morfematico
morfemàtico agg. [der. di morfema, sull’esempio del fr. morphématique] (pl. m. -ci). – In linguistica, che riguarda i morfemi, come elementi formativi che definiscono la categoria grammaticale [...] o la funzione sintattica delle singole parole: analisi m. o a livello morfematico ...
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morfemicamorfèmica s. f. [dall’ingl. morphemics, der. di morpheme «morfema»]. – Settore della linguistica strutturale che studia i morfemi sia in quanto elementi lessicali, unità minime significative [...] (m. lessicale, corrispondente approssimativamente a lessicologia), sia in quanto componenti grammaticali delle parole (m. grammaticale, corrispondente approssimativamente alla grammatica) ...
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affisso
agg. e s. m. [dal lat. affixus e affixum, der. di affigĕre «affiggere»]. – 1. agg. Attaccato, fissato: la spongia e alcune conchiglie che stanno a. a gli scogli (T. Tasso); oggi detto spec. di [...] com. di infisso, ogni elemento cioè che serve a chiudere vani, come porte, finestre, ecc. 4. s. m. In linguistica, morfema aggiunto a una parola già esistente per formarne una nuova; gli affissi si distinguono in prefissi, infissi e suffissi secondo ...
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stilema
stilèma s. m. [der. di stile, sul modello di fonema, morfema, ecc.] (pl. -i). – In stilistica, tratto, elemento di stile che caratterizza uno scrittore, o anche una scuola o un’epoca letteraria: [...] uno s. (grammaticale, lessicale, ecc.) del Petrarca; gli s. linguistici e tonali di Montale. Per estens., riferito a musicisti e artisti e a opere musicali e artistiche: gli s. di Mozart, di Cézanne, o ...
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demarcativo
agg. [dal fr. démarcatif]. – Che segna un limite, un confine; delimitativo. In partic., in linguistica, sono chiamati segnali d. (o si dice che hanno funzione d.) quegli elementi fonici (particolari [...] l’accento ha posizione fissa) che, per non potersi trovare che all’inizio o alla fine di una parola, di un morfema, ecc., ne segnano il limite iniziale o quello finale, isolandoli dagli elementi contigui della catena parlata; con lo stesso sign. è ...
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singolarita
singolarità (ant. singularità) s. f. [dal lat. tardo singularĭtas -atis, der. di singularis «singolare»]. – 1. ant. Qualità di ciò che concerne una singola persona; con valore concr., ciò [...] dello spazio-tempo in cui il campo gravitazionale ha un valore infinito (per es., i buchi neri). d. In linguistica, non com., appartenenza alla classe grammaticale del singolare: la s., in molte lingue, non è espressa da nessun morfema particolare. ...
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In linguistica, elemento formativo che conferisce aspetto e funzionalità alle parole e alle radici, definendone la categoria grammaticale e la funzione sintattica. I m. possono essere isolati, come le preposizioni e le congiunzioni, o uniti...
Linguistica
Morfema che viene anteposto alla radice o al tema, nominale o verbale, per la formazione di una nuova parola (per es., s-contento, in-trattabile, dis-armare): costituisce, con l’infisso e il suffisso, uno dei tre tipi di affisso....