sbavatura s. f. [der. di sbavare]. - 1. [emissione o formazione di bava] ≈ ‖ salivazione. 2. (estens.) [leggera traccia di umore viscoso lasciato da alcuni animali: le s. lasciate sulle foglie dalle lumache] [...] . 5. (fig.) [leggera caduta del ritmo, allontanamento dal tema principale e sim., in scritti, discorsi, ecc.: lo stile si sarebbe poi raffermato, ogni s. di espressione sarebbe stata eliminata (A. Moravia)] ≈ caduta, divagazione, sfocatura. ...
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Fabio Rossi
conoscere. Finestra di approfondimento
Conoscenza attiva e passiva - Quando c. si riferisce a una nozione, o a un insieme di nozioni, è talora intercambiabile con sapere, anche se il secondo [...] il professor Martini? Venga, glielo presento; non ho il piacere di c. la signorina; ho avuto modo di conoscere Moravia. Il sinon. più appropriato per indicare il momento iniziale del rapporto è fare la conoscenza (di), anche se, in determinati ...
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Fabio Rossi
cosa. Finestra di approfondimento
Usi pronominali e anaforici - C. è tra le parole più generiche del lessico ital., destinata per lo più a sostituire termini più specifici non disponibili al [...] potrebbe pentirsi; ho fatto tante c. per aiutarti), anche nel senso di opera d’arte: ha letto tutte le c. di Moravia; Raffaello ebbe carico di tutte le cose di pittura ed architettura che si facevano in palazzo (G. Vasari). I sinon. possibili sono ...
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secolo /'sɛkolo/ s. m. [dal lat. saecŭlum "generazione; lungo spazio di tempo; periodo di cent'anni"; nel lat. crist. "vita terrena; mondo"]. - 1. a. [periodo di tempo di cento anni] ≈ (non com.) centennio, [...] il nome di un religioso da laico o il vero nome di una persona nota tramite pseudonimo: lo scrittore Alberto Moravia, al s. Alberto Pincherle] ≈ ‖ (fam.) per la storia (o cronaca); nei secoli dei secoli [per un tempo incalcolabile] ≈ eternamente, in ...
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conoscere /ko'noʃere/ (o cognoscere) [lat. cognoscĕre, der. di (g)noscĕre "conoscere", col pref. con-] (io conósco, tu conósci, ecc.; pass. rem. conóbbi, conoscésti, ecc.; part. pass. conosciuto). - ■ [...] il professor Martini? Venga, glielo presento; non ho il piacere di c. la signorina; ho avuto modo di conoscere Moravia. Il sinon. più appropriato per indicare il momento iniziale del rapporto è fare la conoscenza (di), anche se, in determinati ...
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cosa /'kɔsa/ [lat. causa "causa", che ha sostituito il lat. class. res]. - ■ s. f. 1. a. (filos.) [tutto quanto esiste, nell'immaginazione, di astratto o d'ideale] ≈ entità, essenza, idea. b. [tutto quanto [...] potrebbe pentirsi; ho fatto tante c. per aiutarti), anche nel senso di opera d’arte: ha letto tutte le c. di Moravia; Raffaello ebbe carico di tutte le cose di pittura ed architettura che si facevano in palazzo (G. Vasari). I sinon. possibili sono ...
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dimenticare (ant. dismenticare) [lat. tardo dementicare, der. di mens mentis "mente"] (io diméntico, tu diméntichi, ecc.). - ■ v. tr. 1. [perdere la memoria di una cosa, anche nella forma dimenticarsi: [...] ma avevo avuto cura di posporlo a un mese dopo, in modo da avere il tempo da obliterarne l’origine nella memoria (A. Moravia).
Il contr. più com. è ricordare, anch’esso per lo più impiegato nella forma ricordarsi (sia trans. sia intrans., con la prep ...
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Fabio Rossi
città. Finestra di approfondimento
Città e paese, centro e periferia - C. è il termine più generico per designare un centro abitato, per lo più esteso e di un certo rilievo sul piano amministrativo [...] privo di buone maniere»: bifolco (dal lat. bubulcus «guardiano di buoi»: faceva la civetta, ma a modo suo, da bifolco [A. Moravia]), rustico (dal lat. rus ruris «campagna»: e questo signor Cavaliere, rustico come un orso, mi tratta sì bruscamente? [C ...
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Fabio Rossi
dimenticare. Finestra di approfondimento
Non ricordare - Il verbo più com. e fam. per esprimere il concetto di «perdere la memoria di una cosa» è scordare, o, ancora più com., scordarsi (sia [...] ma avevo avuto cura di posporlo a un mese dopo, in modo da avere il tempo da obliterarne l’origine nella memoria (A. Moravia).
Il contr. più com. è ricordare, anch’esso per lo più impiegato nella forma ricordarsi (sia trans. sia intrans., con la prep ...
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città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis "condizione di cittadino" e "insieme di cittadini"]. - 1. [centro abitato di una certa estensione che, per le sue funzioni amministrative, economiche, sociali, [...] privo di buone maniere»: bifolco (dal lat. bubulcus «guardiano di buoi»: faceva la civetta, ma a modo suo, da bifolco [A. Moravia]), rustico (dal lat. rus ruris «campagna»: e questo signor Cavaliere, rustico come un orso, mi tratta sì bruscamente? [C ...
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(ceco Morava, ted. Mähren) Regione della Repubblica Ceca, corrispondente all’alto e medio bacino della Morava; confina a N con la Boemia, da cui è divisa dalle Alture di M.; a NE il rilievo è meno elevato, ma più ondulato, mentre a N la regione...
Pseud. di Alberto Pincherle, scrittore (Roma 1907 - ivi 1990). Esordì con il realismo provocatorio de Gli indifferenti (1929), romanzo capitale nella letteratura italiana del Novecento che illustra, attraverso la storia di una famiglia, la decadenza...