spatriato agg. e s. m. Detto di persona che ha una collocazione sociale non ben definita; marginale, irregolare, precario; usato anche spreg. come insulto. | In senso neutro o apprezzativo, con riferimento [...] : perché non possiamo non dirci / "spatriati" [sommario] È chi non sta a proprio agio nelle caselle professionali, morali, sessuali, religiose, / istituzionali, vidimate dall’ordine vigente. (Huffington Post.it, 4 maggio 2021, Uscita di sicurezza ...
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nutrire
(ant. o letter. nudrire, nodrire, ant. notrire) v. tr. [lat. nūtrīre] (io nutro, ecc.; meno com. io nutrisco, tu nutrisci, ecc.). – 1. a. Fornire a un organismo vivente (uomo, animale, pianta) [...] , far crescere, tenendo presso di sé e fornendo non soltanto gli alimenti ma quant’altro serve allo sviluppo fisico, intellettuale, morale: rimasto orfano, fu raccolto e nutrito da uno zio fino all’età di vent’anni. Più genericam., far crescere: come ...
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fondo3
fóndo3 s. m. [lat. fŭndus che, oltre al sign. di «parte inferiore» (v. la voce prec.), ebbe anche quelli di «suolo, possedimento, terreno»; il sign. economico, sull’esempio del fr. fonds]. – 1. [...] più fondi in uno, e in partic. dal consolidamento del debito pubblico. Fondo di dotazione, il patrimonio originario degli enti morali, o il complesso dei beni che un istituto di credito assegna a una sua sezione autonoma per il compimento delle sue ...
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lecito
lécito (ant. lìcito) agg. [lat. lĭcĭtus, part. pass. di licēre «esser lecito»]. – Che è ammesso dalle leggi morali, che è conforme alle norme dell’onestà o della convenienza, al buon costume, [...] l., potrei sapere di che cosa sono accusato? ◆ Avv. lecitaménte, in modo lecito, conforme cioè alle norme della morale, del diritto, della convenienza sociale: soldi guadagnati lecitamente; se dobbiamo ottenere dei vantaggi, otteniamoli lecitamente. ...
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venire
v. intr. [lat. vĕnire] (pres. indic. vèngo [ant. o poet. vègno], vièni, viène [poet. ant. vène], veniamo [ant. vegnamo], venite, vèngono [ant. o poet. vègnono]; pres. cong. vènga [ant. o poet. [...] gavetta. E di cose: tutti i suoi disturbi vengono dalla cattiva circolazione; è una parola che viene dal greco; di atteggiamenti morali: da che ti viene tanta sicurezza?; da dove viene la tua superbia? d. Di lavori e operazioni varie, riuscire: come ...
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sanare
v. tr. [lat. sanare, der. di sanus «sano»]. – 1. a. Guarire un male fisico: s. una ferita, un mal di stomaco; restituire alla salute una persona malata o anche un animale: s. un ferito grave, [...] soggetto di cosa: questa pomata sana qualsiasi dolore muscolare. b. Più com. in senso fig., con riferimento a dolori morali: il tempo sana tutti i mali; anche come intr. pron., avere guarigione, cioè scomparire o alleviarsi, trovare conforto: questo ...
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medicamento
medicaménto s. m. [dal lat. medicamentum, der. di medicare «medicare»]. – 1. Ogni sostanza o preparato usati a scopo terapeutico, in partic. quelli usati per favorire i processi riparativi [...] una lesione: la ferita era ormai infetta, e ogni m. si rivelò inutile. Non com. in senso fig., rimedio o sollievo a mali e sofferenze morali: non c’è m. efficace per le delusioni d’amore. 2. Raro in senso astratto, l’azione del medicare, medicazione. ...
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rinnegare
v. tr. [lat. *renegare, der. di negare «dire di no»] (io rinnégo, tu rinnéghi, ecc.). – 1. Dichiarare di non aver conosciuto una persona che si è conosciuta, rifiutando con questo atto gli [...] o anche solo mantenuta per un certo tempo: r. la propria religione, la fede, la patria; r. un principio morale, una tradizione; r. le proprie idee politiche. Più raram., abbandonare un comportamento considerato sbagliato: rinnegò la sua vita egoista ...
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stracco
agg. [dal longob. *strak «stanco»] (pl. m. -chi). – 1. a. Molto stanco, sfinito dalla stanchezza, privo di energie: mi sentivo s. per la faticosa salita; entrò un forestiero s. a bere un moka [...] ). Raro, con uso estens., come sinon. di stanco (nel sign. 2), di chi non ha più le risorse fisiche e morali per sopportare oltre una determinata situazione: erano i Volterrani s. di stare in carcere (Machiavelli). b. Di movimento o comportamento che ...
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tropologico
tropològico agg. [dal lat. tardo tropologĭcus, gr. τροπολογικός; v. tropologia] (pl. m. -ci). – Attinente alla tropologia; allegorico, figurato. Nell’ermeneutica biblica, senso t. (o senso [...] morale), quello che si ottiene quando un avvenimento o una figura della Bibbia vengono assunti a indicare realtà o insegnamenti morali. ◆ Avv. tropologicaménte, secondo il senso tropologico: esporre, interpretare tropologicamente. ...
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MORALI, Ottavio
Rodolfo Vittori
, Ottavio. - Nacque nel 1763 a Bonate Superiore, presso Bergamo; il nome dei genitori non è noto.
A Bergamo frequentò il collegio Mariano, l’istituzione scolastica religiosa più importante della città, nella...
(gr. 'Hϑικοὶ χαρακτῆρες) Opera del filosofo greco Teofrasto di Ereso (m. 287 circa a.C.), che probabilmente era un'appendice a un trattato di etica andato perduto. In essa sono tratteggiati con bravura trenta tipi umani, caratterizzati ciascuno...