scandalo
scàndalo (pop. scàndolo) s. m. [dal lat. tardo scandălum, gr. σκάνδαλον «ostacolo, inciampo, insidia»]. – 1. a. Turbamento della coscienza e della serenità altrui, provocato da azione, contegno, [...] è, al prossimo, incitamento o occasione di colpa; più genericam., parola, azione o fatto che offende la coscienza e i sentimenti morali, suscitando sdegno e riprovazione: il suo modo di parlare è uno s.; quel libro, quel film è uno s. intollerabile ...
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meditazione
meditazióne s. f. [dal lat. meditatio -onis]. – 1. a. L’azione e l’effetto del meditare; concentrazione della mente nella speculazione e contemplazione di verità religiose, o di problemi [...] di fede, rende più intensa la propria vita spirituale (con il fine, nel cristianesimo, di giungere, attraverso il perfezionamento morale, a una più intima unione con Dio, e nelle religioni orientali con quello, soprattutto, di giungere al pieno ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare [...] : introdotto nel sistema penale nel 1996 in sostituzione dei reati di violenza carnale. Dalla violenza fisica si distingue la v. morale, quella che viene subìta dal soggetto a causa del timore indotto in lui dall’azione esterna (o in genere, come ...
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forte1
fòrte1 agg. [lat. fŏrtis]. – 1. a. Di persona, che può sopportare facilmente un grave sforzo, che può resistere alle fatiche materiali e morali, che sa vincere le difficoltà e imporre il proprio [...] gradazione alcolica; tabacco f., con alto contenuto di nicotina. 8. Difficile da sopportare; acuto, intenso: un f. dolore (fisico o morale); un f. mal di capo; quindi anche duro, amaro, per gli effetti che produce sull’animo: la notizia è stata un ...
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guarire
(ant. guerire) v. tr. e intr. [dal germ. *warjan] (io guarisco, tu guarisci, ecc.). – 1. tr. a. Rimettere in salute un malato: il medico, le cure, la dieta, il riposo, il letto lo guarirono del [...] a g., che non guarisce facilmente; l’influenza guarisce soltanto con il riposo. c. In senso fig., liberarsi da difetti, mali morali e sim.: g. dal vizio del gioco, del bere; è incredibilmente pettegola, difetto di cui non guarirà mai; mi chiese ...
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rovinare
(ant. o letter. ruinare, ant. raro ruvinare) v. intr. e tr. [der. di rovina]. – 1. intr. (aus. essere) a. Cadere giù crollando, franando, disfacendosi con violenza, riferito a edifici, a strutture [...] è rovinato gli occhi a furia di leggere; il lavoro eccessivo finirà per rovinarti la salute; riferito a danni economici, sociali, morali, ecc.: era benestante, ma lo ha rovinato la crisi economica; r. la reputazione, l’autorità di qualcuno, e, con la ...
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unire
v. tr. [lat. unīre, der. di unus «uno»] (io unisco, tu unisci, ecc.). – 1. Mettere insieme due o più oggetti, enti o elementi, congiungendoli o collegandoli in modo che risultino a contatto, senza [...] come oggetto a persone, stringerle insieme con vincoli morali, renderle solidali tra loro: le disgrazie uniscono gli giovani. Nel rifl., per lo più con riferimento a vincoli legali o morali: unirsi in matrimonio, unirsi in società; in prime nozze si è ...
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manomorta
manomòrta (meno com. 'mano mòrta') s. f. [comp. di mano «potestà, potere», e il f. di morto, calco del fr. mainmorte «possesso permanente»] (pl. manimòrte, meno com. mani mòrte). – Nell’ordinamento [...] si pagava per liberarsi da questo divieto; il diritto del signore di succedere al vassallo morto senza eredi maschi; i corpi morali (cioè gli enti giuridici) che non pagavano tassa di successione; i beni di questi enti. Dopo l’affrancazione dei servi ...
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sacrificare
(ant. o region. sagrificare) v. tr. [dal lat. sacrificare, comp. di sacrum «rito sacro» e -ficare, dal tema di facĕre «fare»] (io sacrìfico, tu sacrìfichi, ecc.). – 1. a. Nelle religioni [...] della società o di altri, per una fede o un ideale, o anche trascurare le proprie esigenze, i proprî interessi materiali e morali a vantaggio altrui: s. sé stessi, gli affetti più cari per la libertà del proprio paese; s. la carriera per la famiglia ...
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moralista
s. m. e f. [der. di morale1] (pl. m. -i). – 1. Scrittore che tratta particolarmente problemi morali; autore di riflessioni sui costumi, il carattere, le azioni degli uomini. 2. Più com., chi [...] per cultura è portato a esaminare e valutare l’aspetto morale di qualsiasi questione o situazione: pensare, giudicare da m ergersi a difensore intransigente della moralità comune oppure moraleggiare in base a principî morali astratti, o per ipocrita ...
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MORALI, Ottavio
Rodolfo Vittori
, Ottavio. - Nacque nel 1763 a Bonate Superiore, presso Bergamo; il nome dei genitori non è noto.
A Bergamo frequentò il collegio Mariano, l’istituzione scolastica religiosa più importante della città, nella...
(gr. 'Hϑικοὶ χαρακτῆρες) Opera del filosofo greco Teofrasto di Ereso (m. 287 circa a.C.), che probabilmente era un'appendice a un trattato di etica andato perduto. In essa sono tratteggiati con bravura trenta tipi umani, caratterizzati ciascuno...