ferrovia
ferrovìa s. f. [comp. di ferro e via2, calco del ted. Eisenbahn «strada di ferro»]. – In origine, strada ferrata, cioè provvista di binario. Con sign. più ampio, sistema e impresa di trasporto [...] cremagliera); in base al tracciato, in f. di pianura (o pianeggianti), con pendenza non superiore al 12-15%, e f. di montagna, con pendenze maggiori; in base al sistema di trazione, in f. a vapore (oggi dismesse, ma, su particolari tratte, ancora in ...
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piatto1
piatto1 agg. [lat. *plattus, dal gr. πλατύς «largo»; nel sign. 5, è tratto da appiattare, che a sua volta è un der. dell’agg. piatto]. – 1. a. Di un tratto di terra, o d’altra superficie, o di [...] abbia prevalentemente estesa la faccia piana: un ferro p.; un astuccio p.; un sasso p. (è così chiamata anche una montagna la cui parte superiore sia come tagliata da un ampio piano orizzontale). Nelle costruzioni, barre p. o ferri p. (o semplicem ...
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smonticazione
smonticazióne s. f. [der. di monticazione, col pref. s- (nel sign. 1)]. – La fine del periodo di pascolo in montagna (monticazione o alpeggio) del bestiame soggetto alla transumanza, quando [...] cioè esso discende al piano ...
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sbalestrare
v. intr. e tr. [der. di balestra, col pref. s- (nel sign. 3)] (io sbalèstro, ecc.). – 1. intr. (aus. avere), ant. o poco com. Sbagliare la mira, il colpo, tirando con la balestra. Per estens. [...] là per la penisola con un fucile sulle spalle (C. Arrighi); appena ottenuta la promozione, fu sbalestrato in un paesino di montagna; ma anche con sign. più generico: sento che l’onore della nostra nazione è affidato a noi poveretti, sbalestrati dalla ...
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vetta
vétta s. f. [lat. vĭtta «benda intorno al capo, nastro per legare i capelli»]. – 1. a. Sommità, cima, punto più alto, soprattutto di piante (nelle quali indica il tratto apicale di un fusto), di [...] cicli erosivi; in alpinismo, libro di vetta (o della cima), libro che si può trovare sulla cima di una montagna, opportunamente protetto, e nel quale gli scalatori scrivono il loro nome con la data dell’ascensione effettuata, annotando eventualmente ...
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via2
via2 s. f. [lat. via, affine a vehĕre «trasportare»]. – 1. a. Spazio di uso pubblico, di larghezza più o meno limitata e di varia estensione in lunghezza, attraverso il quale si svolgono il transito [...] dalle carovane nell’antico commercio tra l’Asia e l’Europa; vie armentarie, piste determinate degli animali che in alta montagna si spostano di luogo in luogo; nell’alpinismo, via di salita (o assol. via), l’itinerario, il percorso obbligato di ...
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sacco
s. m. [lat. saccus, dal gr. σάκκος, di origine semitica (ebr. sáq)] (pl. -chi; ant. o pop. tosc. le sacca). – Termine che, nell’antichità, indicò genericam. un tessuto grossolano, solitamente di [...] di materiale vario e destinato a usi diversi, più o meno simile nella forma a un sacco comune. In partic.: a. S. da montagna (o s. alpino), tipo di zaino (v. zaino2); colazione o pranzo al s., fatti all’aperto con i viveri portati con sé nel ...
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tortuosita
tortuosità s. f. [dal lat. tardo tortuosĭtas -atis]. – L’essere tortuoso; qualità, condizione di ciò che è tortuoso: la t. di una linea, di una via, di un percorso; con sign. concreto, ciascun [...] tratto in cui qualche cosa si piega, si curva, si allontana dalla linea retta: le t. di un fiume, di una strada di montagna. In usi fig.: t. di un discorso; una giustificazione piena di tortuosità. ...
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colatoio
colatóio s. m. [lat. mediev. colatorium «crivello», der. di colare «filtrare»]. – 1. Arnese che serve per colare (colabrodo, colapasta, ecc.). 2. Vaso di terracotta con il fondo forato, che [...] è oggetto tipico). 4. Canalone quasi verticale a fianchi aperti (e in ciò differente dal camino) sulle pareti d’una montagna, solitamente percorso da valanghe o scariche di sassi (sinon. doccione); c. di ghiaccio o di neve, se pieno permanentemente ...
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carlina
s. f. [antica alteraz. di cardina (der. di cardo), per raccostamento al nome proprio Carlo]. – Genere di piante della famiglia composite tubuliflore (lat. scient. Carlina): sono erbe spinose, [...] (C. acaulis), la c. comune (C. vulgaris), il raggio d’oro (C. corymbosa), ecc.; tutte crescono nei luoghi aridi, particolarmente di media montagna. Di una specie, C. utzka (sinon. C. acanthifolia), si mangia, come nel carciofo, la base dei capolini. ...
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Rilievo della superficie terrestre, che in genere differisce dalla collina per maggiore altitudine e per differenti caratteri morfologici. In Italia sono considerati montani i territori dei comuni che superano per almeno l'80% della superficie...