vacillare
(ant. vagillare) v. intr. [dal lat. vacillare, di origine oscura] (aus. avere). – 1. a. Di persona, ondeggiare, muoversi in qua e là accennando di cadere per mancanza di stabilità dovuta a [...] e la mente a volte gli vacilla (cfr. vagellare); sono vecchio ormai e la memoria mi vacilla. Di facoltà o atteggiamenti morali, non essere saldo, rivelare incertezza, tentennare: la sua fede vacillava ogni giorno più; la nostra resistenza finì col v ...
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bambinocentrico
agg. Che pone costantemente al centro dell’attenzione i bambini. ◆ Ribaltando la filosofia tollerante e «bambinocentrica» fondata dal leggendario dottore scomparso di recente, in nome [...] della «ferrea disciplina», imposta a suon di punizioni e regole massacranti, per creare «bimbi morali e timorosi di Dio». (Alessandra Farkas, Corriere della sera, 28 febbraio 1999, p. 21, Cronache) • In questo periodo in cui la società è ...
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vacuo
vàcuo agg. e s. m. [dal lat. vacuus, affine a vacare: v. vacare]. – 1. agg., letter. Vuoto, privo, mancante: le file sempre restavano intere e niuno luogo era di combattitori vacuo, eccetto che [...] che non avranno effetto; sguardo v., inespressivo, spento. Con riferimento a persona, privo di carattere, di sentimenti, di qualità morali, di doti intellettuali: un ragazzo frivolo e vacuo. 2. s. m. Spazio vuoto, cavità: per riempier meglio questo v ...
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stoicismo
s. m. [der. di stoico]. – 1. Dottrina e scuola filosofica fondata in Atene nel 3° sec. a. C. da Zenone di Cizio, sistematizzata da Crisippo di Soli e comprendente tre grandi periodi: s. antico [...] conforme alla razionalità che domina l’universo. 2. fig. Serenità e impassibilità nell’affrontare i dolori, fisici e morali e, in genere, le avversità della vita: sopportare con stoicismo una grave e dolorosa malattia, una sventura; affrontare ...
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religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, [...] ciò che esso ritiene sacro, in particolare con la divinità: la r. è un sentimento innato negli uomini; i rapporti fra la morale e la r.; si volse [Numa] alla r., come cosa al tutto necessaria a volere mantenere una civiltà (Machiavelli); r. positiva ...
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berluscofobo
agg. (iron.) Che ha una vera e propria fobia nei confronti di Silvio Berlusconi. ◆ Soprattutto il caldo è l’unica sventura che non fa scattare lo sport nazionale della caccia al capro espiatorio. [...] .1, Prima pagina) • A cena, in una bella casa milanese, conversando con i commensali berluscofobi (berluscofobi per motivi morali, politici, ed estetici: sì, anche l’estetica conta), lancio una provocazione. (Bernardo Valli, Repubblica, 27 marzo 2006 ...
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educazione
educazióne s. f. [dal lat. educatio -onis, der. di educare: v. educare]. – 1. In generale, l’attività, l’opera, e anche il risultato di educare, o di educarsi, come sviluppo di facoltà e attitudini, [...] imposto dalla legge ai genitori; dare un’e. ai proprî figli; dedicarsi all’e. dei giovani; conferire un’e. civile, morale, religiosa; trascurare, perfezionare la propria e.; e con riguardo al modo di educare, di essere educato: sistemi, metodi di e ...
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migliore
miglióre agg. [lat. mĕlior -ōris, compar. di bonus «buono»; cfr. meglio]. – 1. È il compar. di buono, molto più com. del compar. regolare più buono in quasi tutti i sign. dell’aggettivo (esclusivam. [...] migliore; preceduto dall’art. determ. ha valore di superl. relativo: è il m. di tutti noi. a. Con riguardo alle qualità morali: frequentare i compagni m.; l’educazione deve tendere a far m. gli uomini; premiare le m. azioni; devi tenere una condotta ...
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mancanza
s. f. [der. di mancare]. – 1. a. Il mancare, l’essere privo di qualche cosa; il fatto che qualche cosa manchi del tutto o non ve ne sia in misura sufficiente: patire di m. d’acqua, di viveri; [...] c’è m. di spazio, di tempo; la ricerca è stata abbandonata per m. di fondi; anche riferito a qualità intellettuali o morali: m. di memoria, di autorità, di interessi. Frequente nella locuz. avv. in mancanza di, non essendoci, non avendo: in m. di ...
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sofferente
sofferènte (ant. soffrènte) agg. [dal lat. suffĕrens -entis, part. pres. di sufferre: v. soffrire]. – 1. Che soffre per mali o per dolori fisici e morali: l’ho trovato a letto, s. per un attacco [...] d’asma; popoli ancora s. per le rovine della guerra. 2. letter. Che sopporta, che tollera; più com. nella forma negativa mal s., che sopporta a stento, insofferente: è stato sempre mal s. di ogni disciplina. ...
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MORALI, Ottavio
Rodolfo Vittori
, Ottavio. - Nacque nel 1763 a Bonate Superiore, presso Bergamo; il nome dei genitori non è noto.
A Bergamo frequentò il collegio Mariano, l’istituzione scolastica religiosa più importante della città, nella...
(gr. 'Hϑικοὶ χαρακτῆρες) Opera del filosofo greco Teofrasto di Ereso (m. 287 circa a.C.), che probabilmente era un'appendice a un trattato di etica andato perduto. In essa sono tratteggiati con bravura trenta tipi umani, caratterizzati ciascuno...