ambiente
ambiènte s. m. [dal lat. ambiens -entis, part. pres. di ambire «andare intorno, circondare», in origine usato come agg. riferito all’aria o ad altro fluido]. – 1. a. Spazio che circonda una [...] al prodursi di un determinato fenomeno: a. acido, a. alcalino, a. saturo, ecc. 2. fig. Complesso di condizioni sociali, culturali e morali nel quale una persona si trova e sviluppa la propria personalità, o in cui, più genericam., si trova a vivere ...
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eto-
èto- [dal gr. ἦϑος «costume»]. – Primo elemento di parole composte formate modernamente, che significa «costume, carattere». Oltre ai termini composti con questo elemento che sono registrati qui [...] usati, ma con scarsa diffusione e fortuna, come per es. etocrazìa (governo fondato sui soli principî morali), etognosìa (conoscenza dei caratteri, costumi, passioni degli uomini), etografìa (descrizione dei costumi dei popoli), etopedìa (educazione ...
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rifondazione
rifondazióne s. f. [comp. di ri- e fondazione]. – L’azione di rifondare, il fatto di venire rifondato, in senso proprio: dopo il terremoto, si è rapidamente proceduto alla r. della città; [...] sign. estens., ricostituzione, rinnovamento di istituzioni, organismi politici o sociali, anche su nuove basi o su nuove spinte ideali o morali: la r. dell’impero fu un obiettivo del fascismo; la r. dello stato è un tema del dibattito politico; al ...
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etopea
etopèa (o etopèia) s. f. [dal gr. ἠϑοποιΐα, comp. di ἦϑος «costume» e tema di ποιέω «fare»]. – Nell’antica retorica, la vivace descrizione del carattere e delle qualità morali d’una persona. ...
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barlaccio
barlàccio agg. [etimo incerto] (pl. f. -ce), tosc. – Andato a male, detto di uova. Fig., di persona, malaticcio o di membra deboli: chi abbia buone gambe in quindici minuti ci può arrivare [...] con quelle, e con qualche minuto di più ci può arrivare anche chi le abbia barlacce (Palazzeschi); meno frequente riferito a qualità morali. ...
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castigat ridendo mores
– Frase latina («corregge i costumi col ridere») composta dal letterato francese J. de Santeuil (sec. 17°) per il busto d’Arlecchino che doveva decorare il proscenio della Comédie [...] Italienne a Parigi; si ripete talora riferendola a persona che sa ammonire senza che nelle sue parole si senta il rimprovero, e spec. a scrittore che dà insegnamenti morali attraverso forme letterarie apparentemente leggere e, comunque, divertenti. ...
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pigmeo
pigmèo s. m. (f. -a) [dal lat. Pygmaeus, e questo dal gr. Πυγμαῖος, der. di πυγμή «pugno; cubito», quindi propr. «alto un cubito»]. – 1. Presso gli antichi Greci, erano così indicati gli appartenenti [...] a lui sono, o mi sento, un pigmeo. b. fig. Persona di basso livello (o considerata tale) quanto a cultura, capacità, doti morali, valore intrinseco; nullità: si sente importante, ma è solo un p.; Interroga de gli avi i monumenti E impreca e tuona su ...
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pronunciabile
pronunciàbile (o pronunziàbile) agg. [der. di pronunciare (o pronunziare)]. – Di suono o parola che si può pronunciare senza difficoltà; di solito in frasi negative o modificato da avverbî: [...] fonema non p., facilmente, difficilmente p., e sim. Anche, di parole che, per ragioni morali o di decenza, si ritiene sconveniente ripetere. Nel linguaggio giur., di sentenza e sim., che può essere emessa: ordinanza pronunciabile anche d’ufficio. ...
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casto
agg. [lat. castus, prob. connesso con carere «esser privo» (e quindi propr. «esente da colpa»)]. – 1. a. Che si astiene, con gli atti e con la mente, dai piaceri sessuali, sia in modo assoluto [...] (una fanciulla c.; le c. vergini) sia con l’osservanza di precise norme morali (come per es. la fedeltà coniugale: sposa, moglie c.; la c. Penelope): mantenersi c.; serbarsi c.; fare il c. Giuseppe o la c. Susanna, modi prov. iron., affettare ...
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dannunzianesimo
dannunzianéṡimo s. m. [der. di dannunziano]. – L’influsso esercitato da G. D’Annunzio e dalla sua arte sulla letteratura, il gusto e il costume contemporanei; l’insieme dei fenomeni letterarî, [...] morali, politici, ecc., da esso derivanti. ...
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MORALI, Ottavio
Rodolfo Vittori
, Ottavio. - Nacque nel 1763 a Bonate Superiore, presso Bergamo; il nome dei genitori non è noto.
A Bergamo frequentò il collegio Mariano, l’istituzione scolastica religiosa più importante della città, nella...
(gr. 'Hϑικοὶ χαρακτῆρες) Opera del filosofo greco Teofrasto di Ereso (m. 287 circa a.C.), che probabilmente era un'appendice a un trattato di etica andato perduto. In essa sono tratteggiati con bravura trenta tipi umani, caratterizzati ciascuno...