segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, [...] , s. demarcativo o delimitativo, l’elemento fonico che permette di individuare i diversi elementi significativi (parole e anche morfemi) della catena parlata, segnandone i confini (v. demarcativo). In semiologia, qualsiasi elemento, di varia natura e ...
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rideterminazione
rideterminazióne s. f. [der. di rideterminare]. – In linguistica, ulteriore determinazione morfologica ottenuta mediante l’uso di più morfemi della stessa classe funzionale: cumulo di [...] desinenze, coesistenza di desinenza e preposizione, preposizioni derivate, ecc. In lessicologia, modificazione semantica di un vocabolo operata mediante un richiamo a un valore etimologicamente più antico ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo [...] distintivi e significanti (fonemi), di elementi lessicali, cioè parole e locuzioni (lessemi e sintagmi), e di forme grammaticali (morfemi), accettato e usato da una comunità etnica, politica o culturale come mezzo di comunicazione per l’espressione e ...
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neutralizzazione
neutraliżżazióne s. f. [der. di neutralizzare]. – L’atto, il fatto di neutralizzare o di essere neutralizzato, nei varî sign. del verbo: 1. In diritto internazionale, la condizione giuridica [...] rallentata attività economica interna). 6. In linguistica, lo stato in cui si trovano due unità linguistiche (fonemi, morfemi, strutture sintattiche, ecc.) normalmente distinte, allorché la loro distinzione venga meno: per es., in italiano, è aperta ...
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morfematico
morfemàtico agg. [der. di morfema, sull’esempio del fr. morphématique] (pl. m. -ci). – In linguistica, che riguarda i morfemi, come elementi formativi che definiscono la categoria grammaticale [...] o la funzione sintattica delle singole parole: analisi m. o a livello morfematico ...
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morfemicamorfèmica s. f. [dall’ingl. morphemics, der. di morpheme «morfema»]. – Settore della linguistica strutturale che studia i morfemi sia in quanto elementi lessicali, unità minime significative [...] (m. lessicale, corrispondente approssimativamente a lessicologia), sia in quanto componenti grammaticali delle parole (m. grammaticale, corrispondente approssimativamente alla grammatica) ...
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morfemicomorfèmico agg. [dall’ingl. morphemic] (pl. m. -ci). – Relativo ai morfemi, soprattutto nell’accezione data a questo termine dalla linguistica statunitense: analisi morfemica. ...
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urrita
agg. e s. m. e f. (pl. m. -i). – Degli Urriti (o Hurriti, o anche Orrèi, dal nome ebr. Ḥōrīm), popolazione insediata già dalla fine del III millennio a. C. in Mesopotamia e quindi nella Siria [...] u. (e come sost., appartenente alla popolazione urrita: un U., una U., la religione degli U.); la lingua u., lingua non indoeuropea (pur se vi compaiono alcuni morfemi indoeuropei), documentata da alcuni testi e frammenti di poemi epico-religiosi. ...
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morfosintassi
s. f. [comp. di morfo(logia) e sintassi]. – In linguistica, studio sistematico delle regole che presiedono alla formazione di un enunciato linguistico (parole, sintagmi, frasi) mediante [...] la combinazione di morfemi. ...
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superlativo
agg. [dal lat. tardo superlativus, der. di superferre «portare in alto», part. pass. superlatus]. – 1. Altissimo, sommo, eminente: tutte queste qualità egli le possiede in grado s.; è di [...] riferimento a qualche sua qualità intrinseca: per es., generalissimo, campionissimo). La categoria del superlativo (che dispone di morfemi speciali: -issimo, molto, arci-, stra- ed extra-, il più, ovvero di parole speciali, per es. ottimo, massimo ...
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In linguistica, si dicono a. i morfemi adoperati nella formazione delle parole, distinti in prefissi, infissi e suffissi, secondo che compaiano dinanzi, nell’interno o dopo la radice o il tema; per es.: s- in sbattere; -n- nel lat. linquo (perf....
Si dicono prefissoidi una serie di morfemi con significato lessicale che non possono occorrere da soli (tecnicamente, morfemi lessicali legati; ➔ morfologia), perlopiù di origine greca o latina, del tipo di auto-, bio-, ipno-, pseudo-, ecc....