lordo
lórdo agg. [lat. tardo dei glossarî lordus o lurdus o luridus, spiegati come «sordido, storpio», da cui nelle altre lingue romanze i sign. di «pesante» (per. es., fr. lourd) e «lento» (anche di [...] : calzoni l. di fango; mani l. di morchia, di sangue (anche in senso traslato, d’un assassino). Fig., insozzato di gravi colpe morali: essere l. di vizî; avere la coscienza l. dei più ignobili misfatti; se egli va in corte di Roma e vede la vita ...
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serio
sèrio agg. [dal lat. serius]. – 1. Che ha o rivela impegno, ponderatezza, attenta considerazione, pacata gravità, comunque un atteggiamento opposto o lontano da qualunque scherzo e ilarità: essere, [...] ; conduce una vita s.; avere modi s., un comportamento s.; spec. in passato, con riferimento partic. all’onestà, ai principî morali, alla tutela del proprio onore: è un uomo poco s., non devi frequentarlo; riconosco che tua figlia è veramente una ...
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pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. [...] purgatorio (ma, nel linguaggio fam., patire le p. dell’inferno, o meno com. del purgatorio, sopportare dolori fisici o morali gravi e insistenti, e talora, per iperbole, anche semplici fastidî); anime in pena, anime penanti, anime del Purgatorio (ma ...
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antislamico
(anti-islamico), agg. Che avversa l’Islam e i suoi seguaci; ostile all’Islam. ◆ La maggior parte dei cattolici [...] interpreta il rapporto con la religione in modo personalizzato, privatizzato, [...] Heart»] lascia da parte il contesto in cui si svolgono gli eventi, con i relativi aspetti politici, culturali e morali. Dove [Michael] Winterbottom, che ha già provato di essere tutt’altro che un integralista antislamico, avrebbe potuto spendere ...
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pisciare
v. intr. [prob. voce onomatopeica] (io pìscio, ecc.; aus. avere), pop. – Urinare: p. a letto; mi scappa di p.; vado a p.; pisciarsi addosso; e, talora, seguito da agg. in funzione avverbiale: [...] ., con riferimento a lavoro o cosa che è costata fatica, sacrifici e sim.: ha dovuto p. sangue per far fronte ai debiti). Fig., con uso trans., pronunciare o scrivere con eccessiva facilità e abbondanza: p. sentenze morali, proverbî, saggi critici. ...
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disagio
diṡàgio s. m. [comp. di dis-1 e agio]. – 1. a. Mancanza di agi, di comodità e sim.; condizione o situazione incomoda: soffrire, patire, sopportare disagi di ogni specie; affrontare i d. di una [...] lui. b. Senso di pena e di molestia provato per l’incapacità di adattarsi a un ambiente, a una situazione, anche per motivi morali, o più genericam. senso d’imbarazzo: è un luogo, una compagnia, in cui mi trovo a d.; quei discorsi misero a d. tutti ...
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mostro2
móstro2 (ant. mònstro) s. m. [lat. monstrum «prodigio, portento», dal tema di monere «avvisare, ammonire»]. – 1. a. Essere che si presenta con caratteristiche estranee al consueto ordine naturale [...] un m.; spesso con uso iperb.: che m. di donna!; è un nanerottolo, un vero mostro. b. Con riferimento alle qualità morali, persona malvagia e crudele, che gode nel fare del male agli altri: vi riconosco ... o mostri Della terra. Al vostro morso è ...
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corrompitore
corrompitóre s. m. e agg. (f. -trice) [der. di corrompere]. – Chi, o che, corrompe; è meno com. di corruttore, ma anche più generico e indica azione ed effetti morali meno gravi. ...
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noia
nòia s. f. [prob. dal provenz. noja, enoja; v. noiare e annoiare]. – 1. a. Senso di insoddisfazione, di fastidio, di tristezza, che proviene o dalla mancanza di attività e dall’ozio o dal sentirsi [...] noia (provenz. enueg) un genere di componimento molto diffuso, consistente nell’enumerazione di cose moleste, talvolta per dare precetti morali (noto scrittore di noie fu il poeta cremonese Gherardo Patecchio, vissuto fra il 12° e il 13° sec.). ◆ Dim ...
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recrudescenza
recrudescènza s. f. [der. del lat. recrudescĕre «inasprirsi, ridivenire crudo» (der. di crudus «crudo»)]. – 1. Il rincrudire, il crescere o l’aggravarsi di nuovo, riferito a mali fisici, [...] o morali, o sociali (sinon. più tecn. di rincrudimento): r. di un’epidemia, soprattutto con riferimento alla morbilità o alla mortalità, aggravatesi dopo una fase di stasi o di decrescenza: dopo qualche giorno di tregua si ebbe una violenta r. della ...
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MORALI, Ottavio
Rodolfo Vittori
, Ottavio. - Nacque nel 1763 a Bonate Superiore, presso Bergamo; il nome dei genitori non è noto.
A Bergamo frequentò il collegio Mariano, l’istituzione scolastica religiosa più importante della città, nella...
(gr. 'Hϑικοὶ χαρακτῆρες) Opera del filosofo greco Teofrasto di Ereso (m. 287 circa a.C.), che probabilmente era un'appendice a un trattato di etica andato perduto. In essa sono tratteggiati con bravura trenta tipi umani, caratterizzati ciascuno...