scienza
sciènza s. f. [dal lat. scientia, der. di sciens scientis, part. pres. di scire «sapere»]. – 1. Il fatto di sapere, di conoscere qualche cosa; notizia, conoscenza: come ’l mio corpo stea Nel [...] ’ moti de’ corpi non si può avere certa sc., senza la guida delle verità astratte dalla mattematica, così delle cose morali non si può averla, senza la scorta delle verità astratte dalla metafisica (Vico); tremava anche per quel pudore che non nasce ...
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inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione [...] raffigurato, nelle credenze popolari, come un luogo dove i dannati scontano per l’eternità le loro colpe non soltanto con pene morali ma anche con tormenti materiali, tra cui soprattutto il fuoco: meritare l’i.; essere condannato all’i.; andare all’i ...
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precetto
precètto s. m. [dal lat. praeceptum, der. di praecipĕre «prescrivere, ordinare, insegnare», comp. di prae- «pre-» e capĕre «prendere»]. – 1. Principio, norma, regola di comportamento autorevole [...] le disposizioni richieste dal sistema dottrinale della chiesa e coerenti con esso nei diversi contesti storici, relative a comportamenti morali, al culto, alla liturgia; in partic., i cinque p. (o comandamenti) della Chiesa, serie di norme obbliganti ...
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immoralita
immoralità s. f. [der. di immorale]. – L’essere immorale: l’i. di un individuo, di un ambiente, di una dottrina, di un’affermazione, di uno spettacolo; anche, comportamento immorale, atteggiamento [...] contrario alle norme morali: combattere, condannare l’i. dilagante. In psichiatria, i. costituzionale, condizione caratterizzata da deficienza di sentimenti morali in individui con facoltà intellettive del tutto normali. ...
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educare
v. tr. [dal lat. educare, intens. di educĕre «trarre fuori, allevare», comp. di e-1 e ducĕre «trarre, condurre»] (io èduco, tu èduchi, ecc.; ant. o poet. edùco, ecc.). – 1. In generale, promuovere [...] colori, a intendere la pittura. Con questo sign. è usato anche il rifl. educarsi, affinarsi, sviluppare le proprie facoltà morali e spirituali, il proprio senso e gusto estetico. b. Più genericam., esercitare, avvezzare: e. il corpo alle fatiche, il ...
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mente
ménte s. f. [lat. mens mĕntis, affine al lat. meminisse e al gr. μιμνήσκω «ricordare»]. – 1. Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in partic. quelle [...] tornar de la m., che si chiuse Dinanzi a la pietà d’i due cognati (Dante). Oppure si riferisce alle disposizioni morali: infondere nella m. dei giovani sani principî; dirittura di m.; m. retta, nobile, alta, elevata, severa, libera, semplice, leggera ...
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medico3
mèdico3 s. m. [dal lat. medĭcus, propr. uso sostantivato dell’agg. prec.] (pl. -ci). – 1. Chi professa la medicina: albo, ordine dei m.; fare il m., esercitarne la professione; chiamare il m. [...] nozione di medicina, spec. nelle sue applicazioni pratiche. b. fig. Ciò che in qualche modo costituisce un rimedio a mali fisici o morali, o che può guarire da difetti, da cattive tendenze, e sim.: il tempo è un gran m.; per scavezzacolli come lui ...
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nonviolènza s. f. [calco sulla loc. ingl. non violence «non violenza», dal 1830 ca., poi nella forma univerbata nonviolence, adoperata da Mohandas Karamchand Gandhi a partire dal 1920]. - Rifiuto programmatico [...] di violenza sia fisica sia psicologica proclamato e praticato come metodo di lotta politica e sociale, per principî sia religiosi, sia morali, civili e umanitarî: Della n. si può dare una definizione molto semplice: essa è la scelta di un modo di ...
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pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta [...] professionali delle donne; i suoi p. erano il risultato di un’educazione all’antica; pregiudizî di casta; p. morali, razziali, religiosi, sociali, politici; uno di quei settentrionali con la testa piena di pregiudizi, che appena scendono dalla ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso [...] di famiglia, comune a tutti i suoi componenti; ant., governo della f., l’insieme delle cure familiari, sia economiche sia morali; prov., chi vuol bella f. cominci dalla figlia, augurio e frase di consolazione a chi ha per primo figlio una bambina ...
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MORALI, Ottavio
Rodolfo Vittori
, Ottavio. - Nacque nel 1763 a Bonate Superiore, presso Bergamo; il nome dei genitori non è noto.
A Bergamo frequentò il collegio Mariano, l’istituzione scolastica religiosa più importante della città, nella...
(gr. 'Hϑικοὶ χαρακτῆρες) Opera del filosofo greco Teofrasto di Ereso (m. 287 circa a.C.), che probabilmente era un'appendice a un trattato di etica andato perduto. In essa sono tratteggiati con bravura trenta tipi umani, caratterizzati ciascuno...