rimasuglio /rima'suʎo/ o /rima'zuʎo/ s. m. [der. di rimaso, part. pass. ant. di rimanere], spreg. - 1. [ciò che rimane, che avanza di qualcosa, per lo più in scarsa quantità o di poco pregio: cenare con [...] i r. del pranzo] ≈ avanzo, (non com.) racimolo, resto, rimanente, rimanenza. 2. (fig.) [residuo di sentimenti, principi morali e sim., ormai perduti: se ti resta ancora un r. di dignità] ≈ barlume, briciolo, ombra, parvenza. ...
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sudicio /'suditʃo/ (ant. sucido) [forma metatetica di sucido]. - ■ agg. (pl. f. -ce o -cie) 1. [molto sporco: una stanza s.] ≈ lercio, lordo, lurido, sozzo, (roman.) zozzo. ↓ sporco. ↔ lindo, pulito. 2. [...] dell'essere sporco: è gente abituata a vivere nel s.] ≈ [→ SUDICIUME (1. a)]. 2. (fig.) [situazione, affare e sim., che si pone fuori dalle regole morali: in questa faccenda c'è del s.] ≈ corruzione, disonestà, immoralità, losco, sudiciume. ↓ sporco. ...
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sudiciume (ant. sucidume) s. m. [der. di sudicio]. - 1. a. [insieme di cose sudice: prendi questo s. e buttalo nel secchio della spazzatura] ≈ lerciume, lordume, luridume, (fam.) porcheria, sozzura, sozzume, [...] ↔ lindezza, lindore, (non com.) lindura, nitore, pulizia. 2. (fig.) a. [situazione, affare e sim., che si pone fuori dalle regole morali: c'è molto s. in quella famiglia] ≈ [→ SUDICIO s. m. (2)]. b. (estens.) [insieme di persone disoneste e immorali ...
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benessere /be'nɛs:ere/ (non com. ben essere) s. m. [grafia unita di ben essere], solo al sing. - 1. [buono stato di forze fisiche e morali: provare un senso di b.] ≈ salute, sanità. ↑ floridezza. ↔ malessere. [...] ↑ malattia. 2. [agiata condizione economica: vivere nel b.] ≈ agiatezza, (non com.) benestare, prosperità. ↑ ricchezza. ↔ bisogno, indigenza, povertà, ristrettezza. ↑ miseria ...
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rinnegare v. tr. [lat. ✻renegare, der. di negare "dire di no", col pref. re-] (io rinnégo, tu rinnéghi, ecc.). - 1. [attuare il disconoscimento di persone con le quali si erano intrattenuti in precedenza [...] famiglia] ≈ disconoscere, [spec. con riferimento a un coniuge] ripudiare. ↔ riconoscere. 2. [riferito a idee o istituzioni religiose, morali o civili, non voler più dare loro l'adesione o fedeltà precedentemente promessa o comunque mantenuta per un ...
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infelice [dal lat. infelix -icis, propr. "infecondo"]. - ■ agg. 1. [di persona, che è in uno stato di profonda scontentezza: un uomo, una donna i.] ≈ addolorato, afflitto, desolato, mesto, rattristato, [...] , felice, positivo, propizio, vantaggioso. ■ s. m. e f. [persona avversata dalla sorte, che vive in tristi condizioni materiali o morali: mostrare pietà per gli i.; non è altro che un i.] ≈ disgraziato, (lett.) misero, (non com.) tapino. [⍈ FELICE ...
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informato agg. [part. pass. di informare]. - 1. [di persona, che ha diretta conoscenza e nozione di qualcosa, con la prep. su: un individuo i. su tutto] ≈ aggiornato, al corrente (di), (non com.) a giorno [...] (di), (lett.) edotto, preparato. ↔ disinformato. 2. (lett.) [contrassegnato da determinati impulsi, per lo più benefici, con la prep. a: un'opera i. a principi morali] ≈ conformato, improntato, ispirato. ...
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tabe s. f. [dal lat. tabes "putrefazione, consunzione, pus"], lett. - 1. [sostanza purulenta che cola da ferite e piaghe] ≈ (pop.) marcia, (pop.) materia, pus, (ant.) sanie. ‖ purulenza. 2. [grave indebolimento [...] dell'organismo] ≈ consunzione, deperimento. 3. (fig.) [grave scadimento di valori morali] ≈ corruzione, degenerazione, degradazione. ...
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palestra /pa'lɛstra/ s. f. [dal lat. palaestra, gr. paláistra, der. di paláiō "lottare"]. - 1. (sport.) [locale destinato allo svolgimento di esercizi atletici o ginnici]. 2. (estens.) [gli esercizi stessi [...] palestra: faccio un'ora di p. al giorno] ≈ attività fisica, ginnastica. ‖ moto, movimento. 3. (fig.) [serie di esperienze che rafforzano le capacità intellettuali o morali: il volontariato è una valida p. per la vita] ≈ esame, prova, scuola, test. ...
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tarato agg. [part. pass. di tarare; nel sign. 3, sull'es. del fr. taré]. - 1. [di peso da cui è stata detratta la tara] ≈ netto. ↔ lordo. 2. [di strumento o apparecchio su cui è stata eseguita la tara] [...] registrato. ↔ starato. 3. a. (med.) [di persona, che ha qualche tara] ≈ menomato. ‖ handicappato, ritardato, subnormale. ⇑ malato. ↔ normale, sano. b. [di persona, che ha gravi mende morali] ≈ bacato, depravato, vizioso. ↔ integerrimo, integro, sano. ...
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MORALI, Ottavio
Rodolfo Vittori
, Ottavio. - Nacque nel 1763 a Bonate Superiore, presso Bergamo; il nome dei genitori non è noto.
A Bergamo frequentò il collegio Mariano, l’istituzione scolastica religiosa più importante della città, nella...
(gr. 'Hϑικοὶ χαρακτῆρες) Opera del filosofo greco Teofrasto di Ereso (m. 287 circa a.C.), che probabilmente era un'appendice a un trattato di etica andato perduto. In essa sono tratteggiati con bravura trenta tipi umani, caratterizzati ciascuno...