moralitamoralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è conforme a principî morali: la m. di un’azione; m. di costumi; libro, spettacolo, film di scarsa m., persona [...] una forma drammatica diffusasi in Francia nel sec. 15° (e in Italia all’epoca della Controriforma), caratterizzata da intenzioni morali o satiriche e intessuta di figure allegoriche; il nome si estese poi a molte opere drammatiche che si staccavano ...
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virtu
virtù (ant. virtude o virtute, e anche vertù, vertude o vertute) s. f. [lat. virtus-ūtis «forza, coraggio», der. di vir «uomo»; il sign. moderno è dovuto principalmente al lat. cristiano]. – 1. [...] della maggior parte dei teologi) sia le v. teologali, che hanno Dio per oggetto formale, sia le v. morali (distinte dalle virtù morali sopra ricordate), che hanno per oggetto formale qualcosa di distinto da Dio; le virtù teologali sono tre: fede ...
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bravo
1. MAPPA L’aggettivo BRAVO si riferisce generalmente a una persona e significa abile, capace nella propria arte o professione (un b. medico; un b. cantante; un meccanico veramente b.) e, più in [...] oppure come esortazione, per incoraggiare (da bravi, datemi una mano a spostare il tavolo). 3. MAPPA Spesso fa riferimento alle qualità morali di qualcuno, e si dice di persona di buon cuore, generosa, o anche onesta e degna di stima (una brava donna ...
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ONESTÀ
1. MAPPA L’ONESTÀ è la qualità interiore di chi si comporta con lealtà, rettitudine e sincerità, in base a dei principi morali ritenuti universalmente validi (un uomo di grande, provata, specchiata [...] in dubbio l’o. di un dipendente). 2. Quando è riferita a qualcosa di inanimato o di astratto, l’onestà è l’essere conforme ai principi morali dell’onore e della rettitudine; in altre parole, l’onestà è la caratteristica di ciò che non ha nulla di ...
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scandalo
1. MAPPA Uno SCANDALO è un grave turbamento della coscienza e della serenità di qualcuno, provocato da un’azione, un comportamento, un fatto o una parola che offre un esempio di colpa, di male [...] e alla colpa. Nel linguaggio comune, uno scandalo è 2. MAPPA un discorso o un’azione che offende la coscienza e i sentimenti morali, suscitando sdegno e giudizio negativo (il suo modo di parlare è uno s.; quel libro, quel film è uno s. intollerabile ...
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qualita
qualità (ant. qualitate) s. f. [dal lat. qualĭtas -atis, der. di qualis «quale» secondo il modello del gr. ποιότης «qualità» da ποῖος «quale» (il calco è dovuto a Cicerone)]. – 1. a. Proprietà [...] , e q. buone o cattive, positive o negative, ecc. (se manca ogni specificazione, esprime di norma qualità intellettuali e morali positive: avere delle q.; un giovane, uno studente stimato per le sue q.; un’impiegata che ha più difetti che q.; non ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. [...] parte da un p. sbagliato; questione di principio, la motivazione di un atteggiamento che, per essere fondato su una convinzione morale o su regole assolute di comportamento, non dev’essere posto in discussione (ne ha fatto una questione di p.; per ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della [...] m.; alla festa si era dato convegno tutto il gran mondo. e. Con valore collettivo e tono pegg. e spreg., in frasi contenenti giudizî morali sull’umanità in genere: frate, Lo m. è cieco, e tu vien ben da lui (Dante); le piaghe onde la rea fortuna E ...
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etica
ètica s. f. [dal lat. ethĭca, gr. ἠϑικά, neutro pl. dell’agg. ἠϑικός: v. etico1]. – Nel linguaggio filos., ogni dottrina o riflessione speculativa intorno al comportamento pratico dell’uomo, soprattutto [...] kantiana, e. utilitaristica, e. nietzschiana; Etica Nicomachea e Etica Eudemea, titoli di due opere morali di Aristotele. In senso più ampio, complesso di norme morali e di costume che identificano un preciso comportamento nella vita di relazione con ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, [...] e l’esperienza (per altro sign. dell’espressione, v. più avanti, al n. 1 e); coscienza m., consapevolezza del valore morale del proprio agire, anche come principio dell’operare; persona m., l’uomo in quanto capace di discernere e di operare bene o ...
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MORALI, Ottavio
Rodolfo Vittori
, Ottavio. - Nacque nel 1763 a Bonate Superiore, presso Bergamo; il nome dei genitori non è noto.
A Bergamo frequentò il collegio Mariano, l’istituzione scolastica religiosa più importante della città, nella...
(gr. 'Hϑικοὶ χαρακτῆρες) Opera del filosofo greco Teofrasto di Ereso (m. 287 circa a.C.), che probabilmente era un'appendice a un trattato di etica andato perduto. In essa sono tratteggiati con bravura trenta tipi umani, caratterizzati ciascuno...