperatore romano Valeriano (253-260). 2. Scudo d’argento del valore di 5 lire milanesi fatto coniare nella ...
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(lat. Moneta) Epiteto («l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati in situazione di pericolo) della dea romana Giunone, protettrice della città. A Giunone M. fu dedicato un tempio sul Campidoglio (344 a.C.), e fissata una festa alle calende...
Dall’originario significato di dischetto di metallo coniato per le necessità degli scambi, avente lega, titolo, peso e valore stabiliti, per estensione tutto ciò che, nei vari periodi e paesi, funge da intermediario degli scambi e da comune...