finito
agg. [part. pass. di finire]. – 1. a. Giunto o condotto a termine, compiuto: arrivare a spettacolo f.; sono ormai due anni f. che ha lasciato il paese. Frequente nell’uso fam. la locuz. farla [...] è ormai f., di chi è in disperate condizioni di salute; uomo f., ridotto all’estremo, perché versa in cattive condizioni materiali o morali, o privato ormai di ogni capacità produttiva, a cui la vita non promette più nulla, e sim: era un uomo f., era ...
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indice
ìndice s. m. [dal lat. index -dĭcis, propr. «indicatore», der. del tema di indicare «indicare»]. – 1. In senso generico ed etimologico (da cui si sviluppano tutti i sign. particolari), qualsiasi [...] Concilio Vaticano II) alcun valore giuridico di legge ecclesiastica, rimanendo invece in vigore il suo significato e il suo valore morale: essere o essere messo all’I., con riferimento alle opere (e per estens. agli autori) incluse in tale elenco. In ...
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surrealismo
s. m. [comp. di sur- e realismo, sul modello del fr. surréalisme, usato per la prima volta in senso generico da G. Apollinaire nel 1917]. – Movimento culturale, letterario e artistico, sorto [...] e del magico, come vera realtà e verità umana, contro la logica, il razionalismo e gli stessi valori estetici e morali tradizionali: gli antecedenti dadaisti del s.; il s. letterario, pittorico; il s. cinematografico di R. Clair, di L. Buñuel ...
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peloso
pelóso agg. [lat. pilōsus, der. di pilus «pelo»; v. anche piloso]. – 1. a. Di peli, formato di peli: manto p., rivestimento p., l’insieme dei peli che coprono in tutto o in parte la superficie [...] I. Calvino). 3. In senso fig., proprio di chi mira soltanto al proprio interesse, comportandosi in modo ipocrita e senza scrupoli morali: avere il cuore, lo stomaco p.; in partic., e più com., carità p., carità interessata: ha per questa creatura una ...
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moraleggiare
v. intr. [der. di morale1] (io moraléggio, ecc.; aus. avere). – Fare osservazioni o ragionamenti di carattere morale intorno a un dato argomento: Cicerone moraleggia sull’amicizia; per lo [...] più con valore spreg., di chi si atteggia a moralista, enunciando a proposito o a sproposito sentenze morali. ...
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moralismo
s. m. [der. di morale1]. – 1. Tendenza a dare prevalente o esclusiva importanza a considerazioni morali, spesso astratte e preconcette, nel giudizio su persone e fatti della vita, della storia, [...] m. di Kant, di Fichte. Più in generale, ogni concezione filosofica che comunque ammetta la validità di una norma morale posta a freno degli arbitrî degli individui, e si contrapponga perciò a ogni «immoralismo», o «amoralismo», negante la legittimità ...
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moralistico
moralìstico agg. [der. di morale1] (pl. m. -ci). – Del moralista, del moralismo: concezioni m.; spesso con senso spreg.: atteggiamenti m.; apprezzamenti m.; giudizio falsato da preoccupazioni [...] moralistiche. ◆ Avv. moralisticaménte, in modo moralistico, sulla base di presupposti o di preconcetti morali o moralistici: non bisogna giudicare troppo moralisticamente. ...
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moralizzare
moraliżżare v. tr. e intr. [der. di morale1]. – 1. tr. a. Rendere conforme ai principî e alle norme della morale: m. i costumi, la vita pubblica, i rapporti sociali. b. Nella letteratura [...] medievale, interpretare un testo secondo il metodo della moralizzazione (v.), cioè traendone insegnamenti morali ed edificanti. 2. intr. (aus. avere) Sinon. non com. di moraleggiare. ...
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eutimia
eutimìa s. f. [dal gr. εὐϑυμία, comp. di εὖ «bene1» e ϑυμός «animo»]. – Serenità d’animo nel sopportare i dolori fisici e morali; in psicologia, stato di equilibrio del tono affettivo fondamentale, [...] cioè dell’umore ...
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parafulmine
parafùlmine s. m. [comp. di para-1 e fulmine]. – 1. Sistema di protezione, degli edifici e degli oggetti, dalle scariche atmosferiche; nella forma originaria, è costituito da una lunga asta [...] interamente metallico è in qualsiasi istante pari a zero. 2. estens. e fig. Riparo, difesa contro eventuali pericoli materiali o morali: fare da parafulmine, spec. di persona che riesce a prevenire o a placare controversie, liti e sim., o sulla quale ...
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MORALI, Ottavio
Rodolfo Vittori
, Ottavio. - Nacque nel 1763 a Bonate Superiore, presso Bergamo; il nome dei genitori non è noto.
A Bergamo frequentò il collegio Mariano, l’istituzione scolastica religiosa più importante della città, nella...
(gr. 'Hϑικοὶ χαρακτῆρες) Opera del filosofo greco Teofrasto di Ereso (m. 287 circa a.C.), che probabilmente era un'appendice a un trattato di etica andato perduto. In essa sono tratteggiati con bravura trenta tipi umani, caratterizzati ciascuno...