coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con [...] di aver agito bene o di non aver fatto nulla di male; cattiva c., stato di chi ha rimorsi o dubbî sulla legittimità morale delle proprie azioni; mettersi la c. in pace, far tacere gli scrupoli o i rimorsi, rassegnarsi al fatto compiuto; caso di c ...
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risarcire
v. tr. [dal lat. resarcire, propr. «racconciare, rappezzare», fig. «risarcire», comp. di re- e sarcire che ha i medesimi sign.] (io risarcisco, tu risarcisci, ecc.). – 1. non com. a. Riparare, [...] : sarà risarcito di ogni spesa sostenuta nel processo, o delle spese di ospedale); meno com., di danni morali: r. un’ingiuria, una persona offesa; lodi, dalle quali traspariva evidentemente l’intenzione di risarcirlo degl’improperi precipitati ...
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referenza
referènza s. f. [der. del lat. referre (v. riferire2), secondo il modello del fr. référence]. – 1. Informazione circa le qualità morali e le capacità professionali di una persona, o circa la [...] solidità di un’impresa, date a chi intende stabilire con tale persona o impresa rapporti di lavoro o di affari: la ditta per assumere un nuovo impiegato richiede r. controllabili; cameriere offresi, ottime ...
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nomogonia
nomogonìa s. f. [comp. di nomo- e -gonia]. – Termine usato dal filosofo R. Ardigò (1828-1920) per designare quella parte dell’etica positivistica che studia la progressiva genesi delle leggi [...] morali. ...
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nomografia
nomografìa s. f. [comp. di nomo- e -grafia; cfr. il gr. νομογραϕία «redazione di leggi, legislazione»]. – 1. Termine usato dal filosofo R. Ardigò (v. la voce prec.) per indicare la descrizione [...] dello stato presente delle idealità morali dell’umanità, quali si trovano professate nelle varie regioni del mondo. 2. In matematica e nelle sue applicazioni, il complesso di teorie e di tecniche atte a fornire rappresentazioni grafiche di funzioni ...
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nomologia
nomologìa s. f. [comp. di nomo- e -logia]. – Scienza delle leggi; è termine filosofico, usato in genere per indicare ogni considerazione che verta non sugli aspetti particolari e concreti della [...] realtà ma sulle loro leggi. In partic., nella filosofia positivistica di R. Ardigò (1828-1920), la parte dell’etica che studia, sul piano storico e geografico, le trasformazioni degli ideali morali dell’umanità. ...
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degenerare
v. intr. [dal lat. degenerare, der. di genus -nĕris «stirpe»] (io degènero, ecc.; aus. avere). – 1. Allontanarsi dalle qualità, soprattutto morali, della propria stirpe, perdere i caratteri [...] originarî mutandosi in peggio; tralignare, corrompersi: d. dagli avi, dalle virtù dei padri. Non com., in questo e nei seguenti sign., l’uso trans. con valore causativo: sono state le cattive compagnie ...
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epitome
epìtome s. f. [dal lat. epitŏme, gr. ἐπιτομή, der. di ἐπιτέμνω «compendiare», comp. di ἐπί «sopra» e τέμνω «tagliare»]. – Riassunto, compendio di un’ampia opera, per lo più di contenuto storiografico, [...] fatto soprattutto a scopo didattico; già in uso nell’antica Grecia (dove si ebbero epitomi delle Storie di Erodoto e delle opere morali di Plutarco) e poi in Roma (frequenti spec. le epitomi dell’opera di Livio), fiorì in genere nelle età di scarsa ...
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jeu
〈ˇ∫ö〉 s. m., fr. [lat. iŏcus «scherzo, gioco»; propr. «gioco, divertimento» (cfr. fr. jouer «giocare» e anche «rappresentare» e «suonare uno strumento»)]. – Termine dell’antica letteratura francese, [...] , sacra o profana (per es., J. de Saint-Nicolas, J. de la feuillée), sostituito poi da denominazioni più precise sia per le rappresentazioni religiose (miracle, mystère), sia per le morali o satiriche (moralité, sottie) e per le comiche (farce). ...
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pessimo
pèssimo agg. [dal lat. pessĭmus, affine a peior «peggiore»]. – Superl. di cattivo, che si alterna nell’uso con la forma regolare cattivissimo, da cui si distingue per avere, in genere, accezione [...] dei sign., che coincide all’incirca con quella di cattivo; quindi: 1. Con riguardo all’indole, al comportamento, alle tendenze morali, alle qualità spirituali intrinseche, al contegno nei rapporti con altre persone e sim.: è un p. soggetto; ha dei p ...
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MORALI, Ottavio
Rodolfo Vittori
, Ottavio. - Nacque nel 1763 a Bonate Superiore, presso Bergamo; il nome dei genitori non è noto.
A Bergamo frequentò il collegio Mariano, l’istituzione scolastica religiosa più importante della città, nella...
(gr. 'Hϑικοὶ χαρακτῆρες) Opera del filosofo greco Teofrasto di Ereso (m. 287 circa a.C.), che probabilmente era un'appendice a un trattato di etica andato perduto. In essa sono tratteggiati con bravura trenta tipi umani, caratterizzati ciascuno...