quale
agg. e pron. [lat. qualis]. – Indica, con valore interrogativo e relativo, singoli elementi (cose, persone, animali, ecc.), o categorie di elementi, in relazione alla qualità per cui si caratterizzano [...] ; anche in frasi negative: una persona non tanto per la quale, di cui non ci si deve fidare troppo, di dubbie qualità morali. Meno spesso con uso avverbiale, bene, in modo soddisfacente: la faccenda non è andata molto per la quale. 7. s. m., poet ...
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saturnita
saturnità s. f. [der. di Saturno, saturnino, nel sign. 2], letter. – Profonda malinconia, tristezza: la spietata s. delle «Operette morali» (P. Pancrazi). ...
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malato1
malato1 agg. [lat. male habĭtus (modellato sul gr. κακῶς ἔχων «che sta male»), rifatto come un part. pass. (cfr. ammalato)]. – 1. a. Di chi è colpito da malattia, o è in genere non sano, temporaneamente [...] è m. di accidia, di avarizia; una mente m., turbata da fantasie vane, morbose; una società m., che soffre di crisi morali, o più semplicem. che attraversa una fase critica, di trasformazione; scherz.: avere il cuore m., di chi soffre per amore; iron ...
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proustiano
〈prust-〉 agg. e s. m. (f. -a). – Relativo allo scrittore fr. Marcel Proust 〈prust〉 (1871-1922), alla sua opera, ai modi stilistici (in cui la ricercatezza formale si accompagna a una complessa [...] opera. ◆ Avv. proustianaménte, secondo lo stile e il linguaggio tipici di Proust, o conformemente alle sue concezioni morali e mondane: la sintassi ora terribilmente semplice ... ora proustianamente «a cerchi concentrici» ... mi colpisce (Pasolini). ...
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vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) [...] vita, del 1955), i giovani delle borgate romane che vivevano in condizioni di emarginazione, di subcultura e di degradazione morale e sessuale. Con riferimento ad aspetti più o meno esteriori del vivere: una v. agitata, precaria, sicura, tranquilla ...
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ottimo
òttimo agg. [dal lat. optĭmus (der. di ops opis «ricchezza, forza»), usato come superl. di bonus]. – 1. Superl. di buono, in uso accanto alla forma regolare buonissimo, con cui in molti casi si [...] dei sign. è, in linea generale, analoga a quella di buono; quindi: a. Con riguardo al comportamento e alle tendenze morali, alle qualità spirituali intrinseche, all’indole, alla disposizione e al contegno nei rapporti con altre persone, e sim.: un’o ...
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disoccupazione
diṡoccupazióne s. f. [comp. di dis-1 e occupazione]. – Mancanza permanente o temporanea di un lavoro retribuito, dovuta a cause indipendenti dalla volontà del soggetto privo di occupazione [...] (d. involontaria), oppure al rifiuto di un lavoro ritenuto inadeguato alle proprie condizioni fisiche, sociali e morali (d. volontaria), sia come situazione individuale, di singoli (assicurazione contro la d., percepire l’indennità di d.), sia, più ...
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gesuitismo
geṡuitismo s. m. [der. di gesuita]. – Il complesso dei metodi, dei sistemi proprî dei gesuiti, e in partic. l’atteggiamento e il comportamento di fronte a problemi intellettuali, morali, dottrinali [...] e religiosi, o anche politici, che furono proprî dei gesuiti o che venivano loro rimproverati nella polemica antigesuitica (v. gesuita) ...
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guida
s. f. [der. di guidare]. – 1. L’azione di guidare: affidarsi alla g. di una persona esperta; la g. di una motocicletta, di un autoveicolo; per le navi o gli aeromobili è sinon. di pilotaggio, che [...] cosa, per lo più ideale: l’esempio dei maggiori sia sempre la vostra g.; seguire la g. costante delle norme morali. Talora posposto con funzione appositiva, invar.: seguire dei principî, delle idee guida; stato g., il paese che esercita una funzione ...
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maledettismo
s. m. [der. di maledetto, nel sign. 1 e]. – Atteggiamento di ostentato anticonformismo, di plateale superamento dei canoni morali, sociali, estetici proprî di un gruppo o di un ambiente, [...] adottato da artisti del periodo romantico (per es. Byron) e soprattutto del decadentismo (Baudelaire, Verlaine, Rimbaud sono i «poeti maledetti» per antonomasia) che, ritenendo di essere depositarî di ...
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MORALI, Ottavio
Rodolfo Vittori
, Ottavio. - Nacque nel 1763 a Bonate Superiore, presso Bergamo; il nome dei genitori non è noto.
A Bergamo frequentò il collegio Mariano, l’istituzione scolastica religiosa più importante della città, nella...
(gr. 'Hϑικοὶ χαρακτῆρες) Opera del filosofo greco Teofrasto di Ereso (m. 287 circa a.C.), che probabilmente era un'appendice a un trattato di etica andato perduto. In essa sono tratteggiati con bravura trenta tipi umani, caratterizzati ciascuno...