sassone
sàssone (ant. o poet. sassóne) agg. e s. m. e f. [dal lat. Saxon -ŏnis]. – 1. Relativo alla Sassònia, regione storica e geografica della Germania centro-orientale, e (con questo sign. anche sost.) [...] per es.: Siegfrieds Tod «La morte di Sigfrido»; Goethe’s Schriften «Scritti di Goethe»). Anche in inglese si esprime mediante il morfema s (separato, nella scrittura, con un apostrofo), che viene posposto a nomi di esseri animati, di nazioni, di cose ...
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-ema
-èma. – Elemento suffissale (estratto da fonema, ma già presente nel gr. ϕώνημα) di alcuni termini specifici della linguistica moderna, nei quali indica in genere la minima unità significativa o [...] distintiva sotto l’aspetto fonetico, morfologico, lessicale, semantico, ecc. (morfema, lessema, semantema, glossema, ecc.). ...
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vocativo
agg. e s. m. [dal lat. vocativus, der. di vocare «chiamare», nell’espressione casus vocativus, traduz. del gr. κλητικὴ πτῶσις «caso usato nel chiamare»]. – In grammatica e in linguistica, caso [...] , persone, divinità e altri esseri animati, o anche cose (non è propriam. un caso, in quanto manca generalmente di un morfema e di un rapporto sintattico specifico, e la sua funzione è spesso esplicata, spec. nel plur., dal nominativo): il v. di ...
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allotropo
allòtropo s. m. [comp. di allo- e -tropo; cfr. gr. ἀλλότροπος «strano, singolare»]. – 1. In chimica, elemento che può assumere forme diverse (modificazioni allotropiche) e quindi manifestare [...] formale sincronica (o doppione) di un’altra parola (come per es. malinconia di fronte a melanconia) o di un altro morfema (come per es., nell’ital. dell’Ottocento, io avevo di fronte a io aveva), talvolta con sfumatura stilistica diversa. Può ...
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prefisso
s. m. [dal lat. praefixus, part. pass. sost. di praefigĕre «prefiggere»]. – 1. In linguistica, morfema che viene anteposto alla radice o al tema, nominale o verbale, per la formazione di una [...] scient., sono di origine greca, come per es. anti-1, iper-, ipo-, meta-, ecc. Altri prefissi, anch’essi molto produttivi, sono morfemi non prepositivi, che hanno la funzione di conferire al tema cui sono preposti un preciso valore: per es. in-2, che ...
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monema
monèma s. m. [der. del gr. μόνος «unico», col suff. -ema di fonema, ecc., attraverso il fr. monème] (pl. -i). – Termine (usato e interpretato in modo non univoco dai linguisti) adottato nella [...] dotata di significato, che può essere costituita da una parola, da un radicale, da un prefisso o un suffisso, da una desinenza; corrisponde approssimativamente al morfema della terminologia in uso nella linguistica strutturale statunitense. ...
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segmentale
agg. [der. di segmento; nel sign. 2, dall’ingl. segmental]. – 1. non com. Di segmento, relativo a un segmento. 2. In biologia, riferito ai segmenti o metameri in cui è diviso il corpo di molti [...] in numero di due per ciascun segmento, eccetto che nei segmenti cefalici e in quelli caudali. 3. Di elemento linguistico (fonema, morfema, semantema) che nella frase parlata si trova disposto dopo un altro e/o prima di un altro (oppure prima e dopo ...
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semantico
semàntico agg. [dal fr. sémantique, e questo dal lat. tardo semantĭcus, gr. σημαντικός «significativo», der. di σημαίνω «segnalare, significare»] (pl. m. -ci). – 1. a. In linguistica, relativo [...] componenti fonologica e sintattica, concorre a determinarne il significato nel discorso; valore, cambiamento s. di una parola, di un morfema, di una frase (e in usi estens. di un dipinto, di una tecnica musicale o cinematografica); un’espressione di ...
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semema
semèma s. m. [der. del gr. σῆμα -ατος «segno» (v. sema), sul modello di morfema, fonema, ecc.] (pl. -i). – In semantica, e in partic. in analisi componenziale, insieme di tratti semantici minimi [...] (o semi) che dà conto di uno dei significati di un lessema: per es., il sign. che volare ha nella frase «un uccello vola», corrisponde a «sostentamento o movimento di un soggetto animato in un mezzo specifico ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso [...] a enti o elementi astratti. In partic., in linguistica, il ruolo che un’unità qualsiasi della frase (fonema, morfema, unità lessicale, sintagma) svolge nella struttura grammaticale della frase stessa, cioè dell’intero enunciato: parola che compie la ...
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In linguistica, elemento formativo che conferisce aspetto e funzionalità alle parole e alle radici, definendone la categoria grammaticale e la funzione sintattica. I m. possono essere isolati, come le preposizioni e le congiunzioni, o uniti...
Linguistica
Morfema che viene anteposto alla radice o al tema, nominale o verbale, per la formazione di una nuova parola (per es., s-contento, in-trattabile, dis-armare): costituisce, con l’infisso e il suffisso, uno dei tre tipi di affisso....