prendere
prèndere v. tr. [lat. prehĕndĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). – 1. Afferrare cosa o persona con le mani o [...] corso di un gioco: p. una pedina all’avversario; p. il settebello. i. Con riferimento ad affezioni fisiche o morali, impossessarsi improvvisamente di una persona e dominarla: lo prese il freddo, una improvvisa sensazione di gelo; spesso al passivo ...
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animo
ànimo s. m. [dal lat. anĭmus, affine al gr. ἄνεμος «soffio, vento»]. – 1. L’anima dell’uomo, soprattutto in quanto principio attivo delle facoltà intellettuali, del sentimento, della volontà (con [...] un tormento dall’a.; stare con l’a. sospeso, essere in ansia, in dubbio. c. Come insieme delle caratteristiche spirituali e morali e dei sentimenti di una persona: grandezza, nobiltà, meschinità, viltà d’a.; a. rozzo, volgare, basso; a. avido di lode ...
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conservare
v. tr. [dal lat. conservare, comp. di con- e servare «serbare, custodire, mantenere»] (io consèrvo, ecc.). – 1. a. Tenere una cosa in modo che duri a lungo, che non si guasti, non si sciupi: [...] tutte le sue lettere; sono documenti che vanno conservati gelosamente; anche fig., riferito a sentimenti, a condizioni e qualità morali o intellettuali, e sim.: c. la pace nel mondo; c. la salute, la propria tranquillità; c. intatta l’innocenza ...
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museo
muṡèo s. m. [dal lat. Musēum, gr. Μουσεῖον der. di Μοῦσα «musa2» (propr. «luogo sacro alle Muse»), nome di un istituto culturale dell’antica Alessandria d’Egitto]. – 1. a. Raccolta di opere d’arte, [...] o comunali (questi ultimi detti anche m. municipali o civici), m. universitarî, m. diocesani, appartenenti a enti morali riconosciuti, e m. privati. M. virtuale, raccolta di contenuti digitali di ambito artistico-culturale, o anche tecnico ...
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elastico
elàstico agg. e s. m. [dal lat. mod. (sec. 16°) elasticus, nell’espressione vis elastica «forza propulsiva» (dell’atmosfera), adattam. del gr. tardo ἐλαστικός «agitatore», der. di ἐλαύνω «spingere, [...] , non la durata complessiva). b. Riferito alle facoltà intellettuali o morali, o al comportamento, indica mobilità, pieghevolezza, e sim.: ingegno e., vivace, pronto; morale, coscienza e., cedevole, accomodante; risposta e., ambigua; parole e., che ...
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legittimita
legittimità s. f. [der. di legittimo]. – 1. L’essere legittimo, conforme cioè al diritto, alla legge, alle disposizioni dell’ordinamento giuridico: l. di un comportamento; l. di un ordine, [...] . 2. In senso più ampio, rispondenza alla giustizia e al diritto in senso ampio, o alla ragione, alla logica, ai principî morali, e in genere a norme e principî di natura non strettamente giuridica: l. di una richiesta, di una pretesa, di un rifiuto ...
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capovolgimento
capovolgiménto s. m. [der. di capovolgere]. – Atto, effetto del capovolgere o del capovolgersi, spec. nel senso fig. di ribaltamento, trasformazione radicale: c’è stato un improvviso c. [...] della situazione; si assisteva al c. di tutti i valori morali. ...
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elegante
agg. [dal lat. elĕgans -antis, der. di eligĕre «scegliere»]. – 1. Che ha insieme grazia e semplicità, rivelando cura e buon gusto senza affettazione o eccessiva ricercatezza, detto degli atti, [...] di metodo dimostrativo, simmetria, e sim.; con sign. analogo, si usa anche con riferimento a dimostrazioni di fatti giuridici e morali. ◆ Accr. elegantóne, usato come s. m. (f. -a), per indicare con ironia o lieve disprezzo chi veste abitualmente con ...
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bruciato
agg. e s. m. [part. pass. di bruciare]. – 1. Arso dal fuoco: un mucchio di paglia b.; morì b.; acciaio b. (v. bruciatura); terra b., v. terra nel sign. 3; riarso, inaridito, scottato dal sole: [...] naturale sviluppo, e danneggiate dalle sofferenze e dalle privazioni belliche e postbelliche. c. Privo di fondamenti morali, ribelle alla tradizione e alla società; accezione, quest’ultima, appartenente in modo particolare all’espressione gioventù ...
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inimitabile
inimitàbile agg. [dal lat. inimitabĭlis, «inimitabile»]. – 1. Che non si può imitare, o è difficilmente imitabile: scrittore, poeta, pittore, violinista che ha uno stile i.; più spesso, che [...] di musiche mozartiane davvero inimitabile. 2. non com. Che non si deve imitare, soprattutto perché riprovevole per ragioni morali o sociali: sono esempî inimitabili. ◆ Avv. inimitabilménte, in modo da non poter essere imitato o uguagliato: suona ...
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MORALI, Ottavio
Rodolfo Vittori
, Ottavio. - Nacque nel 1763 a Bonate Superiore, presso Bergamo; il nome dei genitori non è noto.
A Bergamo frequentò il collegio Mariano, l’istituzione scolastica religiosa più importante della città, nella...
(gr. 'Hϑικοὶ χαρακτῆρες) Opera del filosofo greco Teofrasto di Ereso (m. 287 circa a.C.), che probabilmente era un'appendice a un trattato di etica andato perduto. In essa sono tratteggiati con bravura trenta tipi umani, caratterizzati ciascuno...