omiciattolo
omiciàttolo (non com. omiciatto; raro omicciàttolo, omicciatto) s. m. [spreg. di uomo]. – Uomo da poco, per aspetto fisico o per scarse qualità morali: se ella mi conoscesse da vicino, vedrebbe [...] che povero omicciattolo mi son io e quanto indegno delle sue lodi (Bresciani); il principe ... era un omiciattolo dieci o dodici volte milionario (Verga); anche, omuncolo (nel sign. 2): Paracelso ... empiamente ...
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astinente
astinènte agg. [dal lat. abstĭnens -entis, part. pres. di abstinere «astenersi»]. – Che si astiene da qualche cosa; soprattutto di chi, per ragioni morali, si astiene abitualmente dai piaceri [...] materiali: essere a. nel cibo, nel bere ...
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astinenza
astinènza s. f. [dal lat. abstinentia, der. di abstĭnens -entis «astinente»]. – Genericam., l’astenersi abitualmente o temporaneamente da qualche cosa, e in partic. dai cibi, dalle bevande [...] alcoliche, dall’attività sessuale, come rinuncia deliberata e volontaria (per ragioni igieniche, per obbedienza a principî morali o religiosi, per spirito di penitenza, ecc.) o come privazione imposta dalla necessità, da condizioni particolari, ecc.: ...
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manipolazione
manipolazióne s. f. [der. di manipolare2]. – 1. a. L’insieme delle operazioni, di natura prevalentemente manuale, occorrenti per la preparazione di un prodotto formato di diversi ingredienti: [...] o parziale dei dati e delle notizie, al fine di manovrare secondo i proprî fini e interessi gli orientamenti politici, morali, ecc. della popolazione o di una parte di essa: m. dell’informazione; m. dei risultati elettorali; m. delle coscienze. 3 ...
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universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. [...] questo termine): legge dell’attrazione u.; gravitazione universale. b. Che comprende, riguarda, interessa tutta l’umanità: valori u., principî morali u.; il linguaggio è una facoltà u. ed esclusiva degli esseri umani; storia u., di tutti i popoli e i ...
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caso
caṡo s. m. [dal lat. casus -us, propr. «caduta», der. di cadĕre «cadere»; nel sign. 7, il lat. casus è un calco del gr. πτῶσις (che significava anch’esso propr. «caduta»)]. – 1. Avvenimento fortuito, [...] ), quello che, in una serie possibile di eventi o di situazioni, si considera come possibilità o modalità estrema. In partic., questione giuridica, morale o teologica: il c. è questo; il caso sta così; dimmi il c. come sta; la legge non contempla i c ...
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sollevato
agg. [part. pass. di sollevare]. – Alleggerito di una preoccupazione o di un compito gravoso: essere, sentirsi s., meno abbattuto, più in forze, in migliori condizioni fisiche o morali; avere [...] l’animo s., meno depresso, più sereno. Raro, e di uso letter., che si è ribellato, che è insorto: contadini sollevati e tumultuosi (Guicciardini); cominciò a raccapezzarsi ch’era in una città sollevata ...
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taglio
tàglio s. m. [der. di tagliare]. – 1. L’azione e l’operazione di tagliare, il fatto di venire tagliato: t. dei capelli (t. normale, corto, scalato, a caschetto, con la sfumatura alta o bassa, [...] proporzioni del corpo (v. taglia1, n. 2 c): una ragazza di bel t., un uomo di t. robusto; o anche alle qualità morali e al carattere. In senso fig., impostazione, carattere di una pubblicazione o di un’opera, di un discorso: un libro di storia di t ...
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spregiudicato
agg. e s. m. (f. -a) [der. di pregiudicare, col pref. s- (nel sign. 1), ma sentito come der. di pregiudizio (con s- nel sign. 4)]. – Libero da pregiudizî, che non si lascia influenzare [...] e tradizionali: un uomo, uno scrittore, un pensatore s.; più comunem., che non ha, o mostra di non avere, scrupoli morali e religiosi o alcun rispetto delle convenzioni: i giovani in genere sono piuttosto s.; per estens.: tenere un contegno, un ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene [...] ; un mezz’uomo (mingherlino, rachitico, e in senso fig. uomo vile, codardo); accompagnato da determinazioni attributive riguardanti qualità morali o intellettuali: un u. onesto, disonesto, dotto, ignorante, volgare, educato; un u. d’ingegno; un u. di ...
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MORALI, Ottavio
Rodolfo Vittori
, Ottavio. - Nacque nel 1763 a Bonate Superiore, presso Bergamo; il nome dei genitori non è noto.
A Bergamo frequentò il collegio Mariano, l’istituzione scolastica religiosa più importante della città, nella...
(gr. 'Hϑικοὶ χαρακτῆρες) Opera del filosofo greco Teofrasto di Ereso (m. 287 circa a.C.), che probabilmente era un'appendice a un trattato di etica andato perduto. In essa sono tratteggiati con bravura trenta tipi umani, caratterizzati ciascuno...